01/08/2012 22:56 CEST - LONDRA 2012

Murray soffre ma passa

TENNIS - Federer supera Istomin 75 63. Djokovic batte Hewitt 46 75 61 e affronterà Tsonga. Murray in rimonta su Baghdatis: 46 61 64. Nishikori batte Ferrer giocando l'ultimo game indoor sul Centrale. Alessandro Mastroluca

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Roger Federer
Roger Federer

Murray b Baghdatis 46 61 64

Siamo a Wimbledon, ma questo non è Wimbledon. E per capirlo, se non bastassero i fondali rosa fucsia e lo stile dei tabelloni  con l'indicazione del punteggio, all'inizio del terzo set arriva anche la ola sugli spalti del Centrale. Chisà cosa avranno pensato i membri dell'All England  Club sempre così ligi alle tradizioni. Secondo diversi colleghi inglesi, poi, si sono sentite molte più voci di bambini esultare per i punti di Murray rispetto a qualche settimana fa, ai Championships.

Anche allora, però, Murray aveva affrontato Baghdatis. E anche allora aveva sofferto. Ai Championships si era salvato grazie al tetto e a un'interpretazione un po' elastica del coprifuoco che impone di interrompere gli incontri alle 23 ora di Londra: il match è finito alle 23.02, con inevitabili polemiche sull'interpretazione un po' soggettiva delle regole.

Anche oggi Murray è partito male: prontio-via e break Baghdatis. Lo scozzese, probabilmente più soddisfatto degli atleti inglesi delle divise disegnate da Stella McCartney in cui prevale il blu, colore che rappresenta la Scozia nell'Union Jack, sul rosso dell'Inghilterra, sembra sentire anche la pressione del ruolo. Chiude il primo set con 8 vincenti e 8 gratuiti (33-15 il bilancio finale), una parte dei quali aiuta Baghdatis a firmare il nuovo break per salire 4-3. E stavolta difende il vantaggio fino alla fine del set, chiuso con una gran prima esterna vincente.

Nel secondo Murray approfitta di un doppio fallo e di una sciagurataggine di dritto (colpo affossato a rete da un metro) per breakare nel quarto game. Un nuovo errore del cipriota (21 a fine partita, a fronte di 25 vincenti) per completare il secondo break di fila e volare 6-1.

L'inerzia prosegue in avvio di terzo, con un immediato break a zero che vale un parziale di 8 punti a 0 e soprattutto di 7 giochi a zero a cavallo tra i due set. Baghdatis interrompe l'emorragia di giochi di fila, ma Murray ormai gioca in scioltezza e regala anche un passante di dritto stretto correndo all'indietro davvero da applausi. Il cipriota non ha chance per rimettersi in carreggiata e Murray chiude al primo match point con un vincente di dritto.

Nei quarti affronterà Almagro che ha sconfitto 75 63 il belga Darcis, capace di eliminare al debutto Tomas Berdych.

Djokovic b Hewitt 46 75 61

Lo spirito non basta. Ma per due set Hewitt, in quella che potrebbe essere la sua ultima apparizione sul Centrale di Wimbledon, sembra essere tornato indietro nel tempo. Il primo set è un capolavoro di combattività, di corsa e di ritmo. Nella fase centrale, Djokovic prova ad accorciare gli scambi, a prendersi il punto a rete. Il serbo, come logica impone, imprime velocità di punta difficilmente contrastabili da fondo. Ma concede anche qualcosa dimostrando come il controllo dei colpi, almeno nella prima parte del match, non sia sempre il contraltare necessario alla potenza.

Decisivo il nono game. Hewitt ha una prima palla break, ma scivola, ne ha una seconda (grazie a un doppio fallo di Nole), ma affossa la risposta di dritto. La terza, però, è quella giusta. Rovescio slice a rete di Djoker e il pubblico Aussie impazzisce. I decibel tornano a salire quando Rusty inventa il dritto lungolinea che chiude il primo set.

Nel secondo si procede seguendo i servizi per sette game. Poi Hewit concede per la prima volta nel match una palla break a Nole, che immediatamente converte lavorando ai fianchi l'ex numero 1 del mondo fino a costringerlo a sbagliare di rovescio. Djokovic va a servire per il set, ma regala una nuova speranza a Hewitt che su una debole volée trova il passante di rovescio che vale il controbreak (5-4). Ma l'illusione dura poco, e il dritto a campo aperto che chiude il secondo set suona come una sentenza definitiva.

Il terzo set non ha storia. Il numero 1 del mondo e portabandiera serbo strappa due break di fila e completa il 61 su un errore di rovescio di Hewitt, che esce comunque tra gli applausi. Hewitt chiude con un buon bilancio di 24 vincenti e soli 10 errori, 37-14 il record di Djokovic.

