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19/04/2012 08:59 CEST - ATP MONTECARLO

L'azzurro è nero: tutti fuori

TENNIS - Seppi cede 61 64 a Djokovic. Volandri butta il primo set da 40 e cede in tre a Kukushkin: 76 26 62. Starace regge un set con Almagro: 76 61. Fognini battuto 64 64 da Haase. Da Montecarlo, Guidobaldi e Broccoli

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Djokovic b Seppi 6/1 6/4

Si poteva immaginare che per Seppi sarebbe stata quasi una missione impossibile battere il n. 1 del mondo Novak Djokovic; ma, si sa, nel tennis non si può mai sapere: fino a quando non si stringe la mano all'avversario, la partita è sempre aperta e possono verificare anche le situazioni più surreali. Ma oggi, tra Seppi e Djokovic, purtroppo, non è accaduto nulla di surreale. Anzi. La partita ha rispettato ampliamente il pronostico. Nei 6  precedenti tra i due, Djoko conduce 6 a 0, tra i quali 2 sulla terra.  E oggi arriva il 7 successo del serbo sull'azzurro surclassandolo con lo score di 6/1 6/4. Andreas, nonostante le sue qualità tennistiche, non ha potuto fare molto contro la solidità di Novak. Primo passo per Nole dunque nel torneo monegasco ; ora lo aspetta Alexander Dolgopolov, giovane talento imprevedibile e fresco vincitore su Bernard Tomic.

All'ingresso in campo l'azzurro è acclamatisimo dalla schiera di tifosi italiani arrivata numerosissima sulle tribune del Centrale del Country Club di Montecarlo. Nonostante la steccata iniziale, il serbo comincia il suo match senza sbavature. Strappa subito il servizio all'azzurro e si porta rapidamente in vantaggio 4-0. Seppi, purtroppo, causa il suo gioco un po' "monocorde", non ha grandi armi per contrastarlo e, quasi sempre, quando fa un 15, lo riconsegna subito all'avversario con un errore. A sprazzi tiene testa al coriaceo avversario con scambi profondi e angolati. Finalmente, sul 5-0, dopo una lsarà 6/1 per il serbo. Il secondo set è un po' più combattuto e l'italiano riesce ad essere più aggressivo. Tuttavia, sul 2-1 a favore di Novak, questi strappa il servizio a Seppi. L'altoatesino cerca di reagire e sorprendere Nole con le smorzate. Ma non basta. Tanti errori di dritto da fondo campo per Andreas che, alla fine, cede anche la seconda partita per 6/4. E così è il primo italiano oggi a uscire di scena dal Montecarlo Rolex Masters. Più tardi sarà seguito, purtroppo, anche da Volandri, Starace e Fognini.

Almagro b Starace 7/6 6/1

Primo set di grandissima intensità tra lo spagnolo Nicolas Almagro, n. 12 del mondo e il nostro Potito Starace, n. 81. Gli scambi fin da subito sono di altissima qualità da parte di entrambi i giocatori. Almagro utilizza perfettamente i fondamentali; il servizio è potentissimo e anche con il rovescio e il dritto da fondo fa male all'avversario. Ma l'azzurro, per tutto il primo set, gioca alla pari. Rimanda palle profonde e leggermente alte per contrastare le risposte tese e radenti la rete dello spagnolo. Entrambi impostano il primo parziale anche sulla fisicità degli scambi. Almagro è tonico, rapidissimo, riprende tutto e sprizza una "grinta collerica" da tutti i pori. Starace, dal canto suo, non è da meno. La tensione agonistica è altissima; l'azzurro è sostenuto da un tifo quasi calcistico. Sugli spalti gli spettatori italiani, sventolando la bandiera tricolore, incitano all'impazzata il loro "Potito". Anche il suo team non è da meno, appalaudendo e incoraggiando "Poto" a squarciagola. L'equilibrio dura fino al 6-6. Si va al tie-break e qui qui è l'inizio della fine del match per il nostro Potito. Almagro fa sentire la posizione n.12 del ranking: gioca la frazione decisiva con concentrazione e senza sprechi, forse ancora meglio di tutto l'intero set. Purtroppo Starace sbaglia alcuni dritti nel momento più inadatto e perde il tie break 3 punti a 7. Nel secondo set l'italiano è ormai spento. Il nervosismo prende il sopravvento, tant'è che ai cambi di campo sfoga la propria rabbia rompendo su diverse racchette.  Potito non ha più né la concentrazione, né la misura né forse l'energia adeguata per continuare ad esere combattivo e Almagro si aggiudica il match con lo score di 7/6 6/1. Adesso lo spagnolo se la vedrà con un altro asso del rovescio ad una mano, Stanislas Wawrinka vittorioso su Pablo Andujar.

