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22/06/2012 17:09 CEST - Wimbledon

Wimbledon, ci siamo anche noi

TENNIS - Panoramica sui sedici “eletti” che hanno guadagnato sul campo il diritto di disputare il più prestigioso torneo del mondo: da Zopp a Bolelli e Brian Baker (il tabellone delle quali). Sono entrati dalla porta di servizio, ma potrebbero ritagliarsi un ruolo da protagonista. Luca Labadini

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Jurgen Zopp (EST)
Età: 24
Ranking: 94
Presenze nel md di Wimbledon: 0
Nel suo piccolo,il biondo di Tallin è già nella storia, essendo stato , a Melbourne, il prima tennista estone a competere nel tabellone principale del singolare maschile di un torneo del Grande Slam. Le difficoltà delle qualificazioni sembrano esaltarlo, visto che ha saputo ripetere tale exploit al torneo di Bucarest e soprattutto al Roland Garros. L’anno scorso, i cancelli di Church Road gli si sono chiusi davanti al terzo turno di qualificazioni, fermato al quinto set da Andreas Beck. Quest’anno, forte anche della prima testa di serie, il traguardo non gli è sfuggito. Non è dotato di un tennis particolarmente esplosivo, ma sopperisce con una grande rapidità di spostamento e un solidissimo rovescio a due mani, peculiarità che lo rendono adatto a qualsiasi tipo di superficie. Dopo una lenta ma implacabile scalata, ha fatto breccia fra i primi 100 del mondo da qualche settimana, grazie anche al suo primo titolo a livello Challenger colto quest’anno a Kazan. A 24 anni, giovane ma non più giovanissimo,è chiamato ora ad alzare l’asticella del suo rendimento e delle sue ambizioni, a bussare al mondo del tennis che conta e a regalare al popolo estone una concreta risposta maschile a Kaia Kanepi .
Primo turno : Jurgen Zopp (EST) vs Malek Jaziri(TUN)

Adrian Menendez-Maceiras (ESP)
Età: 26
Ranking: 212
Presenze nel md di Wimbledon: 0
Vero è che si tratta di uno spagnolo atipico, certamente più a suo agio sulle superfici rapide che sul rosso ( il suo unico alloro lo ha conquistato sul cemento del Challenger di Segovia nell’ormai lontano 2007) , ma del lotto dei sedici qualificati, il 26 enne di Marbella è probabilmente il più sorprendente. Mai oltre la 174 esima posizione del ranking, Menendez-Maceiras si è presentato ai nastri di partenza delle qualificazioni del terzo Major del 2012 col desolante bilancio di un solo match vinto, a fronte di sette perduti nell’arco degli ultimi due mesi e mezzo. Curiosamente, la sua stagione era invece partita sotto i migliori auspici , con una bella finale al Challenger di Noumea lo scorso Gennaio. Il suo rendimento, da lì in poi, è drasticamente calato. Con il lasciapassare per Wimbledon, potrebbe averlo cancellato in un colpo solo, e ritenersi già contento così . Tuttavia , passare anche un solo turno del tabellone di un torneo del Grande Slam, operazione che non gli è mai riuscita, potrebbe rappresentare una sensibile svolta alla sua, sin qui anonima, carriera. Superando due discreti specialista dei prati come il ceco Henrych e lo spagnolo Navarro ha dimostrato una buona adattabilità all’erba.
Primo turno : Adrian Menendez-Maceiras (ESP) vs Michael Russell (USA)

