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12/05/2012 09:57 CEST - WTA Madrid

Azarenka in tre
Uragano Serena

TENNIS - Azarenka gioca un brutto primo set ma chiude 3-6 6-3 6-3 contro Na Li. In semifinale troverà la Radwanska (6-4 6-4 alla Lepchenko). Serena lascia quattro game a Maria Sharapova (6-3 6-1) ed avrà la Hradecka che sorprende la Stosur (7-6(8) 7-6(6)). Redazione

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Dopo le polemiche di ieri di Rafa Nadal sulle condizioni della superficie blu e l' "uragano" Federer che ha travolto Richard Gasquet, inaugurano la giornata del venerdì madrileno la n. 1 del mondo Victoria Azarenka e la regina del Roland Garros 2011 Na Li. I precedenti fra le due giocatrici sono 4 a 3 in favore della cinese ma la bielorussa si è aggiudicata l'ultimo confronto a Sidney in gennaio, durante il quale ha impedito alla Li di ripetervi il successo dell'anno precedente.

Sul "Manolo Santana", le cui tribune sono ancora semivuote, ha inizio un match in cui, fin dall'inizio, le due giocatrici cominciano a "picchiare", cercando di prendere il tempo all'avversaria. I fendenti da una parte all'altra del campo sono spettacolari, millimetrici e devastanti. Dopo l'exploit dell'anno scorso sulla terra battuta, che l'ha consacrata dominatrice dello slam parigino, la Li sembra trovarsi ancora a proprio agio sul mattone tritato, anche su quello particolarmente scivoloso della Casa Magica, muovendosi benissimo e lasciando partire i colpi con grande scioltezza. La Azarenka, però, non è da meno, non si lascia sorprendere dall'anticipo della cinese e serve bene. Ma attenzione: la bielorussa, sul 2-3 e servizio concede 2 palle break sbagliando esageratamente e, con un doppio fallo inaspettato, "cede" la battuta alla n. 8 del mondo che sale 4-2. Passaggio a vuoto pericolosissimo per la testa di serie n. 1 che si trova poi sotto 2-5, subendo l'ottima performance della Li e concedendo troppi errori gratuiti. Vika riesce a portarsi sul 3-5 ma la cinese, tenendo a zero il servizio, in 29 minuti si aggiudica la prima frazione con lo score di 6/3. Primo set di grandissima qualità per l'asiatica che ha ceduto soltanto un punto con la prima di servizio.

La Azarenka sembra ancora sconcentrata poiché esordisce nel secondo set con il suo terzo doppio fallo. La Li continua ad aggredire l'avversaria, si apre il campo e, appena può, affonda con i suoi fondamentali. E arriva subito il break in suo favore. In un attimo, però, i ruoli si invertono e, per la prima volta nel match, la cinese è in svantaggio 0-40 : salva la prima palla break con un ace ma, mettendo un rovescio in corridoio, consegna il controbreak all'Azarenka. Na Li continua ad accelerare e a pressare Vika che, ciononostante, si aggiudica il proprio turno di battuta, salendo 2-1. La Li continua ad essere imprecisa e consegna un altro break a Victoria che sale 3-1. Calo netto dunque per la n. 8 del mondo che non riesce più a "far male" all'avversaria e a spiazzarla come nel primo set. L'Azarenka monta in sella, riacquista fiducia : il servizio e i fondamentali sono ora più efficaci e incisivi e Vika sale 4-1. Situazione capovolta, dunque, in questa seconda frazione, in cui la cinese, come spesso le accade, perde lo smalto del primo set. Sull'1-4 Na Li annulla due palle break e sale 2-4. Vika la fa muovere a tergicristallo, la obbliga a scambi serratissimi e infatti ora l'asiatica perde più facilmente il controllo dei colpi, soprattutto del dritto. E, così facendo, la n. 1 del mondo si porta rapidamente sul 5-2. La Li si avvicina ancora portandosi sul 3-5 ma la Azarenka conferma il riassestamento nel secondo set aggiudicandoselo con il punteggio di 6/3.

