27/07/2012 11:40 CEST - Interviste

Nadal: “ Mi piace molto la mentalità di Tiger Woods”

TENNIS - Rafa parla del suo momento attuale, dopo aver rinunciato ai Giochi Olimpici, dei suoi nuovi progetti, delle sue sensazioni per raggiungere di nuovo il vertice del tennis. Ne parla in un'intervista rilasciata a Pokerstars. Marca, traduzione di Salvatore De Simone

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Rafa Nadal (Getty Images Europe Clive Brunskill)
Rafa Nadal (Getty Images Europe Clive Brunskill)

D: Quale sportivo ammiri di più?
R: Ammiro molta gente, ma nel mondo dello sport mi è sempre piaciuta la mentalità di Tger Woods nel golf. Mi ha sempre incantato il suo sguardo al momento di colpire la palla, la sua determinazione. Ha un' espressione molto forte, con una gran concentrazione; e si vede che sa come colpire la palla nel modo giusto.

D: Quindi, non è tanto l'abilità fisica ma la forza mentale quello che ammiri di più..
R: Naturalmente il golf non richiede uno sforzo fisico come il tennis. Questo è quello che fa grande il tennis, perchè combina entrambe le cose. E' uno sport molto mentale, però a volte è estremamente fisico. Ma nello sport ammiro di più la forza mentale che quella fisica, perchè l'abilità fisica è più facile da praticare rispetto a quella mentale.

D: Avresti potuto essere un calciatore professionista, però hai scelto il tennis. Perchè?
R: Perchè gioco molto meglio a tennis che a calcio! Mi incanta il football, ma credo di aver preso la decisione giusta. Anche se mi piacciono moltissimo i giochi di squadra, e nel tennis non ci sono molte opportunità di giocare in squadra, a parte quelle volte che rappresenti il tuo Paese; e questo è quello che faccio di meno.

D: Questo è interessante, perchè il poker è un gioco individuale. Puoi chiedere consigli, avere un allenatore, amici, ma quando comincia il torneo di poker sei da solo, un uomo contro il mondo, così come il tennis. Credevo che ti piacesse questa cosa di essere da solo...
R: E' vero. Sei da solo e nessuno può aiutarti. Devi superare da solo i brutti momenti e credo che questo sia fantastico perchè presuppone una grande sfida. Nel calcio, ad esempio, se non stai giocando bene, non succede niente perchè puoi essere sostituito da qualcun'altro della panchina; invece nel tennis, se giochi male sei fuori. Per questo il tennis è un gioco mentale, perchè devi stare quotidianamente al 100%.

D: Allora, come nel poker, quasi più importante dell'abilità è avere la personalità per poter assorbire sia la vittoria che la sconfitta, restare tranquillo e continuare a giocare...
R: Si, questo è qualcosa che credo di aver dimostrato nel corso della mia carriera. Sono rimasto calmo sia quando ho vinto che quando ho perso. Il tennis si gioca ogni settimana, quindi non si può festeggiare troppo quando vinci, nè ti devi deprimere quando perdi, perchè già la settimana seguente c'è un torneo importante da giocare.

D: Sei uno dei migliori tennisti del mondo, ma il poker è qualcosa di nuovo per te. Dato che sei molto competitivo, ti mette nervosismo il mondo del poker?
R: Per niente! Non mi importa essere il numero 200 né essere il peggior giocatore di poker del mondo. Cerco sempre di fare il meglio in quello che faccio. Sto avendo consigli da molti giocatori di poker, quindi si dovrebbero vedere dei progressi!

D: Che tipo di abilità mentale è necessaria per vincere nel tennis che si può anche applicare al poker?
R: Devi essere concentratissimo perchè devi sapere cosa fare in ogni momento, come nel tennis. E come nel tennis, c'è bisogno di molto autocontrollo. Si, ci sono molte somiglianze.

D: Come ti sei sentito dopo aver battuto Djokovic nella finale del Roland Garros?
R: Naturalmente ero molto felice. Venivo da molte sconfitte in tornei importanti, anche se a Monte Carlo e a Roma avevo cambiato questa dinamica. Parigi era molto importante per me, perchè mi sentivo pronto e preparato dopo aver perso contro di lui molte volte di fila, e tutto è andato bene. E' stato un momento molto intenso per me, e ne sono stato felice.

D: Perchè hai abbandonato la squadra olimpica?
R: Per via del mio ginocchio, sfortunatamente. Ho cominciato a soffrirne dopo Wimbledon e non sono riuscito a recuperare. E' un peccato, perchè i giochi olimpici si giocano ogni quattro anni, però questa è la vita. Spero di ritornare subito in forma.

D: Chi è il tuo favorito per l'oro olimpico a Londra?
R: Il tennis nei Giochi Olimpici è una competizione molto speciale. Si gioca sull'erba e al meglio dei tre sets.. In ogni caso, sono molto patriota e quindi spero che vinca Ferrer o qualsiasi altro tennista spagnolo.

Traduzione di Salvatore De Simone

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