17/08/2012 18:29 CEST - Confronto tra epoche

Quanto 'vale' la carriera di Andy Roddick?

TENNIS - Andy Roddick, sconfitto da Chardy a Cincinnati, imbocca il viale del tramonto. Analizziamo la sua carriera per scoprire chi, tra i campioni del passato, gli è più vicino. Daniele Malafarina

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Andy Roddick (Nick Laham, Getty Images)
Andy Roddick (Nick Laham, Getty Images)

In queste giornate di sole e vacanze c’è chi sotto l’ombrellone si trastulla leggendo dei flirt marittimi della divetta di turno e chi invece preferisce passare il tempo discutendo sull’infinita ed indecidibile (quasi in senso Godeliano) questione del confronto tra epoche.
Per qualche misteriosa ragione Andy Roddick sembra essere uno dei nomi che ricorrono più spesso in queste diatribe. Vuoi per via della rivalità con Federer (‘Perchè sia una rivalità dovrei vincere qualche partita anch’io’ disse una volta Andy), vuoi perchè è stato numero uno e si cerca di collocarlo in un’ipotetica classifica con altri numeri uno.

Il viale del tramonto ormai è definitivamente imboccato, inutile girarci attorno. Roddick ha 30 anni, è fuori dai top ten e difficilmente tornerà tra i primi dieci o tra gli ultimi quattro di uno slam. Quindi tirando un bilancio della carriera in questo momento probabilmente non ci sbaglieremo di troppo (ovviamente se questo fosse stato un articolo del prode Ansaloni domani saremmo tutti a puntare su Andy vincente a New York).
Siamo andati a cercare nel passato due giocatori che per rendimento sono accostabili a Roddick ed abbiamo fatto un confronto numerico e critico. I tre nomi sono vicini e quindi non stileremo un’opinabile classifica, lasciando a voi come collocarli.

Andy Roddick
Bilancio v/s: 607-209 (74,4%)
Ranking più alto: 1
Anni chiusi nei top 10: 9
Tornei vinti: 32 (1 slam, 5 master1000)
Slam vinti (finali, semifinali): 1 (4, 5)
Confronti diretti coi principali avversari:
Federer 3-21
Nadal 3-7
Djokovic 5-4

Michael Chang
Bilancio v/s: 662-312 (68,0%)
Ranking più alto: 2
Anni chiusi nei top 10: 7
Tornei vinti: 34 (1 slam, 7 master series)
Slam vinti (finali, semifinali): 1 (3, 4)
Confronti diretti coi principali avversari:
Sampras 8-12
Agassi 7-15
Courier 12-12

Jim Courier
Bilancio v/s: 506-237 (68,1%)
Ranking più alto: 1
Anni chiusi nei top 10: 4
Tornei vinti: 23 (4 slam, 5 master series)
Slam vinti (finali, semifinali): 4 (3, 4)
Confronti diretti coi principali avversari:
Sampras 4-16
Agassi 7-5
Chang 12-12

Perchè le stagioni chiuse tra i primi dieci sì e le settimane da numero uno no?
Il numero uno in classifica è un parametro troppo aleatorio che si basa sul rendimento degli altri giocatori. Come detto più volte un Djokovic può finire numero tre nel 2008 con un’annata nel complesso migliore del 1998 di Sampras, che l’americano terminò da numero uno.
Quando si vuole fare un confronto tra epoche, mancando un metro di paragone (non solo un metro di paragone assoluto ma anche un metro di paragone parziale) ci si deve basare su un campione di dati sufficientemente vasto. Le annate tra i top ten danno un’utile indicazione perchè basate sul campione più largo, restare tra i primi dieci, senza considerare le fluttuazioni di posizione dovute a fattori contingenti.
Courier terminò 4 stagioni tra i primi 10. Avrebbero potuto essere 5, oppure 3, quindi 4 da una buona indicazione di massima. Per Chang furono 7. Avrebbero potuto esser 6 ad esser stretti, oppure 9 ad esser molto generosi. Quindi ancora 7 da una buona indicazione di massima.
Stesso discorso per Roddick, 9 anni chiusi tra i top 10 (avrebbero potuto esser 10 ad esser generosi ma avrebbero potuto anche esser 8 o 7). Quindi quanto a continuità ad alto livello (primi dieci) Roddick può dirsi quanto meno paragonabile, se non un filo superiore, agli altri due.

Invece per quanto riguarda il picco di rendimento?
Courier ha avuto due anni al top prima dell’esplosione di Sampras (il suo miglio periodo i 10 slam dal French Open 1991 a Wimbledon 1993). Roddick solo pochi mesi prima di quella di Federer (il suo miglior periodo gli 11 slam dall’Australian Open 2003 a Wimbledon 2005). In quei due anni Big Jim ha vinto 4 slam. Roddick sarebbe riuscito a fare altrettanto nel suo periodo migliore se Federer fosse esploso più tardi? Difficile a dirsi. In quel periodo Federer lo ha fermato per tre volte a Wimbledon ed una in Australia, quindi, se anche Andy avesse vinto tutte quelle prove dello slam (improbabile) sarebbe andato a 5 slam contro i 4 di Courier lasciando i due sullo stesso piano.
Roddick però, di fatto, ha avuto un picco troppo breve se paragonato a Courier che ha avuto due anni da numero uno. Anche senza l’esplosione di Federer, il 2004, l’apice della carriera di Andy, sembra esser stato un filo sotto quello di Big Jim (capace di fare finale in tutti e 4 gli slam in anni in cui le superfici erano ben diverse). Il picco di Roddick è stato paragonabile a quello di Chang (una stagione a mala pena) per durata, ma è stato più fruttuoso. La stagione migliore di Chang, il 1996, gli fruttò 2 finali slam ed un titolo master series, quella di Roddick fruttò uno slam, una finale e tre master1000.

Rendimento:
Roddick ha vinto più partite dei suoi due connazionali (74% di match vinti contro 68% degli altri due) in un’epoca in cui i più forti si affrontano più spesso. È anche vero però che si tratta di un’epoca in cui si affrontano meno avversari dalle caratteristiche meno diversificate. Inoltre bisogna ricordare come il sistema di classifica nel periodo 1990-2000 non penalizzasse le sconfitte eccessive e quindi anche i grandi campioni erano inclini a perdere qualche match in più. Una sconfitta al primo turno in uno slam o in un master series non portava uo zero nella somma dei punti, veniva semplicemente scartata. Per confronto notiamo che Sampras, il dominatore indiscusso del periodo, chiuse la carriera con un bilancio del 77,4% di vittorie.

Capitolo tornei vinti:
Roddick ha vinto 32 tornei in un epoca in cui i giocatori non possono praticamente scegliere la propria programmazione. Ai tempi di Chang e Courier i master series non erano obbligatori e raramente tutti i top players si trovavano nello stesso torneo (anche negli slam). C’era quindi più elasticità nel programmarsi lasciando la possibilità di vincere più tornei (sia partecipando ad un maggior numero di toreni ‘minori’ che minori non erano, sia per la minore concorrenza nei master series).

Infine capitolo avversari:
Andando a guardare solo i tre antagonisti principali è difficile dare un giudizio esaustivo perchè entrano in campo considerazioni psicologiche considerevoli. E se si passa all’aspetto mentale Chang ha pochi rivali. Che Roddick abbia sofferto Federer è inutile ricordarlo. Ricordiamo però che Courier aveva una sorta di complesso con Sampras, mentre aveva un certo vantaggio psicologico su Agassi (dovuto anche alla loro evoluzione in seno a Bollettieri). Chang non aveva complessi con nessuno e, considerate le sue doti fisiche, il bilancio in pari con Big Jim ed im miglior bilancio con Sampras rispetto a Courier sono significativi. Quindi sulla singola partita, quando entra in gioco una questione di personalità, si può dire che il cino-americano sia stato un filo sopra gli altri due.

Riassumendo volendo stilare delle parziali graduatorie per categoria si potrebbe dire:
Per durata Roddick, Chang, Courier.
Per picco Courier, Roddick, Chang.
Per confronto con gli avversari Chang, Courier, Roddick.

Daniele Malafarina

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