Guillaume Rufin (FRA)
Età: 22
Ranking: 168
Presenze nel md di Wimbledon: 0
Quando, nel primo turno del Roland Garros edizione 2009, l’allora appena 19 enne Guillaume Rufin lasciò le briciole all’argentino Eduardo Schwank, il tennis francese coltivò serie speranze di aver trovato un nuovo interessante prospetto. Aspettative fattesi ancor più consistenti ad Ottobre dello stesso anno, occasione in cui seppe alzare il trofeo del Challenger di Florianopolis con conseguenti benefici nel ranking , che nel Marzo del 2010 lo vede toccare la 139 esima posizione.Una crescita che sembrava proseguire a grandi passi ha invece inaspettatamente conosciuto una brusca frenata, tanto che esattamente un anno dopo, il francese si è trovato catapultato fuori dai primi 300. Il suo tennis ordinato ma con pochi squilli difficilmente gli consentirà di nutrire particolari ambizioni di vertice , ma i ripetuti piazzamenti ottenuti negli ultimi mesi gli hanno restituito fiducia e punti, ricollocandolo sostanzialmente sui suoi migliori standard. D’ora in poi, potrà riprendere il discorso dolorosamente interrotto e cambiare marcia, magari già a Wimbledon.
Primo turno : Guillaume Rufin (FRA) vs Olivier Darcis (BEL)

Michael Russell (USA)
Età: 34
Ranking: 110
Presenze nel md di Wimbledon: 5
Il veterano del gruppo è curiosamente più noto per una sconfitta che per una vittoria. Impossibile infatti dimenticare che nel quarto turno del Roland Garros edizione 2001, il 34 enne del Michigan si era trovato condurre due sets a zero, 5-3 e match-point nei confronti di Gustavo Kuerten, che , scampato il pericolo, avrebbe successivamente incamerato il suo terzo e ultimo French Open. Il destino gli ha beffardamente regalato un episodio analogo in occasione del primo turno degli Australian Open del 2007, quando fu LLeyton Hewitt a trovarsi nella scomoda posizione di dover recuperare uno svantaggio di due sets. Due “sliding doors” che ne hanno probabilmente segnato la carriera , condotta comunque sempre in modo esemplare. Sono infatti la grinta e la determinazione i punti di forza dell’americano, fiero rappresentante di quella schiera di giocatori “scomodi” che tantissimi protagonisti del circuito preferirebbero non trovarsi di fronte nei primi turni. Giocherà con la consapevolezza di calcare probabilmente per l’ultima volta i mitici campi di Church road.
Primo turno : Michael Russell (USA) vs Adrian Menendez-Maceiras (ESP)

Jesse Levine (USA)
Età: 24
Ranking: 104
Presenze nel md di Wimbledon: 3
Questo appuntamento lui, non lo poteva mancare. E’ proprio sui prati di Wimbledon, infatti, che il mancino americano ( ma nato e cresciuto nella canadese Ottawa) si è tolto la più grande soddisfazione della carriera, raggiungendo nel 2009 il terzo turno partendo dalle qualificazioni e sgambettando l’ex numero uno mondiale Marat Safin al primo turno. Numerosi e ripetuti guai al braccio sinistro ne hanno in seguito minato le certezze e il rendimento , facendolo sprofondare addirittura oltre la 500 esima posizione. Levine , in passato anche “hitting partner “ di Roger Federer, trovatosi costretto a ripartire dal circuito Futures, ha saputo voltare pagina e risalire inesorabilmente la china, ritrovandosi oggi oramai ad un soffio dal rientro fra i primi 100. E’ tutt’altro che un gigante, la mancanza di potenza è un handicap costante, ma pochi tennisti del circuito hanno gambe più reattive delle sue e la sua capacità di leggere in anticipo lo scambio. E’ tornato e merita attenzione , perché questo è il torneo che sente suo.
Primo turno : Jesse Levine (USA) vs Karol Beck (SVK)

