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15/07/2012 23:09 CEST - ATP Newport

Isner vince sull'erba di casa

TENNIS - Secondo successo consecutivo per John Isner all'ATP di Newport. La vittoria in finale in due set su un ritrovato Hewitt rilancia le quotazioni del gigante americano per le prossime Olimpiadi di Londra. Da Newport, Vanni Gibertini

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Isner (1) b. Hewitt [WC] 7-6(4), 6-3

Ci sono alcuni tornei nel calendario del grande tennis durante i quali un giocatore si sente perfettamente a proprio agio: l’atmosfera è quella giusta, il feeling è quello giusto, campi, palle, torneo, tutto gira nel verso giusto. L’Hall of Fame Championship di Newport certamente sta diventando uno di quei tornei per John Isner, che non fa mistero di trovarsi particolarmente a suo agio quando si trova nei suoi amati “U S of A”, e che qui a Newport ha iniziato con il piede giusto l’operazione di ricostruzione di una stagione che era partita alla grande, ma che sul più bello gli aveva regalato solo delusioni e sconfitte. Interrompendo una serie di sette vittorie consecutive in altrettanti finali in carriera sull’erba per Lleyton Hewitt, Isner è riuscito a bissare l’affermazione di 12 mesi fa nell’ATP 250 del Rhode Island, diventando quindi il quarto giocatore a centrare la doppietta (dopo Fabrice Santoro nel 2007-08, Greg Rusedski nel 2003-04 e Bryan Shelton nel 1991-92).

L’incontro è stato molto equilibrato nel primo set, deciso solamente al tie-break dopo che i due contendenti non erano riusciti a sfruttare una palla break a testa. “Nel tie-break ho giocato veramente bene – ha dichiarato Isner dopo la partita – e da quel punto in poi credo di aver avuto il match in pugno, anche perché il mio servizio oggi funzionava particolarmente bene”. Nel secondo set infatti Isner non ha mai concesso palle break, facendo arrivare l’avversario a 40 solamente una volta, nonostante Hewitt provasse appena possibile a cogliere il momento di squilibrio di Isner dopo la seconda di servizio sorprendendolo con risposte profonde e cercando di farlo spostare il più possibile. “E’ sicuramente molto difficile rispondere al suo servizio – ha confermato l’australiano – e diventa ancora più difficile su questi campi dove se rimbalza vicino alla riga bisogna anche sperare che non rimbalzi male. Alcune delle sue seconde mi hanno addirittura scavalcato, e chiaramente quando arriva la palla a quel modo cerchi solo di fare quello che puoi”.

La finale raggiunta a Newport consente a Hewitt di scalare ben 85 posizioni nella classifica mondiale, issandosi al n.151. “Questo per me è un altro ritorno dopo l’ennesimo intervento (questa volta all’alluce sinistro) e durante la settimana mi sono reso conto di star recuperando il feeling con i miei movimenti, cosa particolarmente importante sull’erba. E’ poi stato molto bello avere con me tutta la mia famiglia [che ha regolarmente assediato il patio di fronte alla sala stampa prima dei suoi match n.d.r] in modo da poter avere anche qualche momento di relax senza tennis una volta lasciato il campo. Andrò a Londra a preparare le Olimpiadi con una settimana di anticipo, e cercherò di rimanere concentrato sul tennis, anche se non è facile con tutto quello che succede intorno durante i Giochi”.

Ancora più positive le sensazioni che Isner porterà con sé ad Atlanta, dove esordirà giovedì nel torneo d’apertura dell’US Open Series: “Credo veramente di aver girato pagina dopo la brutta parentesi europea, ed a Wimbledon credo di poter fare dei danni con il mio servizio. Non ho mai giocato particolarmente bene su quell’erba, che è un po’ diversa da questa, ma non c’è motivo per cui non possa riuscirci”.
 

Vanni Gibertini

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