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14/07/2012 17:54 CEST - Personaggi

Hall of Fame:
Saudade do Guga

TENNIS - Guga Kuerten entrerà nella Hall of Fame. Ripercorriamo i suoi successi, a partire da quell'incredibile Roland Garros del 1997. Un trionfo che gli ha regalato l'amore dei tifosi di Parigi e di tutto il mondo. Luca De Gaspari

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Primavera 1997; Il Roland Garros è nel pieno del suo svolgimento, ma i diritti TV del torneo in Italia sono ancora della RAI, che in pratica non li utilizza per via della concomitanza con il Giro d’Italia. Siamo in un mondo dove internet è poco più di una sperimentazione, quindi l’unico mezzo per seguire il tennis è proprio la televisione; per una fortuita casualità in molte regioni d’Italia non si sa bene come o perché è possibile ricevere con l’antenna tradizionale France 2, il canale che trasmette il torneo in Francia.

Così mi ritrovo, bambino, a seguire un torneo senza capire niente di quello che dicono i telecronisti, ma mi rendo conto di stare assistendo a una storia incredibile; la pronuncia dei francesi come sempre va a cambiare anche i nomi e i cognomi quindi non capisco bene se il giocatore sconosciuto che continuo a guardare vincere, incuriosito e ammirato, si chiami Kurten, Kirten o non so cos’altro; in realtà il suo nome era Gustavo Kuerten da Florianopolis, Brasile. Ma ben presto, per gli appassionati diventerà semplicemente Guga.

Quel ragazzo sconosciuto che quindici anni fa vinse a Parigi, al termine di una cavalcata indimenticabile è nella tradizionale cornice di Newport, Rhode Island, per entrare nella Hall Of Fame del tennis, un onore riservato solo ai grandi del gioco.

Tornando a quel torneo magico, basti pensare che Guga, che si presentava a Parigi da numero 66 della classifica mondiale, riuscì a battere tutti i fuoriclasse della terra battuta di allora in partite epiche spesso finite al quinto set: al terzo turno Thomas Muster, campione 1995, poi Andrei Medvedev,finalista 1999, e il campione in carica Yevgeny Kafelnikov. in semifinale ha la fortuna di trovare il qualificato belga Dewulf dominato come dominato sarà Sergi Bruguera, 2 volte vincitore a Parigi, nella finale.

Kuerten è stato uno dei giocatori più amati dal pubblico di sempre, per la sua capacità di mostrare le sue emozioni sul campo, dove lasciava spesso cuori disegnati nella terra battuta per ringraziare gli spettatori. Parigi lo ha amato per questo prima ancora che per il suo straordinario rovescio a una mano, per quell’umanità, per quella gioia di vivere che da sempre rappresenta il suo paese e di cui lui si è fatto tramite anche in uno sport che a livello maschile non è mai stato carioca.

Nel suo curriculum spiccano altri 2 successi al Roland-Garros oltre a quello mitico del 1997, un Master di fine anno ancora più straordinario a Lisbona, battendo indoor Pete Sampras e Andre Agassi in semifinale e finale rispettivamente; un successo che gli consegnò anche la prima posizione mondiale il 4 Dicembre 2000:
Dopo il terzo successo a Parigi nel 2001, cominceranno i gravi problemi all’anca che ne segneranno la carriera fino al termine; il suo ultimo acuto non poteva che essere sulla terra di Parigi dove nel 2004 raggiunse i Quarti di finale, nonostante la sue condizioni fisiche, battendo anche il numero uno del mondo di allora e di oggi, Roger Federer in 3 set; quella rimane ad oggi l’ultima sconfitta dello svizzero in uno Slam prima dei Quarti di finale.

Chiude su quello stesso campo la sua carriera nel 2008, salutando in lacrime il pubblico con il quale ha condiviso i momenti più belli; una sconfitta al primo turno che l’ha reso ancora più campione dei tre trionfi parigini.

Ora è tornato a casa con la stessa gioia di vivere di sempre, tra surf e campi da tennis, dove insegna ai giovani aspiranti Guga. Da quando ha lasciato il tennis però è sembrato subito evidente che una persona così non tornerà più in un gioco fatto di pressioni, di ansie, dove lo spazio per il divertimento e per l’allegria semplicemente non esiste più; per questo, per una volta siamo noi altri a sentire la saudade, la saudade do Guga.
 

Luca De Gaspari

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