Djokovic affronterà Tsonga, che ha sconfitto Feliciano Lopez 76 64. Lo spagnolo salva bene due palle break nell'ottavo gioco ma è il primo a concedere un minibreak nel tiebreak. Tsonga allunga 6-3 prima di chiudere 7-5 con una prima vincente. Tsonga non concede praticamente nulla al servizio, due punti persi con la prima in tutto il match, così quando Lopez regala un break con il terzo doppio fallo del match (4-3) la partita può dirsi praticamente finita. E Tsonga scrive la parola fine con l'ultimo servizio vincente.

Federer b Istomin 75 63
23 vincenti, 24 errori. Numeri che spiegano la prestazione tutt'altro che eccezionale di Federer. Lo svizzero impiega un set a carburare ma tiene comunque a distanza un avversario che in tre confronti diretti non ha mai vinto un set (va detto, però, che nell'ultima sfida si era dovuto ritirare sotto 5-2 nel primo).

Buona la resa al servizio per lo svizzero, 76% di punti con la prima, 58% con la seconda e nessun doppio fallo. Il campo non è al meglio, e il primo a farne le spese è Istomin che "liscia" sull'approccio a rete dello svizzero col dritto anomalo in lungolinea e cede il servizio in avvio (2-0). Ma lo svizzero regala molto, stecca qualche volta di troppo, anche col dritto, e così restituisce il break nel quinto game. La fase centrale del primo set è il momento migliore dell'uzbeko che disegna un paio di passanti stretti di dritto stretto da applausi. Ne prova anche un terzo, sul 5-5 0-30, ma scivola e mette lungo. Scivola perché sta iniziando a piovere e il match viene sospeso per una ventina di minuti.

Alla ripresa Federer deve subito annullare due palle break (15-40) e lo fa con due prime vincenti. Ne concede una terza, dopo un dritto anomalo a mezza rete, e salva anche questa con la combinazione servizio-schiaffo al volo di dritto. Alla fine tiene il servizio. Istomin prende qualche rischio di troppo e al secondo set point si trova a esagerare con la spinta sul rovescio: 7-5 Federer.

Nel secondo, Istomin moltiplica gli errori, saranno 20 a fine partita a fronte di 13 errori, di nuovo concede un break in avvio ma stavolta Roger non è più in vena di regali.

Del Potro b Simon 61 46 63

In totale controllo per due set, Del Potro regala una bella soddisfazione a Nalbandian  e Manu Ginobili, accorsi sugli spalti per sostenerlo contro Simon. Il primo set ha poca storia. Il francese regala il primo break con un rovescio lungolinea che manca il campo e subisce un secondo break di fila prima che il giocoo venga interrotto sul 4-1 40-15. Alla ripresa DelPo chiude presto il set, ancora su un errore di rovescio del francese, il nono gratuito del set (saranno 18 a fine match).

Nel secondo Simon ritrova l'efficacia del suo gioco difensivo, trova un break chiave nel settimo game e sigilla il parziale grazie a un ace, il terzo del set. Il rovescio, però, torna a tradirlo in avvio di terzo set. Delpo allunga sul 3-0 "leggero", con un solo break di vantaggio, ma tanto basta per portare a casa la partita al secondo match point con una poderosa prima su cui Simon non controlla la risposta. Palito chiude con 27 vincenti e 17 errori.

DelPo affronterà Nishikori che ha battuto Ferrer 60 36 64. Il match è stato curiosamente interrotto per oscurità sul 5-4 nel terzo set e concluso sul Centrale indoor e con le luci artificiali.

Doppio da record

Melo e Soares hanno battuto Berdych e Stepanek 1-6 6-4 24-22 dopo 4 ore e 18 minuti. E' il doppio più lungo e il terzo set più lungo nella storia dei tornei olimpici di tennis (il precedente spettava al 16-14 nella finale per il bronzo di Atene 2004).

Roger Federer (1) def. Denis Istomin, 7-5, 6-3
Novak Djokovic (2) def. Lleyton Hewitt, 4-6, 7-5, 6-1
Andy Murray (3) def. Marcos Baghdatis, 4-6, 6-1, 6-4
Kei Nishikori (15) def. David Ferrer (4), 6-0, 3-6, 6-4
Jo-Wilfried Tsonga (5) def. Feliciano Lopez, 7-6 (7-5), 6-4
John Isner (10) def. Janko Tipsarevic (7), 7-5, 7-6 (16-14)
Juan Martin del Potro (8) def. Gilles Simon (12), 6-1, 4-6, 6-3
Nicolas Almagro (11) def. Steve Darcis, 7-5, 6-3

 

THURSDAY'S QUARTERFINAL MATCHES
Roger Federer (1) vs. John Isner (10)
Novak Djokovic (2) vs. Jo-Wilfried Tsonga (5)
Andy Murray (3) vs. Nicolas Almagro (11)
Juan Martin del Potro (8) vs. Kei Nishikori (15)

Alessandro Mastroluca

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