Florent Serra (FRA)
Età: 31
Ranking: 136
Presenze nel md di Wimbledon: 6
Dopo Melbourne e Parigi, Florent Serra si conferma “animale da slam” centrando la terza qualificazione consecutiva nei major 2012, soffiandola per un soffio al nostro Matteo Viola al turno decisivo. Non ha mai raggiunto livelli d’eccellenza, ma ha fatto della continuità di rendimento il suo punto di forza, e può comunque vantare due titoli del circuito Atp su superfici diverse, sulla terra rossa di Bucarest nel 2005 e sul duro di Adelaide nel 2006, ottenute a scapito di tennisti dotati di maggior talento come Igor Andreev e Xavier Malisse.Pur non essendo uno specialistia dei prati, non andrà sottovalutato il fatto che a Wimbledon sono stati vittime del suo acume tattico anche Philipp Kohlschreiber e Yen-Hsun Lu .
Primo turno : Florent Serra (FRA) vs Andrey Kuznetsov (RUS)

Ryan Sweeting (USA)
Età: 24
Ranking: 129
Presenze nel md di Wimbledon: 2
Una promettentissima carriera da Junior ( titolo degli Us Open e n.ro due del ranking mondiale Itf) non si è sinora tramutata in concreti risultati nel mondo Pro. Ryan Sweeting , originario delle Bahamas, è in grado di produrre un tennis di ottima qualità, ma soltanto a sprazzi. Qualche improvvisa fiammata ( il clamoroso titolo a Houston dello scorso anno ) e molti, troppi incidenti di percorso. Proprio la mancata continuità lo ha sin qui frenato , ma sull’erba ci sa stare ( ne ha appena fatto le spese Dmitry Tursunov al Queen’s ) e nella giornata giusta può rivelarsi particolarmente ostico per molti. Nell’ultimo turno delle qualificazioni era sotto due sets a zero ed ha dovuto fronteggiare un matchpoint contro il tedesco Michael Torebko. E’ un miracolato, quindi fa un po’ più paura .
Primo turno : Ryan Sweeting (USA) vs Potito Starace (ITA)

Dustin Brown (GER)
Età: 27
Ranking: 164
Presenze nel md di Wimbledon: 1
Pur non avendo conseguito risultati strabilianti, Dustin Brown è uno dei personaggi più celebri del circuito. Le treccine rasta, la sua curiosa nazionalità tedesco-giamaicana, il fatto che girasse per i tornei con il suo camper , il suo stile di gioco tanto retrò quanto accattivante hanno fatto breccia in diversi appassionati. Quest’anno è uscito dai primi 100 a Febbraio e non ci è più rientrato, ma il suo tennis risulta piuttosto efficace sul verde ( a Newport superò Sam Querrey ) e la sua prima palla è un’arma importantissima. Inoltre, proprio in Inghilterra ( a Bath) ha colto quest’anno il suo unico titolo di una stagione sin qui opaca, che il pittoresco Dustin ha intenzione di riscattare a Wimbledon.
Primo turno : Dustin Brown (GER) vs David Ferrer (ESP)

Simone Bolelli (ITA)
Età: 26
Ranking: 117
Presenze nel md di Wimbledon: 4
Di Simone sappiamo ormai molto, se non tutto. Abbiamo imparato a non sorprenderci né della sua sconfitta contro il ceco Dusan Lojda al Challenger di Furth , né della sua affermazione su Gilles Simon al Queen’s. Emblematico il suo cammino londinese dello scorso anno: sconfitto nelle qualificazioni, da lucky looser si issa poi al terzo turno. Più il palcoscenico è importante e più si esalta, meno è suggestivo e più si deprime, proseguendo nella scia della sua sempre più altalenante carriera. Proprio per questo motivo, le nostre aspettative sul suo rendimento nel torneo più prestigioso del mondo, in cui in passato ha preso a pallate atleti del calibro di Fernando Gonzalez e Stan Wawrinka, sono inevitabilmente alte.
Primo turno : Simone Bolelli (ITA)vs. Jerzy Janowicz (POL)

