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13/07/2012 15:00 CEST - Rassegna

Vinci spreca e cede alla Robson Errani: «Cresco giorno dopo giorno» (Urso); Palermo: la Vinci inciampa nella mancina Robson Ora ci rimane solo la Errani (Vannini); «A Wimbledon gioco in casa» (Pilia)

13 luglio 2012

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Rubrica a cura di Stefano Pentagallo

Vinci spreca e cede alla Robson Errani: «Cresco giorno dopo giorno»

Roberto Urso, La Gazzetta dello Sport del 13.7.2012

Una risposta cacciata fuori campo e la tarantina Roberta Vinci, seconda favorita dell'Italiacom Open (220 mila dollari Wta, terra battuta) a malincuore deve abbandonare il torneo sul quale aveva dichiarato di confidare molto per rompere il tabù delle zero vittorie di titoli Wta nella stagione in corso, contro i tre del 2011. A causare la sorpresa è stata una 18enne mancina inglese (ma nativa di Melbourne), Laura Robson, solo n.113 ma destinata a fare grandi progressi considerata l'età e il buon fisico.

Vinci sprecona Subito in difficoltà, l'azzurra ha patito in avvio la maggiore pressione della britannica, salita sino al 4-0 prima di chiudere per 6-3. Tanto rammarico della Vinci per aver sprecato due palle per il 4-5. Sembrava riprendersi l'azzurra nel secondo set condotto sino al 4-1 e 5-4, ma al 2° match point, la Robson ha chiuso il conto in virtù di una maggiore concretezza da fondo campo. Ad accedere nei quarti anche la tedesca Goerges (n.24 Wta e n.3 del tabellone) che si è avvantaggiata del ritiro della ungherese Marosi, infortunata alla spalla e la spagnola Suarez Navarro, quinta favorita dell'Italiacom Open.

Errani in crescita Sara Errani che nella notte di mercoledì aveva raggiunto i quarti, parla del suo match di oggi nei quarti contro la rumena Cadantu. «Non la conosco. E' più giovane di tre anni e sta emergendo ora. Al secondo turno ha battuto la settima testa di serie, la francese Cornet, quindi non è da prendere sottogamba. La sua classifica ancora non è elevata, n.85 però penso che valga di più. Io sto crescendo giorno dopo giorno ma mano che riprendo confidenza con la terra, dopo quasi un mese di tornei sui prati. La prossima settimana giocherò ancora sul rosso a Bastad e poi ci vedremo con il capitano Corrado Barazzutti a Londra, 5 giorni prima dell'inizio del torneo olimpico. Forse alloggeremo al villaggio olimpico. Sarebbe bello stare a contatto con campioni di ogni sport. Ma so che la Federtennis ha affittato alcuni appartamenti vicino ai campi per rendere più comodi i trasferimenti. Il villaggio è fuori Londra e dista oltre un'ora di auto da Wimbledon. Ancora non sono nel clima olimpico, però sarà una esperienza elettrizzante. Io l'ho già vissuta 4 anni fa a Pechino, ma persi al primo turno contro la Stosur. Spero di fare di meglio a Londra, soprattutto in doppio dove con Roberta Vinci saremo tra le prime teste di serie».

