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23/06/2012 11:23 CEST - Wimbledon

Non è erba di casa nostra

TENNIS - Wimbledon è il torneo dello Slam che meno sorride agli italiani. Il miglior risultato resta la semifinale del 1960 di Pietrangeli, battuto da Laver. Senza dimenticare l'occasione persa nel '79 da Panatta sconfitto da Dupre nei quarti. Rino Tommasi

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WIMBLEDON – Il torneo di Wimbledon è uno dei quattro esami stagionali cui il nostro tennis deve sottoporsi per verificare le proprie ambizioni ed il proprio stato di salute. E’ anche, tradizionalmente e tecnicamente, l’esame per noi più difficile se non altro perché l’erba, sulla quale si gioca a Londra, è la superficie sulla quale, malgrado qualche progresso individuale, i nostri tennisti si trovano meno bene.

Nessun italiano (e nessuna italiana malgrado i recenti successi delle nostre ragazze) è mai riuscito a superare le semifinali del più prestigioso torneo del mondo. Peraltrro raggiunte solo una volta dal nostro miglior tennista, Nicola Pietrangeli, sconfitto in cinque set nel1960 dal grande Rod Laver.

Non è un caso che molto vicino a quel traguardo sia giunto nel 1979 Adriano Panatta che perse una incredibile opportunità di arrivare a giocare addirittura la finale.

In quella occasione Panatta incontrò nei quarti di finale l’americano Pat Dupre che era certamente alla portata del nostro campione. Dopo aver vinto il primo set Panatta sprecò nel secondo un vantaggio di 4 a 0 finendo per perdere al quinto. A rendere più amara quella sconfitta c’era la favorevole situazione che avrebbe potuto consentire al nostro giocatore di raggiungere addirittura la finale.

Non c’è esagerazione in questo ricordo se si pensa che battendo Dupre, Panatta avrebbe trovato in semifinale Roscoe Tanner ed eventualmente in finale Bjorn Borg il campione che Adriano ha sconfitto due volte al Roland Garros.

Gli altri giocatori italiani che sono riusciti a mettersi in evidenza a Wimbledon sono stati Umberto De Morpurgo, Davide Sanguinetti, Laura Golarsa e Silvia Farina, che hanno tutti raggiunto i quarti di finale. Inoltre è giusto ricordare come Pietrangeli, oltre alla storica semifinale del 1960, può vantare anche un quarto di finale raggiunto nel 1955 battendo nei quarti per 7-5 al quintoo set il danese Kurt Nielsen.

In questa edizione la pattuglia azzurra a Wimbledon sarà composta da otto giocatrici e da sette giocatori.

Agli ammessi per diritto di classifica si sono infatti aggiunti, superando le qualificazioni, Simone Bolelli, Maria Elena Camerin e l’esordiente Camila Giorgi.

Abbiamo quattro giocatrici tra le teste di serie del singolare femminile (Errani 10, Pennetta 17, Vinci 23 e Schiavone 26) mentre Andreas Seppi è riuscito a conquistare una testa di serie secondaria (la numero 23) nel singolare maschile.

Rimando un’analisi più dettagliata del tabellone e dei favoriti ma anticipo un parere già espresso alla vigilia del Roland Garros: tre giocatori possono vincere il singolare maschile, qualcuna in più può imporsi nel femmninile.

Rino Tommasi

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