26/07/2012 10:39 CEST - OLIMPIADI E STORIA

10 storie, 10 Giochi

TENNIS - Tennis Space elenca le 10 imprese olimpiche più importanti nel tennis. Dall’edizione di Seoul ‘88, che permise a Steffi Graf di realizzare il Golden Slam, al primo ed unico oro olimpico vinto da… uno “spettatore”. Jacopo Pastore

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Venus e Serena Williams (Getty Images North America Gary M. Prior )
Venus e Serena Williams (Getty Images North America Gary M. Prior )

Qualche giorno fa, un’ interessante articolo del nostro Luca Pasta, ci invitava a riflettere sul (secondo alcuni) difficile rapporto tra tennis e mondo olimpico. Il tennis infatti, dopo essere stato presente nelle prime 7 edizioni, fu escluso dai giochi olimpici per rientrarvi ufficialmente solo nel 1988 (in teoria tornò ad essere presente già nel 1968 e nel 1984 ma solo come esibizione). Pur essendo quindi uno sport relativamente giovane nella storia delle Olimpiadi, diverse sono le imprese tennistiche olimpiche degne di essere ricordate: un articolo uscito ieri su “The Tennis Space” (potete leggere qui l’articolo originale) si propone elencarne le 10 più significative; andiamo quindi ad analizzarle e commentarle assieme.

1. L’ impresa di Steffi Graf. Nel 1988 un nuovo vocabolo entra nel gergo tennistico, ed a coniarlo è ovviamente Steffi Graf; la parola in questione è “Golden Slam” , termine con cui si indica la conquista dei quattro Slam in una sola stagione impreziositi dalla medaglia d’ oro olimpica: impresa riuscita alla Graf in quell’ anno consacrato alla storia del tennis (tra l’ altro nell’ edizione del ritorno ufficiale del tennis alle Olimpiadi). La Graf, che allora aveva soltanto 19 anni, vinse inoltre in quell’ edizione anche il bronzo nel doppio assieme alla connazionale Claudia Kohde Kilsch.

2. L’ oro olimpico di Federer e Wawrinka nel doppio. E’ storia relativamente recente: dopo essere stato eliminato a sorpresa nei quarti di finale da James Blake, per soddisfare il suo desiderio di conquistare un oro al campione svizzero non restò altro che concentrarsi sul doppio assieme al compagno Stanislav Wawrinka. Dopo l’ appassionante finale contro i fratelli Bryan gli elvetici riuscirono così a conquistare la medaglia più pregiata; le lacrime di Federer al momento della premiazione testimoniano quanto lo svizzero ci tenesse a quel risultato.

3. Il torneo olimpico vinto da un “turista”. Come già anticipato, il tennis fu presente nelle prime 7 edizioni dei giochi, in particolare era una delle 9 discipline che caratterizzarono la prima edizione del 1896 ad Atene. In quell’ occasione, l’ irlandese John Boland, studente di mitologia greca all’ Unversità di Dublino e tennista amatoriale, si recò ad Atene per assistere alla manifestazione come spettatore, come promesso ad un suo compagno di studi, il greco Thrasyvoalos Manaos. Il caso volle però che Manaos nel frattempo fosse anche divenuto membro del comitato organizzativo ed iscrisse l’ amico al tabellone di singolare a sua insaputa: con grande sorpresa di tutti Boland (che dovette persino acquistare vestiti ed attrezzature di gioco sul luogo) trionfò e passò alla storia come il primo vincitore della medaglia d’ oro olimpica nel tennis.

4. Il trionfo di Andre Agassi. Il 1996 fu un anno non proprio entusiasmante per il ” kid” di Las Vegas, che segnò l’ inizio del suo periodo nero: particolarmente deludente negli Slam (semifinale agli Australian Open, eliminazione al secondo turno al Roland Garros ed al primo turno a Wimbledon) non si presentava certo come uno dei favoriti alla medaglia olimpica e molti nutrivano dubbi su un suo possibile ritorno ad alti livelli. La risposta del campione americano però fu immediata: con un torneo perfetto Agassi conquistò l’ oro battendo in finale lo Spagnolo Bruguera. Quella medaglia fu uno dei suoi più importanti successi tanto che lui stesso ha recentemente definito quel torneo come “un’ esperienza ultraterrena”.