Kukushkin b Volandri 7-6 2-6 6-2

Filippo Volandri, dopo la convincente prstazione nel derby contro Giannessi, affrontava oggi il kazako Kukushkin, contro cui non aveva mai giocato in precedenza in un torneo Atp.  Il tennista dell’est europa è più da terreni veloci ma è riuscito ultimamente a vincere qualche match anche su fondi lenti. Un avversario non semplice da battere, certo, ma comunque una occasione più che buona per raggiungere gli ottavi in un Masters 1000. Soprattutto considerato il Volandri visto nella stagione centro-sud americana sulla terra battuta.

L’inizio è subito molto favorevole per il tennista di Livorno che conquista il break in apertura su di un errore dell’avversario. Filippo fa molto bene la sua parte, mostrando solidità e scioltezza: bene col rovescio, sempre molto mobile sulle gambe. Per Filo arriva anche il secondo break, grazie ad una smorzata vincente. Va sottolineato però, che Kukushkin sbaglia davvero l’impossibile, di diritto come di rovescio. In poco più di venti minuti, Volandri è già sul 4 a 0. Tutto facile, troppo facile per essere vero. E infatti qualcosa cambia: Kukushkin alza decisamente il tiro e comincia a mettere i suoi colpi piatti in campo. L’inerzia del match cambia subito e il kazako recupera i due break di svantaggio, grazie anche ad una serie di errori di Volandri, che diventa fallace specialmente con il diritto.  L`azzurro in questa fase concede qualcosa, ma è da dire che molti meriti vanno riconosciuti al kazako che è quello che fa gioco, mentre Volandri si limita a difendere. La situazione rimane immutata fino al tiebreak. Il primo minibreak va a Kukushkin, che si trova 3 ad 1 grazie ad un errore di rovescio del livornese. Le grandi doti atletiche di Filippo, vengono fuori nel quinto punto, laddove riesce a resistere alla pressione del kazako e a ribaltare lo scambio con un diritto vincente. Con questo colpo però, oggi son più i disastri che le belle giocate e il kazako ne approfitta e raggiunge il primo set point grazie anche ad un doppio fallo di Volandri. Filippo resiste, gioca una buona risposta e va sul 6 pari. E' aiutato quando, sul 7 pari, il suo avversario sbaglia su un servizio tutt’altro che irresistibile del livornese. Ma finisce lo stesso per perdere il tiebreak, che viene chiuso dal kazako con un ace.

Il secondo set non sembra foriero di novita in casa Volandri, dato che deve subito annullare una palla break (dopo aver avuto la palla game), ma riesce comunque a portare a casa il gioco e a non iniziare ad handicap il parziale. L’azzurro è poi il primo a portarsi avanti nel computo dei servizi, grazie ad un vincente di rovescio e sale 3 ad 1. “Filo” ha anche la palla del 4 ad 1 ma finisce col perdere il game affossando una voleè di rovescio non impossibile. Il kazako però, è decisamente sceso di tono, sbaglia di metri palle che gli entravano alla fine del primo parziale e, con un suo errore, permette a Volandri di mettere il naso avanti. Il secondo parziale termina rapidamente, con Volandri che chiude 6-2 e sembra poter riprendere il comando delle operazioni.

Ma il terzo e decisivo set mostra una realtà ben diversa. E`quasi sempre il kazako ad avere l'iniziativa. Costringe Volandri a correre da una parte all’altra, e se limita gli errori, è quasi sempre lui ad avere la meglio. Tra l'altro il livornese, date le ridotte dimensioni del campo, (come egli stesso evidenzierà in conferenza stampa) è obbligato a giocare in una posizione ben più avazata di quella sua abituale. Con queste premesse, il break è solo questione di tempo, e si materializza nel terzo gioco a seguito di una smorzata sbagliata dal toscano. L`utimo sussulto di “Filo”, arriva nel game seguente (il quarto), quando costringe l’avversario ai vantaggi sulla sua battuta.  Ma il kazako non mostra particolari cedimenti: conserva il break di vantaggio, ne prende un altro e chiude la sua bella partita con un ace. Per Volandri una mezza occasione sprecata, ma il kazako ha il merito di aver giocato una partita più propositiva. Il livornese ha sottolineato in conferenza stampa: il campo n.9 ( dove si è giocato oggi)  ha fatto la differenza perche'  più piccolo degli altri. Quest`aspetto ha contribuito a peggiorare la resa del mio diritto, oe ha favorito lui che e' abituato ai campi rapidi dove bisogna stare più vicini alla riga.

Haase b Robin Haase 6-4 6-4

Robin Haase ha battuto con un doppio 6-4 Fabio Fognini. In realtà sarebbe più corretto dire che è l’azzurro ad aver perso dall’olandese. E' triste e ripetitivo dire che con Fognini accadono sempre le stesse cose. Il giorno prima sugli altari, il giorno successivo nella polvere. Ieri un bel successo con Michael Llodra aveva riacceso un po’di entusiasmi su di un giocatore, tanto ben considerato, quanto (giustamente e ingiustamente) criticato. Il match di oggi, a differenza di quello di ieri col volleatore francese, non era tanto una prova del nove. Si pensava che il pur talentuoso Robin Haase, non costituisse un pericolo per il nostro atleta, che ieri non era stato innervosito dalle tante discese a rete di Llodra. E invece è accaduto il contrario dato che Fognini forse ha sentito la pressione di dover vincere. E non ha vinto. L’inizio però era stato positivo con break in apertura di parziale, diritti vincenti a iosa e un tennis di grande qualità. Poi però accade l’episodio che destabilizza la tranquillità del ligure, sempre dopo aver perso il break di vantaggio nel quarto gioco (Fabio è stato  comunque 40 a 0). Sul 3-2 30 40, arriva il Fognini che ti aspetti: gli viene chiamato un fallo di piede sulla prima di servizio e poi commette doppio fallo. Break subito e stabilità mentale persa.  La reazione arriva, sul punteggio di 4-2 Haase. Il ragazzo di Arma di Taggia recupera il servizio perso e si porta sul 4 pari. Ma è un fuoco di paglia dato che l'olandese riesce nuovamente a strappare il servizio a Fognini nel decimo, decisivo gioco (sebbene in questo game  l`azzurro sia riuscito ad annullare due set point e, abbia avuto la palla del 5 pari) e a concludere il parziale per 6-4.

Nel secondo il leitmotiv è il medesimo. Fognini a tratti gioca ancora buon tennis e, nel terzo game, conquista di nuovo un break di vantaggio. Ma lo riperde, puntualmente nel game successivo. Fabio continua a lanciar racchette, ad essere preda di continui nervosismi.  E il suo tennis continua ad essere fortemente penalizzato da ciò. Haase ha fatto onestamente la sua parte(come ha detto anche Fabio in conferenza stampa) ma al resto ci ha pensato il ligure. Per la cronaca il break decisivo arriva nuovamente nel decimo gioco. Haase poi chiude senza problemi alla sua battuta, dopo poco più di un’ora e venti minuti di match.


RISULTATI
Singolare - Secondo Turno
[1] N Djokovic (SRB) d A Seppi (ITA) 61 64
[2] R Nadal (ESP) d J Nieminen (FIN) 64 63
[7] J Tipsarevic (SRB) d A Montanes (ESP) 62 63
[9] G Simon (FRA) d [Q] F Gil (POR) 63 60
J Benneteau (FRA) d [15] J Melzer (AUT) 64 63
[16] A Dolgopolov (UKR) d B Tomic (AUS) 62 57 61
[Q] M Kukushkin (KAZ) d F Volandri (ITA) 76(8) 26 62
S Wawrinka (SUI) d P Andujar (ESP) 75 63
T Bellucci (BRA) d [5] D Ferrer (ESP) 63 62
[6] T Berdych (CZE) d M Cilic 76 (3) 61
[8] N Almagro (ESP) d [WC] P Starace (ITA) 76 (3) 61
[12] K Nishikori (JPN) vs [WC] P Mathieu (FRA)
R Haase (NED) d F Fognini (ITA) 64 64

Seguono aggiornamenti

Laura Guidobaldi e Stefano Broccoli

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