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09/06/2012 20:24 CEST - ROLAND GARROS 2012

La Errani s’inchina alla Sharapova

TENNIS - La piccola giocatrice romagnola non riesce nell’impresa di sconfiggere nella finale parigina la russa Sharapova. Cede in due set con il punteggio di 63 62. Brava comunque la nostra giocatrice che da lunedi sarà un top ten. Da Parigi, Daniele Flavi (AGL)

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Peccato Sara, questa volta non è bastata la grinta e l'intelligenza tattica. Questa volta è stata troppo forte la bella siberiana per la nostra giocatrice. Troppi i 24 centimetri d'altezza e troppa la potenza dei due fondamentali della russa che sconfigge la Errani con il punteggio di 63 62 in un’ora e mezza di gioco.Resta un sogno la conquista del primo Slam per la piccola romagnola d'acciaio che comunque va ringraziata per i bellissimi 15 giorni che c’ha fatto vivere. Ci resta il rammarico per non avere potuto assistere al bis della stupenda vittoria parigina di Francesca Schiavone del 2010.

Alla nostra eroina rimane la gioia per un grandissimo torneo dove ha battuto per la prima volta due Top Ten, dopo ben 28 sconfitte consecutive, ma soprattutto con questa finale è lei ad entrare tra le prime dieci della classifica e pensare che prima del torneo occupava la 24esima posizione. Addirittura nella classifica annuale (la race) è la numero 4 del mondo, dopo il risultato odierno, i quarti degli Australian Open ed i tre tornei vinti (Acapulco, Barcellona e Budapest) e quindi può puntare alla qualificazione del master di fine anno.


“Di questo torneo – ha poi spiegato Sara davanti ai giornalisti di tutto il mondo - mi rimarranno in mente moltissimi momenti; tra questi ovviamente la vittoria nel doppio di ieri e le mie lacrime dopo che avevo sconfitto la Stosur. Da domani debbo continuare a lavorare per migliorare i punti deboli e non debbo pensare che essendo una top ten vincere le partire sarà più facile”.


Maria che sin da giovanissima è stata abituata a calcare questi palcoscenici conquista il quarto Slam della sua carriera, l'unico che le mancava; cogliendo il suo “Grande Slam personale”, a distanza di 8 anni dal suo primo trionfo, quando solo 17enne conquistò il tempio di Wimbledon e si fece conoscere al mondo per la sua avvenenza e per i suoi gridolini. Dopo di allora ne vinse altri due e sempre negli anni pari; gli US open nel 2006 e gli Australian Open nel 2008.
Con questa vittoria torna ad essere anche la numero 1 del mondo in un tennis femminile alla disperata ricerca di una leader vera, che ha visto gli ultimi 6 tornei dello Slam essere vinti da 6 giocatrici diverse. Potrà ora Maria, che comunque ancora ha soli 25 anni, tornare a dominare la scena agonistica? Anche perché per quanto riguarda il gossip e gli aspetti extra tennistici è sempre stata la numero 1 indiscussa.


La partita
Il Philippe Chatrier è pieno come tutte le grandi occasioni che si rispettano, il cielo è coperto, la temperatura abbastanza fresca con soli 19 gradi e le due giocatrici vengono accolte da un immenso applauso.


Primo set
Nel primo parziali inizia a servire la Sharapova vestita con il completino nero, mentre Saretta ha il solito completo fucsia entrambe della Nike.
La tensione e forse la stanchezza per le tante partite giocate bloccano la nostra giocatrice che non riesce a rispondere alle bordate della russa che brekka subito l’italiana e si porta 4 a zero in appena 14 minuti con un parziale da incubo di 17 punti a 6 per Masha.
Nel game successivo finalmente Sara riesce a trovare il tempo sulla risposta e riesce con un paio di belle accelerazioni a toglierle il servizio e poi a tenere il suo per il 2 a 4. Maria, non si scompone e continua a tirare forte sulle righe e scappa sul 40 a zero. Prima dentro e siamo 5 a 2 dopo 26 minuti, mentre proprio al nostro fianco prendono posto le due ex campionesse del passato Hingis e Davenport che in precedenza avevano trionfato nel doppio delle legende contro la Navratilova e la Novotna.
Game decisivo, Sara serve e siamo 15 30, brutto errore di rovescio in back e primi due set point per Maria dopo 29 minuti di gioco. Sul primo c’è un dritto a rete di Maria e sul secondo è, invece, brava Sara che prima fa spostare l’avversaria con il dritto incrociato e poi chiude sul lungolinea. Sara inizia a tessere la sua ragnatela e si porta sul 3 a 5. Dopo 33 minuti la russa va a servire e sul 40 a 30 si procura un altro set point che, poi trasforma con un gran rovescio lungolinea e siamo sotto 6 a 3. 17 a 4 i punti vincenti della russa con 13 a 4 gli errori per l'italiana.


Secondo set
Sara inizia al servizio e ma va sotto 40 a 0 con Maria che indovina un gran rovescio lungolinea e siamo 0 a 1.
La Errani cerca di scuotersi e prende la rete in un paio di occasioni cogliendo 2 punti ma siamo sempre con la russa in vantaggio sul 40 30 e sugli spalti si alza un “Brava sarà” che però non intimorisce la russa che scappa sul 2 a 0 e poi si va sul 2 a 1.
Poi, le due giocatrici tengono il servizio e si arriva sul 4 a 1. Da questo momento la partita si alza di livello, grazie soprattutto alla romagnola che inizia a sbagliare di meno ed a far correre di più l’avversaria alta ben 1 metro e 88 centimetri. Sara vince un bel game e si carica con il pugnetto al cielo verso il suo angolo. Va a servire ma si ritrova subito sotto 0 40 e sull’ennesimo rovescio lungolinea della russa cede il servizio. Maria va servire per il match e con un gran passante di dritto si procura il primo match point sul 30 40, ma spara un dritto fuori di poco ed intanto inizia a cadere qualche goccia di pioggia e dopo un ora e 24 minuti. Sara s’inventa la palla corta che non ti aspetti ed annulla la seconda opportunità per vincere la partita, il pubblico si esalta ed inizia a strillare ad alta voce il nome dell’italiana, ma Masha con un ace si procura il terzo match point che poi sarà quello. La palla corta dell’italiana si ferma sulla rete e Maria può inginocchiarsi a terra strillando “Oh my good”. La felicità per la russa è immensa, si arrampica sulle tribune per abbracciare tutti i componenti del suo staff e riceve la coppa della vincitrice dalla mani della sempre bellissima ex tri-campionessa di Parigi Monica Seles. Durante la premiazione c’è spazio anche per una scenetta alquanto comica con la speeker che al momento di chiamare la seconda classificata fa il nome della Sharapova e Saretta sulla sua sedia alza le mani al cielo tra le risate del pubblico.
 

Da Parigi, Daniele Flavi (AGL)

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