Jimmy Wang (TPE)
Età: 27
Ranking: 207
Presenze nel md di Wimbledon: 3
Della sua vicenda si parla poco, eppure è una delle più curiose del circuito. Considerato “la più grande speranza asiatica” , sentenza corroborata dai suoi ottimi risultati a livello Junior ( finale degli Australian Open e degli Us Open nel 2001) , Wang si getta con profitto anche nel mondo dei pro, e a soli 20 anni rompe il muro dei primi 100. La sua odissea inizia però nel 2008, quando un dolore al polso destro si intensifica settimana dopo settimana, obbligandolo a ben tre operazioni chirurgiche , di cui una, a suo dire, del tutto mal eseguita, che lo induce alla ricerca di un nuovo specialista in giro per gli Stati Uniti ,e per l’Europa. Rimane lontano dalle competizioni per più di due anni, si ritrova senza ranking e medita il ritiro. Trova la cura giusta, ritrova la voglia, vince tornei Futures a grappoli e rientra fra i primi 200. Ora, il grande onore di Wimbledon. Non è più la grande speranza asiatica, ma è ancora un giocatore.
Primo turno : Jimmy Wang (TPE) vs Fernando Verdasco (ESP)

Brian Baker (USA)
Età: 27
Ranking: 124
Presenze nel md di Wimbledon: 0
Della sua romanzesca avventura, che ha infranto numerosi luoghi comuni , si è parlato moltissimo nel corso delle ultime settimane . Talmente paradossale da sembrare irreale. Invece è tutto vero , e Brian Baker non è semplicemente tornato ad essere un tennista di professione, ma uno di eccellente livello. La sua sconfitta di primo turno al Queen’s contro Korolev sembrava poter rappresentare il segnale di un giustificatissimo momento di appannamento dopo il bombardamento mediatico cui è stato sottoposto recentemente. A Roehampton, invece, ha immediatamente riattaccato la spina guadagnandosi il suo primo torneo di Wimbledon, che aveva giocato solo a livello Junior, quando batteva abitualmente gente del calibro di Tsonga e Berdych, Centrando l’accesso al main draw, ha spento sul nascere le potenziali polemiche derivanti da una mancata wild-card . Chi si troverà di fronte “Comeback kid “ sui campi di Church Road potrebbe passare uno spiacevole pomeriggio.
Primo turno : Brian Baker (USA) vs Rui Machado (POR)

Kenny De Schepper (FRA)
Età: 25
Ranking: 160
Presenze nel md di Wimbledon: 1
“ Ho deciso di diventare un tennista professionista soltanto due anni fa, quando mi sono reso conto che il mio tennis era progredito.E’ stata una scommessa, perché le spese erano superiori alle soddisfazioni. Il resto lo ha fatto il mio vecchio allenatore, che mi ha convinto ad essere più aggressivo , a rischiare di più e a ricavare più punti dal mio servizio” ( è alto 2,03 metri). Vive ancora con i genitori ed oggi ha un nuovo coach , anche se può seguirlo nei tornei solo saltuariamente ( “Molto spesso ci vado da solo e mi alleno con mio fratello… ) Sono le dichiarazioni di Kenny De Schepper immediatamente successive al suo exploit del challenger di Quimper, dove da perfetto sconosciuto, si spinse sino in finale . Numero 1135 all’inizio del 2009, poco più di due anni dopo era 135, mille posti più in su. Mancino,gioca un tennis d’altri tempi, cerca la rete col suo rovescio slice ad una mano e dispone di una fulminante prima di servizio che gli procura moltissimi punti diretti. Un altro che molti si augureranno di evitare.
Primo turno : Kenny De Schepper (FRA) vs Matthias Bachinger (GER)

