10/08/2012 11:18 CEST - Rassegna

Dai pugni della Shields al calcio Lo sport femminile ora è uno show (Martucci); L'Italia supera l'ostacolo tedesco (Burruni)

10 agosto 2012

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Rubrica a cura di Stefano Pentagallo

Dai pugni della Shields al calcio Lo sport femminile ora è uno show

Vincenzo Martucci, La Gazzetta dello Sport del 10.8.2012

Donne. Col velo o in dolce attesa, in pista o in vasca, in barca o in volo, più o meno belle d'aspetto, più o meno in carne, più o meno giovani, bambine come mamme. Comunque, chiaramente, donne. E quindi femminili. Ma anche sempre più capaci di entusiasmare, e di avvincere le folle, come atlete. L'Olimpiade estiva numero 30 è lo specchio della società mondiale che, fortunatamente, cresce, e si evolve. Ed ha quindi una forte connotazione al femminile. Non ci stupiamo, ma ci stupiamo. Perché non facciamo più paragoni uomo-donna, non diciamo più «il basket maschile si gioca sopra il canestro e quello femminile sotto», non parliamo più di potenza diversa, di allenamenti diversi, di potenzialità diverse, di spettacolo diverso. Dopo aver registrato premi uguali nei tornei (almeno nel tennis), audience tv uguali, richiami media uguali, stadi pieni uguali, risposte di sponsor uguali, se non maggiori (leggi Sharapova). Applaudiamo, tifiamo, e restiamo sempre più a bocca aperta. Perché il pugilato che sbarca ai Giochi buca il video con la 17enne Claressa Shields, detta «Cannonball» per la velocità dei colpi, e una tecnica «da uomo». Perché nel calcio, lo sport più amato dai maschietti, non c'è ancora, forse, un'atleta-manifesto come Keira Knightley, ma quel suo film, «Sognando Beckham», ha finalmente abbattuto le barriere culturali e fisiche, in molti ruoli (aspettando quello di portiere), ma soprattutto nei tiri in porta e nel dribbling. Perché nel tennis, le sorelle Williams servono come gli uomini, meglio di certi uomini, e hanno colpi perentori come loro. Perché, nel tiro a volo, la nostra Jessica Rossi sfida gli uomini nei test pre-olimpici come nei punteggi ai Giochi e vorrebbe tornare a gareggiare nel trap con i colleghi maschi. Perché, pallacanestro e pallavolo esaltano, come gli uomini, atleti sempre più alti e insieme coordinati e, morfologicamente, obiettivamente, belli. Perché le nuotatrici non sono mai state così armoniche e brave e ce n'è pure una, la cinese Ye, che è più veloce di Lochte nei 400 misti. Perché non c'è davvero uno sport più al maschile che al femminile: al contrario, in generale, qui a Londra, donna e uomo sono sempre più vicini. Uniti nel gesto tecnico e nell'intensità dell'azione.
Da italiani, poi, abbiamo la fortuna di avere una ricchezza in più: da Vezzali e le sue sorelle a «nostra signora delle piscine», Pellegrini, dalle invidiatissime dee del beach volley alla inesauribile Idem, dalla sfortunata Cagnotto alle piccole-grandi tenniste terribili, alle leggiadre acrobati della ginnastica e del sincronizzato. E ancora e ancora. E vinciamo un oro storico.

L'Italia supera l'ostacolo tedesco

Antonio Burruni, L'Unione Sarda del 10.8.2012

Iniziano bene per l'Italia le finali del 2012 Tennis Europe Nations Challenge, campionati europei Under 12 di tennis maschile. Sul green set del Tennis Club Alghero, gli azzurrini di capitan Fantone hanno esordito battendo 2-1 la Germania. Punti tricolore per Riccardo Perin (3-6 6-3 6-1 in rimonta su Henri Squire) e per il doppio De Santis/Perin (1-6 6-2 6-2 a Molleker/Squire), mentre i tedeschi avevano momentaneamente trovato il pari con Rudolf Molleker (6-0 6-4 a Erik De Santis, che ha reagito dopo aver perso i primi 11 giochi). Nell'altro incontro del Girone 1, la Repubblica Ceca ha battuto 3-0 la Romania. Per il Girone 2, netto 3-0 della Russia campione uscente sulla Bulgaria, mentre la Spagna ha superato 2-0 l'Olanda. Per cullare ancora il sogno-finale, oggi, dalle 16, l'Italia dovrà battere la Repubblica Ceca, mentre la Germania incrocerà la Romania. Nel Gruppo 2, Olanda-Bulgaria e Spagna-Russia.

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