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04/07/2012 21:45 CEST - Wimbledon

Il poker
di Murray

TENNIS - Murray rimonta Ferrer 67 76 64 76. Più di qualche rimpianto per lo spagnolo che avrebbe potuto trovarsi avanti di due set. Lo scozzese affronterà Tsonga, che ha spento i sogni di Kohlschreiber. Alessandro Mastroluca e da Wimbledon, Alberto Giorni

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Murray b Ferrer 67 76 64 76
William e Kate possono essere soddisfatti. Non è stata una partita da gesti bianchi, ma il Duca e la Duchessa di Cambridge hanno potuto comunque assistere a una partita di corsa, di spirito combattivo e suspense. Nel Royal Box c’era anche Roy Hodgson, e tanti giornalisti e tifosi inglesi su Twitter hanno commentato: peccato che Murray non possa essere convocato nella nazionale inglese.

La grinta, la voglia di non mollare che Andy ha mostrato contro Ferrer avrebbe certamente fatto comodo ai Tre Leoni in Polonia e Ucraina, anche se a noi italiani va bene così. Murray si è trovato in svantaggio in tutti i set, ha rischiato di trovarsi sotto di due ma è comunque riuscito a chiudere in quattro grazie soprattutto al servizio. Lo scozzese ha chiuso con 18 ace e l'80% di punti con la prima, elementi chiave per spiegare la rimonta 6-7 7-6 6-4 7-6. Ha accettato di giocare il gioco di “Ferru”, che per i primi due set è sembrato anche più propositivo dello scozzese. È una partita a specchio: Ferrer comanda la diagonale destra, fa male soprattutto con il top-spin di dritto, Murray si appoggia alla sinistra e prova a stringere abbastanza gli angoli da impedire allo spagnolo di aggirare la palla per tirare il dritto anomalo.

Cede subito il servizio, Murray, ma strappa il controbreak nel momento per lui migliore, con Ferrer che serve per il set sul 5-3, grazie a un passante di rovescio in controbalzo da applausi. Si arriva così al tiebreak, Murray rimonta da 3-5 a 5-5 ma Ferrer spinge bene sul suo dritto e vince il primo set dopo 67 minuti.

Il dritto torna a tradire Murray in un momento chiave del secondo set, così “Ferru” può andare a servire per il parziale sul 5-4. Ma lo scozzese disegna una risposta di rovescio d’impatto che vale il 5-5, preludio al secondo tiebreak consecutivo. Con lo schema servizio-diritto annulla un set point (6-5), con un vincente di rovescio completa l’aggancio.

Ferrer ha dato tanto nei primi due set in cui mette a referto 26 dei 44 vincenti e 18 dei 31 gratuiti. Murray, invece, cresce nella seconda metà della partita: a fine secondo set ha messo a segno 31 vincenti dei 66 e ben 24 dei 39 gratuiti totali.

Il match gira: Ferrer fisiologicamente cala, Murray altrettanto prevedibilmente cresce e porta l’inerzia della partita dalla sua. Annulla due palle break (saranno 10 a fine partita) nel quarto gioco del terzo set, ed è il primo a strappare il servizio: due risposte praticamente sulla riga, una di dritto e una di rovescio, lo portano a servire per il set. Un ace esterno, una rarità per Andy che ha scelto quasi sempre traiettorie centrali nei punti determinanti, valgono il gioco a zero e il terzo set.

Nel quarto si procede seguendo i turni di battuta, con Murray che salva altre due palle break, con un serve and volley e una prima vincente, fino al tiebreak. Parte meglio (2-0), potrebbe rimpiangere la risposta scentrata di dritto sulla morbida seconda di Ferrer (2-3), ma viene avanti sfidando il passante di rovescio di Ferrer che stringe troppo il cross: minibreak, 5-3. Con un dritto anomalo in lungolinea e un ace centrale chiude il 7-4 e si guadagna la quarta semifinale consecutiva a Wimbledon. (Alessandro Mastroluca)

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Tsonga b Kolschreiber 76 46 76 62

Jo-Wilfried Tsonga si trova a suo agio sull’erba di Wimbledon: approda in semifinale per il secondo anno consecutivo. L’anno scorso fu protagonista di una grande impresa: superò Federer al quinto rimontando due set di svantaggio. Stavolta da favorito ha la meglio su Kohlschreiber in quattro set: 7-6 4-6 7-6 6-2.

Il francese ha giocato meglio nei momenti importanti, in particolare nei due tiebreak. E alla fine chiude con 43 colpi vincenti e 27 errori (35 vincenti e 31 errori per il tedesco).

Primo set molto equilibrato fino al tiebreak. Qui Tsonga vola 6-1, manca quattro setpoint prima di chiudere al quinto con un ace provvidenziale.

Nel secondo parziale, arriva la reazione del tedesco che allunga sul 4-1, ma cede poi tre game consecutivi. Tsonga non completa la rimonta. Jo serve sul 4-5, concede un setpoint, prova il serve&volley ma sbaglia la volée: un set pari.

Decisivo il tiebreak del terzo set, dominato da Tsonga con il punteggio del 7-3, e poi non c’è più partita. Il tedesco parte subito ad handicap nel quarto set e non si riprende più: Tsonga chiude il match con un bel recupero a rete, chiuso con un tocco sulla riga. (Alberto Giorni) 
 

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