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21/04/2012 04:12 CEST - Montecarlo

Facile Djokovic Tomas a sorpresa

TENNIS - Vinto il primo set al tiebreak, Murray raccoglie appena cinque game tra secondo e terzo. Berdych chiude 67 62 63. Djokovic supera in due set Robin Haase 64 62 Da Montecarlo, Laura Guidobaldi e Stefano Broccoli

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Berdych (Getty Images Europe Julian Finney )
Berdych (Getty Images Europe Julian Finney )

Ci aspetta una bella giornata di quarti qui al Montecarlo Rolex Masters che, dopo gli acquazzoni di ieri, è "graziata", almeno per ora, da uno splendido sole. Primo incontro duro per Andy Murray che si trova di fronte un Thomas Berdych davvero in forma anche se, lo sappiamo, il ceco può passare dalle stelle alle stalle in un battibaleno. Perfetto equilibrio tra i due fino al 5-5. Entrambi i giocatori appaiono centrati e carichi, senza la minima intenzione di lasciare respiro all'altro. Se per Berdych c'è potenza e profondità, Murray non disdegna di mettere a profitto la sua "bella" mano e le smorzate dello scozzese irrompono spesso nello scambio per spezzare il ritmo del ceco. Ma attenzione, nonostante le 3 palle break a sua disposizione, Berdych non riesce a concludere e Murray mantiene il pareggio. Entrambi restano attaccatissimi al set e si va al tie-break. Ancora un perfetto equilibrio tra i due, "anche troppo" dice un fotografo che, soffre il freddo della finestra della sala stampa che si affaccia sul centrale (sì, perché, è vero che c'è il sole ma, in alto, dove si trovano i giornalisti, soffia un vento alquanto pungente). Dopo aver avuto 3 possibilità di aggiudicarsi il set, Berdych spreca malamente e Murray, dopo alcuni lamenti, resta a galla. È il tie-break. Ed è qui che lo scozzese fa la differenza : si trova ad avere 4 setpoint. Berdych però resiste. Una smorzata fallita di Andy e siamo 6-4. E, mentre sugli schermi trasmettono per un attimo le immagini dell'intervista ad Ilie Nastase sulla piattaforma televisiva del torneo, lo scozzese chiude il set per 7 punti a 4.

Nel secondo set è lo scozzese a calare nettamente e, sull'1-1, con un dritto cacciato in rete, consegna il break al ceco. Da quel momento Berdych conserva il distacco. Martella Andy con i suoi fendenti e sul 4-2 c'è ancora il break per lui, grazie a un rovescio di Murray che quasi non arriva alla rete. Il n. 7 del mondo, sul 5-2, con un dritto "scaraventato" sulla parte destra dell'avversario, chiude agevolmente la seconda frazione con lo score di 6-2. Terzo set dunque.
E Berdych sale subito in cattedra, adesso gioca ancora più di fino, aggredendo a rete Andy che perde le staffe. Thomas insiste, martella. Disegna benissimo il campo e pressa senza sosta l'avversario che si ritrova dietro la linea di fondo a rimandare in affanno i fendenti di Berdych. È c'è il break in apertura per il ceco che affonda uno splendido dritto ancora sul lato destro dell'avversario. Murray non si muove neanche ed ora, per lui, la situazione può diventare davvero pericolosa. E invece reagisce bene ed è il controbreak. Ma Andy si complica davvero la vita da solo: strano a crederci ma, sulla palla break per Thomas, lo scozzese scaraventa uno smash in corridoio e gli riconsegna il vantaggio. È sempre il ceco ad aggredire, sale ancora 3-1 e continua a tirare sulle righe, con lo scozzese che non riesce a prendergli il tempo e si ritrova quasi sempre a giocare di rimessa. Sembra un po' stordito il n. 4 del mondo e anche il pubblico lo incoraggia in modo tiepido. Ma....anche Berdych si mette a sprecare occasioni d'oro e, invece di portare a casa un altro break, permette allo scozzese di avvicinarsi. Intanto ci dicono che fuori la temperatura è piacevolissima (in effetti il sole brilla più che mai) mentre in sala stampa continuano ad arrivare folate di vento freddo, così come continuano i "brividi" per Andy Murray che persiste inesorabilmente con il suo momento no in questo match. E infatti Berdych chiude brillantemente l'incontro con lo score di 6/7 6/2 6/3. Per il giocatore ceco sarà la seconda semifinale in carriera a Montecarlo. iN conferenza stampa, il ceco ha confermato il suo stato di forma: "Sì, mi sento benissimo, il primo set è stato duro molto combattuto e ho avuto delle palle break e per il set che non ho convertito. Alla fine l'ultimo punto però è stato per me e questo è quello che conta". Alla domanda di Ubaldo che gli chiede quale sia la differenza tra avere una fidanzata tennista e una che appartiene ad un altro entourage, il ceco ha dichiarato che "prima c'era solo tennis, troppo tennis e non conoscevo nient'altro. Dover gestire i miei match, gli allenamenti, le sconfitte e le vittorie è già dura  ma gestirli anche per un'altra persona era davvero troppo. Per me è meglio adesso perché ho incontrato una persona che ha un altro tipo di vita ed è una buona esperienza".

