25/06/2012 17:05 CEST - Wimbledon
Sorpresa Giorgi
E' nata una stella?
TENNIS - Camila Giorgi, vent'anni e n°145 del mondo, domina 6-4 6-3 Flavia Pennetta: un passaggio di testimone? L'Italoargentina gioca senza timori e dopo il matchpoint non esulta neanche: ora se la vedrà con la Tatishvili. Da Wimbledon, Alberto Giorni
“E’ la prima ragazza che vedo giocare come Agassi”, disse di lei qualche anno fa Adriano Panatta. L’anno scorso proprio a Wimbledon giocò il suo primo Slam e racimolò solo tre game con la Pironkova. Quanti progressi in dodici mesi: Camila Giorgi sta sbocciando e si è concessa il lusso di dominare Flavia Pennetta 6-4 6-3. Un passaggio di testimone? L’italo-argentina, vent’anni, ha tutta l’intenzione di mantenere le promesse: il match di primo turno è stato il suo biglietto da visita.
Il campo n°9 era già gremito ancora prima dell’inizio del derby azzurro: non si poteva trovare un buco nelle panche attorno e abbiamo dovuto seguire il match in piedi. Ma ne è valsa la pena. Fin da subito la ragazza nata a Macerata non ha mostrato alcun timore reverenziale nei confronti di Flavia, iniziando a picchiare a più non posso e portandosi in un lampo sul 4-1, tra i convinti applausi degli spettatori. Nel suo piccolo, anche la Giorgi ha qualcosa di Agassi: attacca dal fondo sia con il dritto che con il rovescio a due mani, senza paura, cercando sempre l’anticipo. Una tattica che paga: la Pennetta va in difficoltà ed è spesso la prima a sbagliare.
“Dai Flavia, occhi di tigre!”, le urla uno dei tanti italiani a bordocampo (alcuni sfoggiano orgogliosi cappellini e magliette della Nazionale, un must dopo Italia-Inghilterra…). La Pennetta prova a scuotersi e, indietro 3-5, conquista un break ma lo perde subito dopo, consegnando alla Giorgi il 6-4.
Sul campo vicino, si sente la voce del giudice di sedia dell’incontro di Starace, ma tutti gli occhi sono puntati sulla Giorgi, che nel secondo set non pensa minimamente di alzare il piede dall’acceleratore. La Pennetta sbaglia qualcosa di troppo, ma Camila continua a impallinarla dal fondo e a infilzarla con precisi passanti quando si avventura a rete. Il break decisivo arriva sul 3-2, grazie all’ennesimo dritto sul quale la Pennetta stecca. E da lì è un monologo dell’italoargentina, che chiude al secondo matchpoint grazie a un errore di dritto della Pennetta.
E alla fine, nonostante sia il successo più importante della sua carriera, non esulta neanche (in conferenza stampa dirà che ama anche il calcio, sport praticato dal fratello sedicenne Amadeus: non imiterà mica Balotelli…?). Si limita a un largo sorriso e, all’uscita dal campo, le arrivano i complimenti di Corrado Barazzutti: la scalata in classifica (ora è n°145), e magari a un posto in Fed Cup, è appena cominciata.
Le statistiche di Giorgi-Pennetta
Alberto Giorni
Scatti in giro per il mondo
