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11/05/2012 00:33 CEST - Polemica

Santana ammette il problema

TENNIS - Manolo Santana ha ammesso che i campi della Caja Mágica non vanno bene ed alcuni addetti ai lavori hanno lavorato, invano, nella notte fra martedì e mercoledì per provare a sistemarli. Il blu verrà confermato anche nella prossima stagione? Davide Zirone

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Manolo Santana
Manolo Santana

Celebre è ormai la frase pronunciata nell'aprile del 1970 dall'equipaggio dell'Apollo 13 "Huston, abbiamo un problema!" che sancì di fatto uno dei più grandi fallimenti aerospaziali nella storia dell’uomo. Ma in tale frangente l’equipaggio, grazie alla determinazione ed al loro coraggio, riuscì a fare ritorno sulla Terra. Non è dato sapere ancora l'esito di questa "missione", ma simili sembrano le parole pronunciate in un'intervista ai media spagnoli da Manolo Santana, direttore del Masters 1000 di Madrid, e che, con tutta probabilità, sanciranno la grande sconfitta della criticatissima terra blu spagnola. "Abbiamo un problema, i campi sono troppo scivolosi, c'è qualcosa che non va", la secca dichiarazione dell'ex numero 1 del mondo.


Santana ha anche aggiunto che, dopo l'eliminazione sfiorata da Novak Djokovic di martedì, gli addetti ai lavori si sono messi a lavorare sui campi fino alle 4 del mattino per provare a sistemare la superficie. Anche il serbo, come tutti i suoi colleghi, ha criticato il campo con una battuta: "Per me non è un campo da tennis questo, è impossibile giocare sul centrale a meno che non indossi delle scarpe da calcio o quelle di... Chuck Norris!". Peraltro Nadal ha chiesto di poter utilizzare le scarpe con la suola da erba, ma gli organizzatori non hanno acconsentito. Viste dunque le lamentele si è scelto di correre ai ripari senza continuare a difendere ad oltranza la terra.
I problemi però non sono stati risolti e lo sa bene chi, per ora, ne ha subito di più le conseguenze: il "padrone di casa" Rafa Nadal che quest’oggi ha perso per la prima volta in carriera contro Fernando Verdasco (anche se nel terzo set era avanti 5-2). Proprio il maiorchino aveva detto che l'unica cosa da fare era “prenderne atto, perché il campo non è agibile, ma tanto dalla settimana prossima si tornerà sulla terra rossa", salvo aggiungere proprio oggi che se le cose dovessero restare così anche per il prossimo anno, non esiterà a depennare Madrid dal proprio programma. Parole dure, che obbligheranno l'ATP a riflettere attentamente sulle sorti della superficie per il 2013, nonostante gli organizzatori si opporranno in tutti i modi per tornare al rosso. Bisognerà vedere se, da qui alla fine della settimana, potranno ancora permettersi di imporre la propria volontà o se l'ATP sarà costretta a schierarsi dalla parte dei giocatori. Stavolta, quindi, non sono gli astronauti ma i tennisti a voler tornare sulla... terra, possibilmente sani e salvi!

Davide Zirone

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