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30/05/2012 08:51 CEST - Interviste

"Se fossi uomo sarei gay"

TENNIS - Serena Williams si confessa all'Equipe. "Sono fiera di essere di colore" dice. "Non ho mai desiderato di essere un uomo" aggiunge. "Mi piacciono troppo". E ammette: "Mi piacciono gli uomini forti, ma è difficile avere storie d'amore stando sul circuito". Christine Thomas, L'Equipe, traduzione di Alessandro Mastroluca

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Dice buongiorno con vice dolce (...). Appoggia la testa un po' pesante sul palmo della mano sinistra, digita qualcosa sui suoi due cellulari con la punta delle unghie dipinte. Iniziamo la nostra intervista "prima volta - ultima volta". Il risultato è qualche tenero accenno di sensibilità e fragilità, nascosti dietro la potenza fisica e le altrettanto potenti risate.

La prima volta che il tennis ti ha reso felice?
E' stato molto tempo fa. Ho iniziato a tre anni. Ma credo sia stato a otto anni, quando ho vinto il mio primo torneo a Compton, dove vivevo.

L'ultima volta che il tennis ti ha fatto piangere?
Il tennis non mi ha mai fatto piangere, né mi ha mai messo tristezza.

La prima volta che hai visto Parigi?
E' stato nel 1997. Ero scesa all'hotel Meridien, ricordo che ho pensato che tutto fosse piccolo. In America tutto è grande: camere immense, case grandi. Una casa piccola in America è più grande di un'abitazione a Parigi. Sono passati quindici anni: anche le vostre macchine grandi erano piccole allora. Ma adesso molte cose sono cambiate (ride). Ma amo Parigi, mi ha sedotta da subito.

L'ultima volta che, da bambina, hai visto Compton (quartiere violento di Los Angeles dove ha passato l'infanzia prima di trasferirsi con la famiglia a Miami)?
Mi ricordo. Mi stavo allenando con Venus quando nostro padre è arrivato con una macchina per dirci che stavamo partendo per la Florida. Era estate, mancavano tre giorni di scuola ma in America non siamo obbligati ad assistere alle lezioni. Ero triste, volevo almeno salutare i miei amici ma non ho potuto.

La prima volta che hai capito di non essere immortale?
Da subito, da bambina. Certi bambini pensano che la vita sia eterna? Io non l'ho mai creduto. Detto questo, non ci penso mai. E' il ciclo della vita. La prima volta che mi sono trovata di fronte alla morte è stata per quella del mio coniglio poi quella del mio gatto.

L'ultima volta che avresti voluto essere tua sorella Venus?
Sempre! Per tutta la vita, da quando sono nata fino ai 16-17 anni, ho voluto essere Venus. Perché è più grande (di 15 mesi e di 10 centinmetri), e quando hai una sorella maggiore lei ti sembra così cool, così incredibile. Volevo tutto quello che aveva lei. Poi era più magra di me. E' solo dai 18 anni che ho imparato a volermi bene e a stare bene con me stessa.

La prima volta che hai amato qualcuno o qualcosa fuori dal tennis?
Non ricordo la prima volta che mi sono innamorata. Ma ho amato un uomo quattro anni fa. Abbiamo rotto però (silenzio). Non è semplice avere una vita sentimentale stando sul circuito.

L'ultima volta che ti sei sentita fragile, debole?
In quel momento. Sul campo mai, ma fragile dentro sì. Avevo rotto con un uomo, è stato difficile. E' la vita (fa una pausa. Poco prima ci aveva detto che non ha avuto chance in amore e che metteva la vita sentimentale in secondo piano). Sì, la mia vita è molto complicata (poi parte d'improvviso a ridere)! Lo so che ho una vita magnifica, di avere tante opportunità. Ci sono tante persone che hanno il cancro, che muoiono da piccoli o non hanno i genitori. Le cose avrebbero potuto andare molto peggio. Ci penso spesso.

La prima cosa che farai se dovessi vincere il Roland Garros?
Berrei un bicchiere di vino. Un buon bordeaux.

La prima volta che ti sei sentita sola?
Sono sempre circondata di persone. E soprattutto ho Venus. Con lei non mi sento mai sola.

L'ultima volta che ti sei pentita di una cosa che hai detto o fatto?
La settimana scorsa. Mi capita spesso, in verità. Dico spesso cose di cui mi pento. Facciamo degli sbagli tutti i giorni, non siamo perfetti. Non cerco di essere perfettam è impossibile. Bisogna convivere con questo. Per me è un po' più facile tenere tutto sotto controllo e cercare di essere perfetta in campo che nella vita (ride ancora)

La prima volta in cui ti sarebbe piaciuto non essere nera?
Mai. Adoro essere una donna nera. Rappresento così tanto per gli afroamericani e per le persone di colore. Non vorrei mai cambiare. Sono fiera della mia negritudine (alza il pugno come fosse una Pantera Nera). So che molti neri vorrebbero essere bianchi, ma la considero una follia. Sono così fiera di come sono!

L'ultima volta in cui avresti preferito essere un uomo?
Non avrei mai voluto essere un uomo. Mi piace lo shopping, mi piacciono i vestiti. Se fossi un uomo, sarei gay! Adoro indossare abiti attillati, e poi amo gli uomini! D'altra parte viviamo in un mondo di uomini. Penso che vivo una bella vita ma sarebbe ancora meglio se fossi un uomo. Avrei più potere. A volte, per esempio, sono obbligata ad andare ad appuntamenti d'affari per negoziare con qualcuno perché non hanno rispetto per una donna.

L'ultima volta che hai pensato che gli uomini sono più fragili delle donne?
Penso che gli uomini in generale siano fragili. E' positivo perché anche loro esprimono sentimenti. Ma non mi piacciono gli uomini fragili! amo quelli forti, che non piangono mai. Anche io non faccio trasparire le mie emozioni, mi tengo tutto dentro. Tuttavia, sul campo sono davvero più forti di noi. Se giocassi contro un uomo mi ucciderebbe, non avrei nessuna chance.
 

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