 

Djokovic b Haase 6-4 6-2


E’ stata una giornata particolare ieri per Novak Djokovic.  Nonostante tutto il serbo ha deciso di scendere ugualmente in campo. Ed ha vinto. “The show must go on”, cantava Freddie Mercury. Anche Nole ha scelto di andare avanti e la sua scelta, condivisibile o meno, va comunque rispettata. Oggi i quarti di finale contro Robin Haase in una giornata soleggiata ma piuttosto fresca. Djokovic aveva già affrontato e battuto due volte Haase, sempre in tre set e sempre su campi veloci.


L’inizio di match mette in evidenza un Haase convinto, che tiene bene lo scambio da fondo con il serbo. Quest’ultimo invece, commette troppi errori, soprattutto col diritto e concede subito una palla break all’avversario. Haase la sfrutta ma restuisce immediatamente il favore a Nole, anche lui con un errore di diritto di metri. In seguito Djokovic cresce decisamente, ritrovando il livello di tennis espresso ieri nel terzo set contro Dolgopolov mentre l’olandese attua la tattica sbagliata. Mettersi dietro il campo a remare è una strategia che può funzionare contro Fabio Fognini, Bellucci ma non con il numero 1 del mondo. Il serbo è di suo più forte. Ma oggi non ha bisogno di strafare, perchè conquista campo senza bisogno di aprirsi particolari angoli.  Djokovic si prende il break e sale sul 4 ad 1 senza alcun problema. Solo in questa situazione di punteggio, Haase inizia a cambiare qualcosa, ma pecca ancora in lucidità: gioca qualche serve & volley, smorzate, prova ad avvicinarsi alla riga, ma tutto senza i giusti tempi. L’olandese ha comunque le sue buone occasioni: Djokovic è tutt’altro che irresistibile, concede gratuiti a raffica con il diritto e in pratica regala il controbreak all’avversario. Il serbo concede palle break anche nel successivo game ma si salva bene, cosi come Haase. Si arriva allo sprint finale e qui, manco a dirlo, viene fuori il giocatore più forte. Haase continua ad essere molto dietro nel campo, Djokovic prende l’iniziativa e si conquista due set point: il primo lo annulla bene l’olandese mentre sul secondo, Haase gioca una palla corta un po’telefonata e il serbo chiude con una comoda volèe di diritto.

Se Haase ci credeva già poco, dopo aver perso il primo set, ci crede ancora meno. Djokovic tiene a zero il proprio servizio inaugurale e ottiene il break nel secondo game. L’olandese è preso dallo sconforto più totale mentre il numero uno quasi si prende gioco di lui riempiendolo di smorzate. Arriva un altro break nel quarto game, ma ormai non fa più notizia. Il match ha detto quello che doveva dire. Djokovic si distrae un attimo e perde due turni di servizio. Ma chiude poi sulla battuta di Haase dopo un 'ora e venti minuti di gioco circa.

Il serbo affronterà domani Tomas Berdych in quella che è, almeno potenzialmente, la semifinale più bella. Il ceco è sotto 1-8 negli head to head, ma ha vinto un precedente importante, la semifinale di Wimbledon del 2010.

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