23/08/2012 13:44 CEST - Tennis flash

Divac sul bronzo perduto da Djokovic: "Dopo la partita ha segato le racchette"

23.8.2012

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Novak Djokovic ha digerito a dura forza il piazzamento olimpico, e il ritorno nel circuito, per quanto ricco di punti e piazzamenti, non ha sanato l'essere tornato in Serbia a secco di medaglie. Forse anche per quell'orgoglio nazionale a volte trasceso a livelli di stile non molto ortodossi, quasi ai limiti della discriminazione, ma che comunque, in un certo senso, ha dato originalità al suo periodo di egemonia sul ring ATP: specie dal balconcino della Coppa Davis, con il trionfo del 2010 e la sua sofferta presenza per la semifinale dello scorso anno, in cui non potendo dare contro l'Argentina di Del Potro, pianse e si arrese, lasciando la strada dell'atto conclusivo ai bianco-celesti.

Oggi, a questi episodi così eclatanti, se ne aggiunge un altro, che il capo del Comitato Olimpico Serbo ed ex stella NBA dei Sacramento Kings Vlade Divac ha ricordato proprio ieri al portale serbo "Vesti Online". Infatti, subito dopo aver lasciato il campo, sconfitto da Juan Martin Del Potro, il n.2 avrebbe rotto con una sega le sue racchette, e inveendo contro chiunque fosse nei paraggi, Divac compreso.

"Non ti lamentare, non te la prendere, sei e resti un campione - gli ho detto", ha concluso Divac, che ha poi chiosato: "Non ho mai visto nessun atleta, neanche ai tempi della Jugoslavia, che si fosse presentato alle Olimpiadi con questa energia, con questa voglia di lottare per una medaglia".

Tanta energia da vendere, dunque: non è che sia stata spesa un po' troppo tardi?

Davide Uccella

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