Tutto da rifare dunque. Dopo una pausa più lunga del solito, dovuta all'asciugatura del campo (dopo essere stato bagnato un po' troppo), inizia il terzo parziale. Na Li continua a subire le defaillance rivelate nella seconda frazione e perde subito il servizio in apertura di set. Vika si porta poi rapidamente in vantaggio 4-0, aumentando la precisione e l'efficacia dei colpi mentre la cinese non riesce a trovare il bandolo della matassa per ritornare ad essere competitiva. La Li fa un passo in avanti e si porta 1-4; riesce poi a recuperare un break dopo un lungo gioco combattuto salendo 2-4; ritrova, dunque, a sprazzi il suo splendido rovescio che, con incrociati stretti e lungolinea, le permette di rimontare 3-4. La bielorussa, nervosissima e irrascibile, salva due palle break spingendo a più non posso i colpi da una parte all'altra del campo e, alla fine di un gioco complicato, sfoderando in campo le qualità di n. 1 del mondo, non solo si porta sul 5-3 ma poi chiude il terzo parziale con lo score di 6/3. Ora la regina del ranking e prima semifinalista del Premier di Madrid, dovrà vedersela con Agnieszka Radwanska per la sesta volta nel 2012. La polacca ha sconfitto con un doppio 6-4 la qualificata Varvara Lepchenko, la giocatrice con la più bassa classifica ad essere arrivata nei quarti di un Premier Mandatory da quando questa categoria è stata introdotta nel 2009. Nata a Tashkent nel 1986, a sette anni è emigrata negli Stati Uniti e a settembre ha ottenuto definitivamente la cittadinanza Usa. Il match ha seguito un copione abbastanza simile. La polacca subisce un break per set, subisce il rientro dell'avversaria dal 5-2 al 5-4 prima di chiudere. Radwanska quest'anno ha perso solo da Azarenka, che ha affrontato sempre a livello di quarti o di semifinale.

Ma, sul centrale blu della Casa Magica,  il quarto femminile più ricco di attese e di allettanti promesse è quello tra Serena e Masha.

Promesse mantenute solo a metà. Serena si conferma in grandissima forma e demolisce Sharapova 61 63. E' la settima vittoria consecutiva, l'ottava in dieci confronti diretti. Serena conferma ancora una volta che quando decide di giocare non ce n'è praticamente per nessuna. Nel primo set non regala niente al servizio e sfonda col dritto appena ne ha l'occasione. Così si procura la palla del secondo break che la porta sul 5-1 e a chiudere rapidamente il primo parziale. Eloquente il bilancio dei vincenti: 15 per Serena, 3 per Masha incapace di trovare soluzioni e di imporre i suoi colpi nello scambio.

Chiede anche i consigli del coach e Hogstedt le suggerisce di non spostarsi troppo presto quando è alla risposta: tende infatti a scegliere un angolo prima ancora che Serena abbia finito il movimento. E' come se un portiere si tuffasse su un calcio di rigore mentre il tiratore sta ancora completando la rincorsa.

Il servizio non l'aiuta, e il terzo doppio fallo del match regala subito un break in avvio a Serena che completa un parziale di sette giochi a zero dall'1-1 al 61 20. Anche Serena si distrae, però, e nel quarto gioco regala le prime palle break che per Masha arrivano tutte insieme: 0-40. Basta la prima, convertita con una perfetta risposta di rovescio. E' il più bel game per Sharapova in tutto l'arco dell'incontro.

Il controbreak dura poco. Nel gioco successivo salva due palle break, la seconda con l'aiuto della buona sorte (nastro e riga), ma tre doppi falli nel game sono troppi per tenere un turno di battuta. Serena regala una palla break in ciascuno dei successivi due game di servizio, ma le annulla entrambe con altrettanti ace ingestibili.

Chiude così con un ultimo break, a 15, e un perfetto vincente di dritto. Serena giocherà così la 73ma semifinale in carriera in 150 tornei disputati.

