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20/05/2012 10:22 CEST - Internazionali d'Italia

Per Roma una finale da Slam

TENNIS - Va in scena oggi al Foro Italico la stessa finale degli ultimi tre "majors". Rafa e Nole l'hanno voluta fortissimamente e con eguale, feroce determinazione, cercheranno di vincerla. Luca Pasta

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Nadal e Djokovic a fine match (Photo by Clive Brunskill/Getty Images)
Nadal e Djokovic a fine match (Photo by Clive Brunskill/Getty Images)

Se non fosse per il fatto che verrà disputata con la formula breve dei due set su tre e non sulla tradizionale lunga distanza dei tre set su cinque che caratterizza i "majors", si potrebbe davvero affermare che una finale quasi da Slam attende oggi il Foro Italico. E questo non soltanto perché, in attesa di Roland Garros e messa rapidamente da parte la veloce ed incolore finale di Montecarlo, questa è la prima vera grande sfida che Rafael Nadal e Novak Djokovic giocheranno sul rosso dopo aver passato gli ultimi undici mesi a sfidarsi sull'erba e sul cemento, ma soprattutto perché gli eventi degli ultimi tempi ed il percorso agli Internazionali dei due attori della finale indicano che Rafa e Nole giungono all'atto conclusivo di Roma con una determinazione ed una volontà di vincere rare anche per un Masters 1000 e consone invece a quelle sempre mostrate soltanto nei quattro grandi tornei.

Dopo la chilometrica ed agonisticamente straordinaria finale dell'Open d'Australia, vinta da Djokovic dopo una lotta di 5 ore e 53 minuti, sia il serbo che lo spagnolo hanno attraversato mesi non sempre facili, che li hanno visti entrambi più vulnerabili e discontinui rispetto agli standard ai quali ci avevano abituati. Se per Rafa è stato problematico il marzo sul cemento americano, (semifinale persa nettamente da Federer ad Indian Wells e ritiro senza giocare la semifinale a Miami), Nole ha cominciato a "balbettare" (rispetto alla sua clamorosa continuità del 2011, s'intende) già a febbraio a Dubai e poi a marzo in California (due semifinali), per poi momentaneamente riprendersi con la vittoria di Miami.

Ma si è sempre trattato di un Djokovic che, dopo Melbourne, non ha mai convinto nè mai apparso sicuro come nella magica stagione precedente. Nè peraltro come detto, fino ad inizio aprile aveva convinto Nadal, il quale, ritrovato il suo ambiente naturale, la terra, ha finalmente ricominciato ad essere quella macchina inesauribile sul rosso che tutti conoscevamo, con le vittorie di Montecarlo e Barcellona. Peccato che poi per entrambi, sia arrivato l'incubo del blu. Se a pochi (ma buoni, vedi Federer e Berdych) l'ultima trovata della vecchia volpe Tiriac è piaciuta, a molti invece non è per nulla andata a genio. Ma i due signori che rispondono ai nomi di Rafa e Nole, la terra blu non l'hanno letteralmente digerita, e l'hanno dimostrato prima con parole di fuoco, poi con le due precoci eliminazioni di Madrid, merito sì degli ottimi Verdasco e Tipsarevic, ma forse anche frutto di una inconscia volontà di liberazione dall'invisa superficie.

Si è così innestato un meccanismo che ha portato i nostri due eroi a marciare su Roma con uno spirito di ripartenza da zero ed una feroce volontà di conquista, prima espressa con le parole ("Che paradiso tornare sulla vera terra", "Adesso finalmente si fa sul serio"), poi con i fatti, quasi a volersi entrambi riprendere il palcoscenico ad entrambi sottratto dal redivivo Federer. Fino a ieri pomeriggio Nadal era apparso brillante, regolare, sicuro, in particolare smagliante nello spegnere nei quarti le velleità del Berdych in grande forma di questi tempi. In semifinale con Ferrer è apparso in difficoltà di fronte al ritmo forsennato di David nel primo lunghissimo set, poi ha raccolto i resti del valenciano con il cucchiaino nel secondo. Insomma un Nadal meglio di Nole, si sarebbe detto fino alle 20 di ieri sera.

Djokovic infatti non aveva del tutto convinto neppure qui al Foro, soprattutto con Monaco negli ottavi di finale. Purtroppo per Roger Federer, ieri sera si è materializzato a sorpresa davanti allo svizzero ed a tutti, il Djokovic edizione 2011: oltre ad una ritrovata sicurezza, ad alcune seconde palle servite in momenti importanti a più di 180 chilometri orari, al ritmo infernale da fondo campo, ad alcuni notevoli recuperi sulle accelerazioni di Federer, ciò che più ha colpito ieri è stato forse il fatto che raramente Nole ha giocato palle che rimbalzassero a più di mezzo metro dalla linea di fondo, una profondità spaventosa ottenuta spesso anche in risposta al servizio.

