16/08/2012 19:53 CEST - US OPEN 2012

Nadal, niente US Open! Un forfait che preoccupa

TENNIS - La conferma su Twitter: "Non sono pronto per disputare gli US Open. Grazie ai miei fan per il supporto e ai cittadini di New York". Le domande sull'infortunio crescono: quando rivedremo Rafa? Riccardo Nuziale

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Rafael Nadal (Photo by Nick Laham/Getty Images)
Rafael Nadal (Photo by Nick Laham/Getty Images)

Cosa sta succedendo?

Era nell'aria da giorni, volava minaccioso, ora è arrivato: l'annuncio che Rafael Nadal non giocherà gli US Open. "Sono davvero rattristato nell'annunciare che non sono pronto per disputare gli US Open. Grazie ai miei fan per il supporto e ai cittadini di New York". Parole ufficiali arrivate su Twitter che, come già detto, non arrivano come il classico fulmine a ciel sereno, ma che allo stesso tempo evidenziano la perplessità che gira attorno la vicenda.

Perché il silenzio sull'assenza del fuoriclasse spagnolo produce sempre più rumore, sempre più preoccupazione, sempre più paura: cos'ha Rafa? Perché non si parla con chiarezza? Perché non si spiega l'entità del suo infortunio, che giustamente sta preoccupando e tenendo col fiato sospeso i suoi milioni di tifosi e in generale tutti gli appassionati di sport? Comunicati che anziché dare dettagli, annebbiano ancor più le idee dei poveri fan dello spagnolo.

Nadal - che salterà uno Slam dopo più di tre anni, Wimbledon 2009 - non gioca un match ufficiale dalla sconfitta contro Rosol, al secondo turno dei Championships. Poi, uno dietro l'altro, in un climax di tensione e ansia (ora naturalmente arrivata alle stelle), i forfait dei Giochi, di Toronto, di Cincinnati e di New York. Se si considera che la sua stagione sull'erba è durata quattro partite, si può far risalire alla finale di Parigi la sua ultima manifestazione "vera". Un Rafa al settimo cielo, con il settimo titolo al Roland Garros giunto al termine di una stagione sulla terra impeccabile e implacabile, se si esclude lo scivolone sul blu madrileno con l'amico Verdasco. La finale di Parigi in particolare sembrava l'ultima seduta di disintossicazione da quel virus Nole che tanti dispiaceri gli aveva dato nel 2011 e quest'anno in Australia. Quella partita sembrava aver ridato lustro allo spagnolo, sembrava aver ristabilito certe gerarchie, sembrava aver ridato quella sicurezza inattaccabile del Rafa dei giorni migliori. Si tornava a parlare di un suo nuovo regno, degli Slam mancanti per raggiungere Federer, della possibilità di tornare numero 1.

Invece la già celeberrima sconfitta al secondo turno di Wimbledon con Rosol (il ko di Halle tutto sommato diceva ben poco, solo nel 2008 lo spagnolo è riuscito a giocare bene nel primissimo torneo erbivoro della stagione), con il senno di poi, può essere vista come un campanello d'allarme estremamente serio. Può essere visto, quel ko, come conseguenza di un infortunio importante? Se sì, di quale infortunio stiamo parlando? Perché il clan di Rafa in questo continua ad essere sfuggente...infortunio al ginocchio, certo, ma si è specificato che si tratta di un infortunio diverso da quelli avuti finora. In cosa consiste, quindi? Qual è l'entità? Quanto sarà costretto a rimanere fuori dai giochi, il campione iberico? La reticenza a elargire dettagli era giusta e comprensibile nei primi tempi, ma ora, dopo un mese e al quarto torneo di fila mancato (e non tornei di poco conto), una maggior chiarezza sarebbe doverosa. Non per il vorace mondo della stampa, ma per i tifosi, più o meno giovani, che piangono, gioiscono, festeggiano, soffrono con lui dal 2005.

Nella speranza di rivedere prestissimo i suoi fenomenali recuperi e la sua straordinaria grinta in campo, speriamo di conoscere ancora prima il male che ci priva della gioia di vedere il tennis di un undici volte campione major.

Insomma, cosa sta succedendo, Rafa?

Riccardo Nuziale

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