Ruben Bemelmans (BEL)
Età: 24
Ranking: 130
Presenze nel md di Wimbledon: 1
Il talentuoso mancino di Genk è uno di quelli da tempo sulla rampa di lancio, ma che ancora non hanno spiccato il volo. Gioca un tennis con alti margini di rischio ,pertanto non coglie certo di sorpresa apprendere che lui stesso consideri l’erba come la sua superficie preferita. La qualificazione a Wimbledon gli era riuscita anche l’anno scorso, ma quest’anno vuole andare oltre. Nel frattempo, mentre qualche tennista si presenterà ai Championships a digiuno o quasi di match sui prati, Bemelmans ne ha già disputati ben otto nell’ultimo mese e proprio questa settimana ha ritoccato il suo best ranking. Morale e condizione rappresentano un mix che potrebbe risultare vincente.
Primo turno : Ruben Bemelmans (BEL) vs Carlos Berlocq (ARG)

Inigo Cervantes (ESP)
Età: 22
Ranking: 152
Presenze nel md di Wimbledon: 0
Anche sull’erba , Inigo Cervantes interpreta l’unico stile di gioco che conosce : la corsa e la difesa. Non potrebbe essere altrimenti, lui che è figlio di un ex portiere militante per diverse stagioni nella Liga spagnola, e che non disputa un torneo su superficie diversa dalla terra dallo scorso Gennaio. Prima di questa settimana, l’unico match della sua carriera sul verde risaliva al 2010 ancora sui prati di Roehampton, quando era stato fermato al primo turno da Go Soeda. Puntava forte sulla qualificazione al Roland Garros, gli è invece riuscita a Wimbledon, dove meno se lo aspettava. Vederlo approdare al secondo turno sembrerebbe, più che un azzardo, un miracolo, ma il 22 enne di Barcellona giocherà con la leggerezza di chi non ha nulla da perdere.
Primo turno : Inigo Cervantes (ESP) vs Flavio Cipolla (ITA)

Jerzy Janowicz (POL)
Età: 21
Ranking: 135
Presenze nel md di Wimbledon: 0
Finalista della prova Junior del Roland Garros edizione 2008, Jerzy Janowicz è probabilmente il giovane che ha compiuto i progressi più interessanti nel corso di questa stagione. Colpi potenti , servizio letale e grande esplosività le caratteristiche che gli appassionati italiani hanno avuto modo di apprezzare anche lo scorso Maggio, in cui ha saputo imporsi al Challenger di Roma. Aveva sfiorato la qualificazione ai Championships nel 2011, arrendendosi dolorosamente 8-6 al quinto set a Martin Fisher. In questa edizione non ha concesso un solo set ai suoi avversari , e al turno decisivo , in quello che appariva un confronto all’insegna dell’equilibrio con l’altrettanto promettente americano Denis Kudla, il polacco ha smarrito solo tre games. Rivederlo impegnato in un tabellone di qualificazione di un qualsiasi torneo sarà evento sempre più improbabile.
Primo turno : Jerzy Janowicz (POL) vs Simone Bolelli (ITA)

Andrey Kuznetsov (RUS)
Età: 21
Ranking: 151
Presenze nel md di Wimbledon: 1
A Church Road si sente a casa,e dopo aver fallito la qualificazione lo scorso anno, quest’anno ha voluto fortissimamente tornarci. Solamente tre stagioni fa, infatti, il giovane russo si è laureato campione della prova Junior, estromettendo , tra gli altri, Bernard Tomic in semifinale. Il suo feeling con Wimbledon si è palesato anche nel 2010, quando, onorando al meglio la wild card concessagli dagli organizzatori, si è arreso solo al quinto set a Victor Hanescu. Di lui si parla ancora poco, perché il passaggio dal mondo junior a quello pro gli è risultato un po’ indigesto, ma quest’anno ha iniziato a lanciare segnali importanti , centrando la vittoria al Challenger di Napoli. E’ allenato dal padre, la madre è preparatrice atletica, e anche suo fratello è maestro di tennis. “Se non fossi tennista mi piacerebbe fare il cantante, ma non so cantare bene”. Non ne avrà bisogno.
Primo turno : Andrey Kuznetsov (RUS) vs Florent Serra (FRA)
 

Luca Labadini

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