Non si può escludere che il leggero appannamento messo in mostra nella serata di ieri dallo svizzero per la prima volta dopo una lunga serie di prestazioni brillanti gli abbia giovato, ma era da settembre dello scorso anno che Djokovic non dava certe sensazioni. Certo un aspetto non va dimenticato: anche Nadal è tornato a dare una sensazione che non offriva da molto tempo, quella del suo strapotere fisico (si chieda al Ferrer del secondo set della semifinale), e quando il maiorchino ritorna capace di mettere la sfida su quel piano, superarlo sul rosso è difficile.

La sensazione è che l'ormai ben nota storia dei precedenti tra questi due giganti del tennis mondiale, con la prevalenza di Rafa per lungo tempo e le famose sette vittorie consecutive inanellate da Nole sul rivale a partire dal 2011, abbia un peso inferiore sulla partita che ci attende rispetto a quanto non ne abbia avuto in altre occasioni nelle quali la serie positiva di Djokovic, ancora attiva, pesava innegabilmente sul morale di Nadal; ritengo che la finale di Montecarlo sebbene tecnicamente e tatticamente non significativa in quanto caratterizzata da un Djokovic a mezzo servizio ed assente mentalmente, abbia avuto egualmente il merito di cancellare in parte dalla testa di Nadal l'idea che prevalere sul serbo gli sarebbe stato per sempre impossibile.

Ad ogni modo Nadal conduce 17-14 negli scontri diretti dopo l'ultima vittoria nel Principato che ha interrotto la striscia di 7 vittorie consecutive di Djokovic di cui 3 nelle ultimi tre finali di Slam disputate. In quelle tre finali manca però proprio la terra di Parigi, e questo qualcosa vorrà pur dire, se è vero che nonostante le due sconfitte con il Nole deluxe del 2011, Nadal conduce sul rosso per 10 vittorie a 2. Si tratterà di vedere se anche oggi ci troveremo di fronte al Djokovic a cinque stelle del 2011 e di ieri sera, oppure no. Se così fosse, forse (o probabilmente) Rafa si troverebbe spesso a remare un paio di metri fuori dal campo e finirebbe per soccombere, ma se solo Nole scendesse di un piccolo gradino in profondità dei colpi ed intensità fisica e mentale come spesso gli è accaduto quest'anno, l'idea è che in quel caso sarebbe lui a non avere scampo.

In conclusione comunque, l'auspicio di tutti è che la nona finale in un Masters 1000 tra Nadal e Djokovic (4-4 il bilancio attuale) possa risultare una grande partita che concluda degnamente una buona edizione degli Internazionali d'Italia e fornisca nuovi indizi per risolvere il rebus dell'incombente Roland Garros.

NADAL vs DJOKOVIC 17-14

2006 Roland Garros Clay (O) QF Nadal 64 64 ret. (lower back injury)
2007 AMS Indian Wells Hard (O) FR Nadal 62 75
2007 AMS Miami Hard (O) QF Djokovic 63 64
2007 AMS Rome Clay (O) QF Nadal 62 63
2007 Roland Garros Clay (O) SF Nadal 75 64 62
2007 Wimbledon Grass (O) SF Nadal 36 61 4-1 ret. (infected blisters on toe)
2007 AMS Montreal Hard (O) SF Djokovic 75 63
2007 TMC Shanghai Hard (I) RR Nadal 64 64
2008 AMS Indian Wells Hard (O) SF Djokovic 63 62
2008 AMS Hamburg Clay (O) SF Nadal 75 26 62
2008 Roland Garros Clay (O) SF Nadal 64 62 76(3)
2008 Queen’s Grass (O) FR Nadal 76(6) 75
2008 AMS Cincinnati Hard (O) SF Djokovic 61 75
2008 Beijing Olympics Hard (O) SF Nadal 64 16 64
2009 Davis Cup (WG-1R) Clay (O) R4 Nadal 64 64 61
2009 Monte Carlo-1000 Clay (O) FR Nadal 63 26 61
2009 Rome-1000 Clay (O) FR Nadal 76(2) 62
2009 Madrid-1000 Clay (O) SF Nadal 36 76(5) 76(9)
2009 Cincinnati-1000 Hard (O) SF Djokovic 61 64
2009 Paris-1000 Hard (I) SF Djokovic 62 63
2009 ATP World Tour Finals Hard (I) RR Djokovic 76(5) 63
2010 US Open Hard (O) FR Nadal 64 57 64 62
2010 ATP World Tour Finals Hard (I) RR Nadal 75 62
2011 Indian Wells-1000 Hard (O) FR Djokovic 46 63 62
2011 Miami-1000 Hard (O) FR Djokovic 46 63 76(4)
2011 Madrid-1000 Clay (O) FR Djokovic 75 64
2011 Rome-1000 Clay (O) FR Djokovic 64 64
2011 Wimbledon Grass (O) FR Djokovic 64 61 16 63
2011 US Open Hard (O) FR Djokovic 62 64 67(3) 61
2012 Australian Open Hard (O) FR Djokovic 57 64 62 67 (5) 75
2012 Montecarlo-1000 Clay (O) FR Nadal 63 61

Luca Pasta

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