Palermo: la Vinci inciampa nella mancina Robson Ora ci rimane solo la Errani

Paolo Vannini, Corriere dello Sport del 13.7.2012

Roberta Vinci esce agli ottavi dell'Italiacom Open e sfuma così il sogno di una sfida tutta italiana considerando che la parte alta del tabellone è presidiata dalla Errani. Brutto ko per la tarantina che era la seconda testa di serie contro una giocatrice probabilmente destinata a un grande futuro: l'ha sconfitta la 18enne mancina inglese Laura Robson che già a Wimbledon aveva messo paura alla Schiavone. Penalizzata da una partenza lenta, la Vinci sembrava essersi ripresa nel 2° set quando è arrivata a condurre 4-1 con palla del 5-1. Ma qui la Robson rimontava grazie anche a errori inusuali di Roberta, cui non bastavano alcuni colpi di classe (il game del 5-4 vinto con tre prodezze) per uscire dalla buca. L'inglese non avvertiva la pressione e chiudeva il match in 1h e 34' con l'ennesimo servizio vincente. Avanti da quel lato la terraiola spagnola Suarez Navarro e la tedesca Georges, numero 23 del mondo, entrambe ieri favorite dai ritiri delle rispettive avversarie, la georgiana Tatishvili per un infortunio alla coscia, l'ungherese Marosi prima di scendere in campo per problemi alla spalla destra.
Sara rimane dunque l'unica azzurra in gara: ieri si è rilassata firmando autografi e godendosi la nuova popolarità piovutale addosso dopo la finale parigina. La sua forza è concentrarsi giorno per giorno. Stasera troverà l'insidiosa romena Cadantu. «Non ci ho mai giocato né la conosco troppo bene - ha spiegato la romagnola - ma mano a mano mi sento sempre meglio. Non sono al top ma di solito più giochi e più trovi la condizione ideale».

«A Wimbledon gioco in casa»

Enrico Pilia, L'Unione Sarda del 13.7.2012

Eventi, in serie. Il circolo di Wimbledon che cambia colore, per la prima volta. Il party olimpico, esclusivo, nella casa della duchessa di Gloucester. E la strana sensazione, inedita, di occupare l'Al England Lawn Club di Londra non più da "interna" al circolo, ma come rappresentante della famiglia olimpica. Per Luisanna Fodde, 53 anni, cagliaritana, unica italiana nel comitato olimpico della Federazione internazionale del tennis, saranno due mesi da ricordare. Per sempre: «Sarà la mia seconda olimpiade, dopo Pechino 2008, con questo ruolo. E questa sarà un'esperienza speciale, perché Wimbledon è, passatemi l'espressione, quasi casa mia».
La Fodde, ex campionessa sarda di tennis, professore ordinario di Inglese all'università di Cagliari, direttore del centro linguistico dell'Ateneo, componente del comitato per lo sviluppo del tennis nella Federazione europea, da 27 anni è uno dei venticinque responsabili della sala stampa del torneo di Wimbledon, appuntamento numero uno per giocatori e appassionati. Dopo un'edizione straordinaria, il club è stato chiuso per una semina che dovrebbe restituire i campi principali in perfette condizioni: «Ce la faranno, il capo giardiniere del club è un vero mago dei prati».
Luisanna Fodde e il comitato olimpico del tennis: «E un organismo di supervisione e collegamento con il Comitato organizzatore locale, ci occupiamo delle gare di tennis, siamo il tramite fra i "proprietari" del tennis e l'organizzazione delle Olimpiadi».
Questa volta, nel tempio della racchetta: «Ma l'emozione sarà sempre la stessa, anche se il torneo olimpico è più "piccolo" rispetto allo Slam. La mia vita a Wimbledon ha dei riti irrinunciabili, come le visite al Centrale deserto prima delle partite o la commozione (e le risate dei colleghi) durante le premiazioni. Il tabellone è di altissimo livello con tutti i primi giocatori del mondo. Durerà nove giorni, sperando nel sole».
Da Federer a Federer, venti giorni dopo il suo trionfo. «Torno all'All England con un altro lavoro, è strano far parte della famiglia olimpica nel "tuo" club. La pattuglia italiana ha delle buone aspirazioni, soprattutto nel doppio femminile». Non mancherà l'appuntamento mondanissimo: «Giovedì 26 luglio, nel giorno in cui si comporrà il tabellone del torneo, alle ore 19 parteciperò al ricevimento di Kensington Palace, invitata dalla duchessa di Gloucester, la presidente della federazione inglese». Una raccomandazione: le scarpe da prato, rigorosamente senza tacco.

 

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