L'ultima semifinale in programma nel torneo femminile è quella tra l'australiana Samantha Stosur, nr. 5 del ranking e la qualificata ceca Lucie Hradecka, nr. 105 Wta.
Un solo precedente tra le due, l'anno scorso a Brisbane, vinto dalla Stosur.
La Hradecka è un'ottima doppista, dotata di grossa potenza nei colpi (semmai non sempre accompagnata dalla precisione) e su questi campi diventa molto pericolosa.
Del resto è stata autrice di una delle più grosse sorprese della settimana eliminando la connazionale Kvitova in appena due set.
La Stosur che è la logica favorita per accedere alla semifinale contro Serena Williams è stata invece molto costante in questa settimana madrilena anche se ha avuto un cammino non difficile ma ricco di insidie (battute nell'ordine Martic e McHale in tre set e Cetkovska negli ottavi in due).
La Hradecka inizia contratta al servizio e nel secondo gioco si trova subito 15-40 per le prime due palle break del match.
La ceca però fa valere la sua esperienza da doppista (vincitrice al Roland Garros 2011 con la sua abituale compagna, la connazionale Hlavackova) e al momento giusta tira fuori il servizio. La Stosur si procura una terza palla per il 2-0 ma la Hradecka la annulla e poi finalmente tiene la battuta.
Le due giocano come se si fosse sul cemento, pochi scambi e poi gran botta da fondo campo alla ricerca del vincente.
La Hradecka cerca di evitare il diritto dell'australiana ma non sempre ci riesce, la Stosur invece fatica a trovare la profondità nei suoi colpi e la sua avversaria tira dei gran vincenti sia di diritto che di rovescio (che gioca entrambi a due mani).
La tennista ceca dimostra anche una buona varietà di colpi e con una bella palla corta si procura una palla break nel terzo game che però la Stosur annulla con un ace.
Le due iniziano a carburare e soffrono di meno al servizio, l'australiana mostra però maggiore continuità alla battuta (63% contro il 40% a metà primo set) e sul 3-2 in suo favore si procura un'altra palla break.
Veramente la vita se la complica la Hradecka che sul 40-0 sbaglia un comodo smash a metà campo facendo scendere troppo la palla. La ceca accusa il colpo e commette un paio di gratuiti, la Stosur prova ad approfittarne, infila 4 punti consecutivi e la conseguente palla del 4-2.
L'australiana però la spreca con una brutta risposta su un servizio non irresistibile della sua avversaria che poi risolve i problemi con il servizio.
Dal 3 pari in poi nessuna delle due concede più nulla alla battuta, si procede spediti verso il tie break anche se sembra sempre la Hradecka quella che soffre un po' di più, ma la Stosur non riesce mai ad alzare il suo livello di gioco quel tanto che servirebbe per prendere il largo ed imporsi.

Nel tie break parte subito bene la tennista ceca che va avanti di un minibreak con una gran risposta profonda, ma lo cede subito sul 2-1 con un gratuito di rovescio.
Si segue il servizio sino al 6-5 Hradecka (che mette sempre più prime e fa salire il numero di ace e servizi vincenti), che però sul set point spreca con una risposta di rovescio fuori.
Ma la tennista ceca non ci pensa più di tanto, gran rovescio incrociato e secondo set point.
La Stosur tira fuori le unghie, gran risposta profonda di diritto e vincente sempre con il diritto (ma va?), la Hradecka risponde da par suo, decimo ace del set (e del match) e si porta sull'8-7 per il terzo set point.
La Stosur si salva ancora con un'ottima prima che le prepara il punto, ma la Hradecka va per la quarta volta al set point con un gran rovescio in contropiede.
Stavolta la ceca prende il coraggio a due mani, tira fuori la prima, ma poi sfodera una seconda se possibile più veloce della prima, servizio vincente e primo set in tasca.

La ceca ora prende fiducia e crede nell'impreesa, nei primi due turni al servizio del secondo set fa addirittura tre ace con la seconda, segno che si sente sempre più sicura.
La Stosur concede sempre molto poco al servizio, ma in risposta fa una fatica del diavolo a trovare il tempo e soprattutto il suo diritto con la Hradecka che spesso centra l'incrocio delle righe centrali o le serve sul rovescio.
Così di palle break nel secondo set non se ne vede nemmeno l'ombra, gli unici sussulti si hanno nel finale, quando la Hradecka sul 5-4 e sul 6-5 va tre volte a due punti dal match sul servizio della sua avversaria.
La Stosur è però ancora una volta bravissima e con il servizio porta a casa la battuta e trascina il set al secondo tie break della serata.

Il problema della Stosur è che quando ti porti una giocatrice come la Hradecka alla volata rischi di non avere margine d'errore, perché con quel servizio la tennista ceca è una minaccia costante. L'australiana avrebbe dovuto forse cercare di spostare di più la sua avversaria e di lavorare ed arrotare molto di più i suoi colpi, ma va dato atto alla Hradecka di non aver mai mostrato il minimo calo agonistico per tutta la durata del match

Così l'australiana va avanti di un minibreak sul 3-2 grazie ad un gran passante di diritto (forse l'unico della serata), ma un sanguinoso doppio fallo rimette in corsa la Hradecka (4-3) e la frittata è fatta.

Perché la nr. 105 del ranking riprende fiducia e batte in maniera a dir poco perfetta, sul 5-6 con un servizio vincente annulla un set point, poi mette l'ennesimo ace di seconda della serata e si procura il primo match point (7-6).
La Stosur che notoriamente sotto pressione si imballa, mette una buona prima ma manda il successivo diritto in corridoio.

Vittoria più che meritata della Hardecka che forse starà anche approfittando di questa contestata terra blu, ma sta mettendo in mostra il meglio del proprio gioco e con merito si è regalata una prestigiosa semifinale con Serena Williams (un solo precedente vinto dall'americana l'anno scorso a Cincinnati)

 

 

Laura Guidobaldi

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