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28/05/2012 10:55 CEST - Roland Garros

I big? Mai di domenica

TENNIS - Non è una notizia nemmeno la sconfitta di Roddick. Anche se perdere da Mahut fa sempre notizia. Non la fa nemmeno un set perso da Venus Williams o da Tsonga. Le due vittorie italiane contro due oriundi. I pronostici di oggi per giocarli al vostro Tennis Virtual Tour. Da Parigi, Ubaldo Scanagatta

 

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Far cominciare uno Slam di domenica è una bella scusa per per aggiungere una giornata d’incasso e soprattutto di tv in più.

Solo Wimbledon non potrà mai farlo, finchè gli abitanti si opporranno da Southfields a Wimbledon Village _ e magari se l’All England Club verserà qualche milione di sterline al quartiere-sobborgo non si opporranno più…molti di loro affittano le loro case al mondo del tennis, altri trasformano i giardini in parcheggi a prezzi esosi spacciando gli introiti per charity-beneficienze che non verranno mai fatte _ ma piano gli altri Slam si adegueranno. Utilizzare 3 weekend in tv invece di due (o di uno e mezzo nel caso di Wimbledon che chiude i Doherty Gates nella middle Sunday) è troppa manna per non sfruttarla.

Ciò detto di solito nella prima domenica non succede mai nulla. E non solo perché si gioca soltanto su 8 campi, ovviamente coperti dalla tv. I primissimi della classe sono esentati dall’esibizione, perché sarebbe lesa maestà pretendere un loro impegno in una giornata extra di lavoro, con che coraggio uno va a chiedere a Federer, Nadal e Djokovic di scendere in campo già di domenica, gli organizzatori devono solo convincere qualcuna dei loro francesi a scendere in campo. Oggi è toccato a Tsonga sacrificarsi, e lui l’ha fatto talmente bene che per creare un po’ di suspence ha pensato bene di perdere il primo set con Kuznetsov.

La notizia del giorno, dunque, è Roddick che finisce nella sala conferenze stampa n.2. Mai successo prima che un ex n.1 del mondo venisse bistrattato così in un giorno in cui la sala n.1 era deserta e non c’erano grandi giocatori da aspettare e ascoltare. Un po’ di rispetto per Bacco! O qui come uno scivola, dopo 10 anni di onorata carriera, lo si butta giù in un burrone. In fondo aveva perso da quel Mahut che vince poco ma sembra destinato a scrivere la storia del tennis quando affronta gli americani, prima Isner, poi Roddick.

Ho trovato più significativa come notizia, vedi anche l’intervista con una domanda finale che ho fatto a Andy e nel corso della quale pareva volesse incenerirmi (…ha fatto una tal fatica a controllarsi…), la sua retrocessione alla sala stampa n.2 che la sua sconfitta, in fondo prevedibile dopo i problemi fisici che aveva avuto e anche la sua ben nota idiosincrasia al tennis sulla terra battuta. A Parigi Andy non ha mai fatto come a Wimbledon o all’US Open, per intendersi.

Poi però ha vinto abbastanza agevolmente. Idem Del Potro con Montanes. Poi c’erano un quarto degli italiani in tabellone, 3 su 12 presenti. Sarebbero stati forse di più se Starace non fosse capitato contro Djokovic (gioca lunedì sul centrale), se Bolelli non fosse cascato su Nadal (giocherà martedì), se la Brianti non fosse incappata nella Azarenka. Tre italiani contro le prime due teste di serie non ricordo fosse mai accaduto, l’Oscar della sfortuna. Ma magari per alcuni è meglio perdere con un big sul Philippe Chatrier che contro un semisconosciuto rampante sul campo n.14.

Il bilancio azzurro dopo la prima (finta) giornata è quello che ci si attendeva, due vittorie e una sconfitta. Le vittorie ottenute con due tennisti dal cognome italiano, la Dellacqua e Mannarino. Come ci è capitato uno straniero al cento per cento, Wawrinka, ci abbiamo perso. Anzi ci ha perso Cipolla, come già ad uno US Open di qualche anno fa (anche se poi l’aveva ribattuto in India). Perdere in cinque set contro uno dei primi 20 del mondo, o giù di lì, non può essere un disonore. Peccato che Cipollino, vinti terzo e quarto set, si sia giocati male i primi games del quinto set, due breaks subiti e qualche doppio fallo di troppo.

Un po’ di tremore per la Errani, dopo un primo set incerto (“Non ho mai giocato bene a Parigi, mai vinto una partita nemmeno da junior….non so perché” avrebbe raccontato Saretta), nessuna apprensione per Fognini, bravo lui a non regalare nulla all’inizio, ma modestino l’avversario Mannarino.

Cosa mi aspetto per la seconda giornata? Beh, se giocassi al TennisVirtualTour come dovrei (e come dovreste voi, ma vi siete resi conto di quanto sia divertente partecipare a un torneo, sfidare un avversario, controllare i propri head to head con quello, e via via la vostra player activity?), allora darei vittorie di Djokovic su Starace (tre set a zero) di Azarenka su Brianti in due set, di Volandri su Haas in 3 set, di Seppi su Davydenko in cinque, della Pennetta sulla Hsieh in 2, della Vinci sulla Arvidsson in tre. Se così al lunedì sera il bilancio sarebbe di 6 a 3 a favore degli azzurri. Ma per Seppi contro Davydenko nutro qualche apprensione. E se l’ucraino, cavallo di razza, tornasse per un giorno quello che era?
 

Ubaldo Scanagatta

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