18/08/2012 16:05 CEST - CINCINNATI

Del Potro e Djokovic sul velluto Federer, derby con Wawrinka

TENNIS - Del Potro raggiunge per la prima volta in carriera le semifinali di Cincinnati, dove affronterà Djokovic che lascia cinque game a Cilic: 63 62. Wawrinka rimonta Raonic e avrà Federer: 63 76 a Fish. Redazione

| | condividi
Novak Djokovic (Getty Images North America Nick Laham)
Novak Djokovic (Getty Images North America Nick Laham)

Federer b Fish 6-3 7-6(4)

Alla vigilia del suo incontro di Quarti di finale, Mardy Fish aveva detto di trovarsi bene sui campi di Cincinnati e dopo un attimo di pausa si è ricordato che anche il suo avversario non disdegna più di tanto l’Ohio avendo vinto 4 volte il torneo di Cincinnati; questa sera Roger Federer ha voluto ricordargli perché.

Il fuoriclasse svizzero si qualifica per la semifinale del settimo Masters 1000 stagionale con una prestazione per larghi tratti scintillante come lo erano state le due precedenti in questo torneo. Una partita piacevolissima che ha raggiunto vette piuttosto alte nelle seconda metà del secondo set prima della onorevole resa del beniamino di casa dopo 1h27.

Federer parte fortissimo nel primo set, trovando il break poi decisivo nel gioco d’apertura; il N.1 del mondo gioca con la consueta sconcertante facilità in piena decontrazione, variando il gioco il massimo con repentini cambi di ritmo e discese a rete annullando lo svantaggio teorico sulla diagonale sinistra con un uso sapiente e preciso del rovescio lungolinea, un colpo che è sempre termometro attendibile dello stato fisico e mentale dello svizzero.
L’unica colpa di Fish nella prima parte del match è una percentuale di prime assolutamente scadente (43%) che lo costringe a faticare troppo al servizio, rispetto al suo avversario, i cui game di battuta durano spesso meno di 2 minuti. Il primo parziale si chiude infatti in appena 33 minuti, con Fish ancora lontano dal suo miglior tennis e Federer in forma “Slam”.

Nel secondo set la musica cambia molto per l’americano, che ritrova magicamente il servizio passando al 73% di prime palle, e riesce anche a pungere sul servizio dello svizzero che, avendo meno sicurezze in risposta, non è più così tranquillo nei suoi turni di battuta. Pur avendo entrambi diverse occasioni (Federer recupera 2 volte da 0-30, come Fish nell’ottavo gioco) non si vede l’ombra di una palla break, ma il livello di gioco sale a livelli eccellenti, con una pressione efficace di Fish da fondo campo che Federer cerca di gestire con il suo prodigioso talento.
Federer arriva a match point nel decimo gioco ma mette appena lunga la risposta dando un’altra chance all’americano. Si arriva dunque a un decisivo tie-break che Federer non dà mai l’impressione di poter perdere; un sanguinoso errore di rovescio gli regala il mini-break che di fatto chiude il match; sul match point Federer trova la risposta nei piedi che gli permette di chiudere con un comodo smash.

Federer chiude con un fantastico bilancio di 33 vincenti e 21 errori, con 15 punti su 18 conquistati al volo oltre a percentuali altissime al servizio specialmente con la prima. Un grande secondo set permette a Fish di chiudere in positivo con 23 vincenti e 17 errori con 9 ace, anche se come detto è stato il servizio a tradirlo ad inizio match.

Ora Roger affronterà il suo amico e compagno di doppio Stan Wawrinka in semifinale in un curioso derby svizzero in terra americana; non è difficile immaginare che il meno nobile dei rosso-crociati finisca il match con lo stesso sorriso incredulo e ammirato con cui Fish ha salutato Federer alla stretta di mano conclusiva. (Luca De Gaspari)
 

Wawrinka b Raonic 26 76 64
La sintesi del match è nell'ultimo game, in un ace a 140 mph... di Wawrinka. Così lo svizzero si procura tre match point e converte il secondo con un altro servizio vincente. Eppure per un set e mezzo Raonic ha completamente dominato la scena.

Ha giocato un primo set praticamente perfetto. Ha approfittato di un doppio fallo dell'avversario per completare il primo break (2-1), ha trovato il secondo nel settimo gioco e chiuso il set tenendo a 15 grazie a una combinazione servizio-diritto. Ha vinto 13 punti su 14 con la prima, mentre Wawrinka vede la sua percentuale di prime scendere sotto la soglia critica del 50% (46%).

Il canadese al servizio appare praticamente inattaccabile. per il primo set e mezzo Wawrinka risponde una volta su due quando mette in campo la prima. Ma nello scambio è meno efficace di quanto visto con Berdych (chiuderà con 36 vincenti e 38 errori) e gradualmente lo svizzero fa girare l'inerzia del match dalla sua parte. Tiene i suoi turni di battuta con crescente autorità, e solleva gli occhi al cielo dopo aver visto un rovescio lungolinea, sul 5-4 30-30, finire sul nastro: avesse fatto punto, sarebbe arrivato a set point. Il parziale prosegue seguendo i servizi e si arriva al tiebreak. Raonic ci arriva da favorito, ne ha vinti 19 su 27 prima di questo, mentre Wawrinka ne ha portati a casa appena cinque e persi 12.

