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01/07/2012 11:47 CEST - Wimbledon

Regole non
uguali per tutti

TENNIS - Sfora di un paio di minuti oltre le 23 inglesi e il regolamento il match di Murray con Baghdatis. Il cipriota avrebbe potuto opporsi a proseguire. Nessuno poteva garantire che fossero solo due minuti. Da Wimbledon, Ubaldo Scanagatta

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Dall’inviato
Ubaldo Scanagatta
WIMBLEDON _ Che paura che hanno avuto gli inglesi! Murray, che tutti vedevano già in finale dopo l’uscita di scena di Nadal nella sua metà del tabellone (anche se lì i vari Ferrer e Del Potro, Cilic il maratoneta e prossimo avversario, Tsonga e Fish, Baker e Kohlschreiber attesi dai confronti diretti negli ottavi non la pensavano così), ha perso il secondo set ed è stato due volte sotto di un break nel terzo set con Marcos Baghdatis, un giocatore showman che si esalta quando il teatro lo richiede.

Murray ha recuperato entrambe le volte ed è stato lui poi a fare il break e a vincere il terzo set per 7-5.
La partita è finita oltre le 23 anche se il regolamento prevede che se alle 23 una partita è ancora in corso la si debba interrompere perché la gente del sobborgo di Wimbledon ha diritto alla sua tranquillità. Sono bastati due minuti extratime a concluderla, ma stavolta gli inglesi sono stati flessibili. Lo sarebbero stati a situazione rovesciata? Mah.

Un match di tennis non può escludere rimonte nemmeno quando si è sul 5-0 40-0. Se al posto di Baghdatis ci fosse stato uno come Stepanek il match finiva lunedì. Anche con Murray avanti 5-1 Baghdatis aveva diritto a credere nelle proprie chances e alla possibilità di poter recuperare. Al cambio di campo del 1-4, alle 22,57 locali, Baghdatis si sedeva, mentre Murray si affrettava a cambiare campo. Il cipriota rideva, guardando l’orologio. Per lui in quel momento c’erano buone chances di ritrovarsi in campo lunedì. Ma forse non ne aveva poi così tanta voglia. Meglo farsi un bel weekend nel mare di Cipro no? Così è sembrato volersi affrettare a perdere. Negli ultimi 3 games ha fatto un solo punto, direi.

Giù in basso vedo Tsonga (n.6) con le maggiori chances di sostituirsi a Nadal in quel posto di semifinalista, anche se Fish (12) ha dimostrato di avere un cuore molto più sano di quel che i medici dicevano. Credo che chiunque vinca tra Baker (126) e Kohlschreiber 30 sarà già più che sodsdisfatto di aver raggiunto i quarti. E che Tsonga potrà approfittarne.

Chi sarà il suo avversario dei quattro sopra, Ferrer (5) e Del Potro (9), Murray (4) e Cilic (18) non è facile dirlo. E’ vero che quando uno corre un grosso rischio e scampa il pericolo spesso arriva in fondo. Sarà il caso di Murray?

Nella parte alta del tabellone gli accoppiamente sono Djokovic (1) e Troicki (34), Gasquet (19) e Mayer (29), Federer (3) e Malisse (75), Istomin (39) e Youznhy (33). Federer a mio avviso non può mancare la semifinale, mentre Djokovic ha in Gasquet uno che potrebbe anche creargli qualche problema. Però la semifinale più probabile è certo Djokovic-Federer. E sarebbero fuchi d’artificio, con il vincitore probabile favorito nella finale, anche se dovesse arrivarci Murray come sognano gli inglesi.

Da Wimbledon Ubaldo Scanagatta

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