5. La performance più importante di Justine Henin. I Giochi Olimpici del 2004 arrivarono in un momento non certo favorevole per la belga, allora convalescente a causa del citomegalovirus contratto pochi mesi prima. Nonostante ciò la Henin tirò fuori una prestazione eccezionale e, dopo essere stata vicinissima all’ eliminazione in semifinale (sotto 5-1 al terzo contro la Myskina) si aggiudicò il torneo olimpico sconfiggendo in due se secchi Amelie Mauresmo in finale. Quando poi fu fatta piena luce sulla gravità dell’ infezione che l’ aveva colpita, tale vittoria acquistò un valore ancora maggiore.

6. Il doppio oro di Nicolas Massu. I giochi olimpici di Atene si ricordano però soprattutto per il doppio trionfo del cileno Massu, che prima vinse l’ oro nel singolare grazie ad una storica vittoria in cinque set nella finale con Mardy Fish (l’ americano era avanti due set ad uno) e poi riuscì a ripetersi anche nel torneo di doppio in coppia con Fernando Gonzales. Con quel successo, sicuramente il più importante nella carriera altrimenti piuttosto modesta del tennista di Viña del Mar, Massu è diventato il primo cileno a vincere una medaglia d’ oro ai giochi olimpici ed il primo tennista ad aggiudicarsi l’ oro sia nel singolare che nel doppio dal 1920.

7. Il doppio oro di Venus. In campo femminile, lo straordinario risultato di Massu fu anticipato da quello di Venus Williams a Sidney quattro anni prima: l’ americana, sulla scia di un momento fantastico (all’ epoca 20enne e fresca vincitrice del primo Wimbledon e degli Us Open) sconfisse infatti in finale una giovanissima Elena Dementieva ed assieme alla sorella Serena si aggiudicò anche l’ oro nel doppio (avendo la meglio sulla coppia olandese Boogert-Oremans).

8. Il trionfo dell’ adolescente Capriati. Jennifer Capriati fu la grande sorpresa delle Olimpiadi di Barcellona ‘92: la sedicenne italo-americana raggiunse infatti a sorpresa le semifinali nel torneo olimpico e poi compie un autentico capolavoro: prima batte la beniamina di casa Arantxa Sanchez e poi sconfigge in finale nientemeno che la favoritissima Steffi Graf in tre set tirati. Interessante notare che quella fu l’ unica vittoria della Capriati sulla tedesca, contro la quale ha perso ben 9 volte su 10.

9. Il torneo dimostrativo di Los Angeles. Nelle Olimpiadi del 1984 a Los Angeles il tennis era presente esclusivamente come disciplina dimostrativa (non assegnava medaglie). Molti allora avanzavano dubbi sull’ utilità della presenza del tennis alla Olimpiadi come semplice esibizione e sullo scarso valore tecnico espresso dal torneo. Quell’ edizione però fu particolarmente fortunata e vide trionfare due adolescenti che poi avrebbero fatto la storia del tennis: Steffi Graf e Stefan Edberg, che all’ epoca avevano appena quindici e diciotto anni. Niente male per un torneo dimostrativo.

10. Come decima ed ultima “impresa” da ricordare viene inserita ironicamente la non proprio esaltante prestazione dei fratelli Murray agli ultimi giochi olimpici di Pechino 2008
, quando la coppia britannica fu sconfitta al secondo turno dagli esperti Llodra-Clement. Si ironizza in particolare su come le relazioni tra fratelli possano diventare tese se di mezzo c’è la rincorsa ad una medaglia olimpica, infatti si può leggere che “la coppia britannica è sembrata avere uno scambio di parole in campo”. Il match infatti si concluse con una piccola discussione tra i fratelli Murray dopo che Jamie consegnò la vittoria alla coppia francese (che comunque vinse 6-1 6-3) con un doppio fallo su match point. Magari l’ aria di casa ed il calore del pubblico permetteranno ai fratelli britannici di migliorare la prestazione di Pechino e magari puntare ad una medaglia.

Come quindi si può notare dai fatti appena elencati, le Olimpiadi hanno spesso riservato delle sorprese nel tennis: avremo colpi di scena anche quest’ anno? Sicuramente il fatto di giocare nuovamente a Wimbledon a distanza di poche settimane dalla conclusione dello Slam londinese aggiunge imprevedibilità e curiosità all’ ormai imminente torneo olimpico.

Jacopo Pastore

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