L'inizio rispetta le attese: minibreak in apertura per il canadese che con un vincente di seconda si porta al cambio campo in vantaggio 4-2. La risposta dello svizzero è nel suo colpo migliore, il rovescio lungolinea. Raonic, che a Toronto ha raggiunto per la prima volta i quarti in un Masters 1000, cede alla pressione e mette largo un rovescio che vale due set point per lo svizzero. Il canadese interrompe la serie di quattro punti di fila ma non evita il 7-5 e il terzo set.

Raonic, che serve poco più di una prima su due, raccoglie appena il 50% di punti con la seconda, pur facendo registrare medie di velocità superiori di 20 kmh. Wawrinka gestisce molto meglio lo scambio, lo dimostrano i 29 vincenti a fronte di 25 gratuiti, e il modo in cui pressa Raonic che finisce per scagliare un dritto sul nastro e regalare il break decisivo nel terzo game (2-1). Lo svizzero argina le uniche possibilità di break nell'ottavo gioco: prima accompagna l'accelerazione di dritto con un grido di soddisfazione, poi ringrazia il dritto del canadese che non passa la rete. E' il segno di resa. Wawrinka si qualifica per la quarta semifinale stagionale. Gli svizzeri sperano nel derby con Federer.(Alessandro Mastroluca)

Del Potro - Chardy 6-1 6-3 

C’era qualche dubbio sulla sua condizione ma Del Potro non ha trovato alcuna difficoltà a superare Jeremy Chardy che in questo torneo aveva già degli scalpi illustri come quelli di Roddick e Murray. L’argentino aveva accusato un fastidio al polso sinistro nei quarti contro Troicki che sembrava potesse compromettere la sua permanenza nel torneo, soprattutto in vista dei prossimi Us Open. Invece il gigante di Tandil non ha risentito di nessun dolore e non ha mai chiesto l’intervento del fisioterapista. La partita scivola via facilmente fin dalle prime battute, infatti Delpo strappa subito il servizio in apertura al francese e si procura una palla break per il 4-0 che per sua fortuna Chardy riesce ad annullare. Il numero 9 del mondo gioca con grande tranquillità senza essere impensierito più di tanto dal francese, soprattutto nel primo set che chiude in 25 minuti con un netto 6-1. Il punteggio sarebbe potuto essere anche più netto se avesse sfruttato la palla break nel quarto gioco. Nel secondo parziale, Jeremy è più efficace con il diritto a sventaglio e sull’uno a zero in suo favore si procura le prime palle break della sua partita: tre e tutte consecutive. Bravo in quel caso Del Potro ad annullarle. Nel game successivo la situazione si capovolge ma è il francese a conquistare il game con cinque punti consecutivi. Continuano però i problemi del transalpino che al servizio concede altre quattro palle break sul due pari, tredici a questo punto della partita. Con un doppio fallo manda l’argentino al cambio campo sul 3-2 e servizio. Impietose le percentuali alla battuta per Chardy che con la seconda palla raccoglie solo il 15% dei punti, 3 su 20. Il match diventa una pura formalità perché Delpo con il break di vantaggio si limita a giocare specialmente i suoi turni di servizio. Chardy annulla quattro match point sul 5-3 ma al quinto deve arrendersi ad un Del Potro molto solido. L’argentino in 1h e 10m conclude la pratica Chardy con il punteggio di 6-1 6-3 ed in semifinale affronterà Novak Djokovic che ha liquidato Marin Cilic in 90 minuti. (Giacomo Fazio)

Djokovic b Cilic 63 62

Troppo dura, per Marin Cilic, la sfida contro Nole Djokovic. Il croato, per la quarta volta nei quarti di un Masters 1000, non è mai approdato in semifinale. Oggi ha raccolto la settima sconfitta in altrettanti incontri contro Nole, in cui ha conquistato appena un set.

Nole, che insegue il 13mo titolo in un Masters 1000 (al momento è quarto nella speciale classifica dei più titolati in questa categoria di tornei dietro Nadal, Federer e Agassi) dopo aver vinto Toronto, inizia subito bene, con un break al secondo gioco. Cilic si porta 40-0 ma non riesce a tenere il servizio e finisce per cadere sotto le poderose accelerazioni di dritto del serbo.

Il punteggio segue la successione dei servizi, e Nole chiude il primo set per 6-3 con un game di servizio tenuto a zero: inizia con un superbo drop, prosegue con un servizio vincente, e ringrazia Cilic che sbaglia prima di dritto e poi di rovescio.

Dopo appena un'ora di gioco, la sfida si trasforma in una montagna da scalare per Cilic che cede di nuovo il break in apertura di terzo set (2-1 e servizio Nole) con un game zeppo di errori chiuso con un passante lungolinea in corridoio.

Djokovic controlla e alza il livello di gioco quando serve, come nel settimo game in cui sfodera un paio di volée da applausi e strappa il break che lo porta a servire per il match. Cilic ha una "speranziella" quando il rovescio di Nole scappa via e gli concede due palle break. Ma il Djoker rimedia e chiude 63 62 dopo un'ora e mezza.

 

REDAZIONE

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti