26/08/2012 00:28 CEST - I tornei della settimana

Isner a Winston, Kvitova a New Haven

TENNIS - John Isner difende il titolo a Winston Salem. Rimonta su Tomas Berdych e chiude 36 64 76 dopo aver salvato 3 match point al tiebreak. A New Haven la Kvitova batte una ottima Kirilenko 7-6(9) 7-5. Mastroluca e Tarantino

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John Isner (Getty Images North America Streeter Lecka)
John Isner (Getty Images North America Streeter Lecka)

ATP250 WINSTON-SALEM

Isner b Berdych 36 64 76

Quinto titolo in carriera per John Isner che completa il bis in casa, a Winston Salem. E' un torneo certo speciale per il "Gigante buono", che è di Greensboro, a mezz'ora di auto dalla sede del torneo.

Isner rimonta 36 64 76 su Berdych e conquista così la seconda vittoria contro il ceco in quattro precedenti: Isner ha vinto i due sul duro e perso i due sulla terra. Si conferma ingiocabile o quasi al servizio: 22 gli ace per lui in questa finale, che porta il suo totale nel torneo a 94. Il numero 10 del mondo si conferma così leader in questa speciale classifica con 850 ace nel 2012.

Chiude con 37 vincenti e 33 errori mentre Berdych, entrato in tabellone con una wild card, con un bilancio di 34-29. E' proprio la testa di serie numero 2 a partire meglio, nonostante un deludente 38% di prime in campo nel primo set. Il ceco converte la seconda palla break grazie a un dritto affossato da Isner nel quinto gioco (3-2 e servizio). Il beniamino di casa incide pochissimo alla risposta (appena 5 punti conquistati su 21) e cede anche un secondo break, ancora con un dritto scentrato, nel game che chiude il set. Troppi 14 errori, a fronte di soli 6 vincenti, per pensare a un esito diverso.

Ma dal secondo set la musica cambia già dal primo game. Per la prima volta nel match, Berdych viene costretto ai vantaggi sul suo servizio: Isner approfitta della prima palla break avuta nel match, e di un dritto largo del ceco, per fare corsa in testa. Concede nulla o quasi al servizio (appena cinque punti) e piazza tre ace nell'ultimo game per forzare il match al terzo set spinto da un +7 nel parziale (14-7).

Berdych, che chiude il secondo set con 8 vincenti e 6 gratuiti, alza il suo livello di gioco nel terzo set. Da fondo spinge meglio, gioca vicino le righe, soprattutto quando può appoggiarsi al servizio. In risposta, però, raccoglie poco: sei punti nei sei turni di battuta di Isner fino al tiebreak. Il match fila via rapido, ma rimane gradevole e di buona qualità. Alla distanza, l'inerzia sembra gradualmente passare dalla parte dello statunitense che costringe Berdych a un game da 14 punti (il più lungo dell'incontro) per assicurarsi il tiebreak.

Isner inizia subito con un minibreak grazie a una pregevole demi volée di rovescio a lo restituisce un paio di punti dopo (2-1). Berdych allunga sul 5-3 ed è il primo a procurarsi un match point. Ma stecca incredibilmente una volée di rovescio a campo aperto e col naso sulla rete. Isner ne salva altri due (7-6 e 9-8) con altrettanti servizi imprendibili, il secondo con un ace a 223 kmh. Isner spreca una palla match ma l'ultimo regalo di Berdych è determinante. Concede il secondo match point all'avversario con un brutto dritto dal centro (fa scendere troppo la palla che sbatte sul nastro e finisce in corridoio). Isner chiude con il secondo vincente di dritto del suo match, un perfetto lungolinea da sinistra.

Isner si conferma specialista dei tiebreak: ne ha vinti 35 su 48 quest'anno (nessuno meglio di lui), e 14 degli ultimi 18 giocati. Conquista così la sesta vittoria in 8 match contro un top 10 in stagione e la 18ma vittoria in 21 partite dal primo turno di Wimbledon, la 41ma dall'inizio dell'anno. E questo rende già il 2012 la sua stagione migliore: non aveva, infatti, mai vinto più di 38 partite in un anno.

"Long John" chiude così secondo nella Us Open Series e potrà competere per un bonus, aggiunto al suo prize money agli Us Open, che partirà da mezzo milione di dollari. (Alessandro Mastroluca)

 

WTA PREMIER NEW HAVEN

Kvitova b. Kirilenko 7-6(9) 7-5

Nono successo in carriera (su 11 finali) per Petra Kvitova, che nel finale di stagione è riuscita a ritrovare il suo gioco migliore bissando oggi a New Haven la vittoria ottenuta due settimane fa a Montreal.
La nr. 5 del ranking e nr. 2 in tabellone ha avuto la meglio in due set su una ostica Maria Kirilenko che ha ceduto 7-6(9) 7-5 dopo due ore e 10 minuti di un'autentica battaglia, nella quale la russa almeno per tre quarti di match ha giocato in maniera perfetta.

La Kirilenko ha retto alla grande lo scontro con la più quotata avversaria a testimonianza del best ranking di questa settimana (che sarà migliorato sicuramente con la nuova classifica) e quindi del fatto che la tennista russa sta esprimendo il suo tennis migliore.

Unico cruccio della Kirilenko potrà un domani essere quello di aver sciupato nel secondo set un doppio break di vantaggio sul 5-2 (con annesso set point nell'ottavo game) prima di subire la rimonta imponente della Kvitova che ha capito in quel frangente che un eventuale terzo set sarebbe per lei stato deleterio. In verità la Kirilenko aveva avuto un set point anche nel lungo tie break del primo set, ma lì l'andamento del match era molto equilibrato mentre nel secondo set la partita sembrava nettamente in mano alla russa.
Una volta tornata in partita la ceca, la sua avversaria ha per la prima volta nel corso del torneo perso fiducia e si è sciolta come neve al sole cedendo nel finale due volte il servizio a zero.

Una Kvitova che comunque, seppur esausta a fine match (e gli organizzatori di Flushing Meadows le hanno riservato il match d'esordio lunedì pomeriggio sotto il caldo sole americano) ha mostrato la solita potenza disarmante per buona parte del match, mandando dall'altra parte della rete delle bordate che solo una giocatrice in buona forma come la Kirilenko le poteva il più delle volte restituire.
Nonostante la caparbietà e la ottima resistenza (mentale e fisica) della sua avversaria, Petra nei momenti cruciali ha saputo piazzare la zampata decisiva e volgere la partita a suo favore.
Del resto questa è sempre stata la differenza tra i campioni e quelli dietro (ma questa Kirilenko può ambire se gioca così anche ad entrare nei Top 10).

E' la sesta sfida tra le due giocatrici (3-2 per la Kirilenko i precedenti), la Kvitova ha vinto il primo torneo dell'anno a Montreal, la Kirilenko non vince dal 2008 quando trionfò a Seul (finale quest'anno a Pattaya).
Il cammino verso la finale è stato abbastanza agevole per entrambe.
La Kvitova ha a vuto un bye al primo turno, poi non ha concesso nemmeno un set alla qualificata americana Gibbs, alla sua connazionale Safarova ed alla nostra Sara Errani.
La Kirilenko invece ha battuto la Peer e poi è passata direttamente ai quarti causa indisposizione della tedesca Barthel. Sommersa la Govortsova, anche in semifinale la Kirilenko ha approfittato di un ritiro, quello della Wozniacki (vincitrice a New Haven delle ultime quattro edizioni) che perso il primo set ha accusato il riacutizzarsi di un infortunio alla gamba destra patito nei quarti contro la Cibulkova.

Parte al servizio la Kirilenko e subito la Kvitova indovina un paio di risposte di fuoco, c'è subito il break.
Ma rispetto alla nostra Errani incontrata ieri sera, la Kirilenko si dimostra tatticamente più saggia.
Innanzitutto la russa regge gli scambi potenti della sua avversaria e poi alla prima occasione prova lei ad aprirsi gli angoli, variando molte volte anche il taglio della palla, soprattutto con il rovescio.
La Kvitova non riesce con il servizio ad aprirsi il campo, la Kirilenko le fa sempre giocare un colpo in più e la ceca che sembra sempre un po' appesantita sugli scambi lunghi accusa la fatica e commette dei gratuiti.
Arriva così subito l'immediato controbreak della russa, che però non trova molte prime ad inizio match e la Kvitova ancora con delle risposte aggressive le strappa di nuovo il servizio salendo sul 2-1.
Finalmente la ceca tiene il servizio interrompendo i break, ma la Kirilenko sa il fatto suo, si mette tranquilla a fondo campo e cerca di prendere tutto ma se ne ha l'occasione prova a prendere l'iniziativa, soprattutto con un diritto molto lavorato che risulta il più delle volte imprendibile per la Kvitova.

La tennista russa ritrova gradualmente la prima (passa in un paio di game da un 40% ad un 71%) e con il suo gioco accorto risale per la seconda volta la china centrando il controbreak nel sesto game per il 3 pari.

La Kvitova ha un solo modo di giocare, quello di sparare a tutta potenza mirando le linee (che a dire il vero molte volte centra), ma in risposta questa tattica stasera non funziona perché la prima della Kirilenko è molto solida e la tennista ceca, non veloce con le gambe vista la stazza, colpendo d'impatto mette la palla fuori di metri.

Tutto regolare sino al 5 pari, poi la Kirilenko si smarrisce un attimo e contro la Kvitova non te lo puoi permettere. Due doppi falli consecutivi sul 30 pari e la Kvitova va a servire per il set.
Ma la Kirilenko è in fiducia è ricomincia a tessere la sua tela da fondo campo, la sua avversaria avverte un po' di tensione (ed anche un po' di fatica, visto che nelle ultime settimane viene da tre tornei giocati quasi per intero) e complice un doppio fallo e due gratuiti di rovescio concede per la terza volta il controbreak, siamo 6 pari e si va al tie break.

Le cifre come è logico che sia ci dicono che è la Kvitova che fa la partita.
La tennista ceca ha sin qui 14 vincenti e 14 gratuiti, la Kirilenko invece è 4-10.

Parte il tie break è c'è subito un minibreak della tennista ceca che lo mantiene sino al 6-4 dove ha un set point sul suo servizio.
La Kvitova commette però un gratuito di rovescio e lo spreca, siamo ora 6-5 ma serve la Kirilenko.
Scambio durissimo da fondo campo, alla fine ha la meglio la Kirilenko che annulla anche il secondo set point e sale 6 pari.
Il match ora si fa bellissimo e vi è un susseguirsi di emozioni.

Gratuito di rovescio della Kirilenko, 7-6 Kvitova che ha il terzo set point, stavolta sul suo servizio.
Gratuito di rovescio della tennista ceca, 7 pari. Sul punto seguente la Kvitova viene a rete e gioca una demi-voleé pregevole sulla quale però arriva la Kirilenko che in corsa la passa con un diritto lungolinea da urlo, 8-7 per la russa che ha un set point e se lo gioca sul suo servizio.
Maria però non mette la prima e sulla seconda (23% di punti in tutto il primo set) arriva una fucilata di diritto incrociato della Kvitova, 8 pari, tutto da rifare.
La tennista ceca prova a mettere le mani sul set, stavolta è lei che si aggiudica uno scambio durissimo, 9-8, quarto set point ancora sul suo servizio.
La Kirilenko non demorde, gran risposta di rovescio incrociata (un vero miracolo), 9 pari.
La russa però sbaglia la risposta seguente e sul quinto set point della Kvitova spedisce un passante di rovescio in rete. 11-9 per la Kvitova dopo un'ora e 8 minuti di gran tennis.

La tennista ceca chiude con 18 vincenti e 15 gratuiti, la russa con 7 vincenti e 13 gratuiti.

Si riparte, le due contendenti sono un po' stanche e fiocca qualche gratuito di troppo, ma i primi quattro giochi filano via lisci.
Sul 2 pari la Kvitova al servizio ha una palla per il 3-2, non la sfrutta e poi commette due doppi falli consecutivi che danno il break alla Kirilenko.

D'un tratto la tennista ceca scompare dal match, la russa infila 12 punti consecutivi e sale 5-2 15-0, poi d'improvviso la scena si ribalta.
Nel momento di chiudere il set e buttarsi nel terzo (nel quale sarebbe stata nettamente favorita) la russa inizia a cincischiare un po'.
La Kvitova che era sembrata vicina al ko fisico (molto lenta e svogliata, rossa in viso e stravolta dalla fatica) inizia a crederci e pian piano risale.
La Kirilenko ha anche un set point ma non lo sfrutta perché la sua avversaria le mette pressione da fondo campo.
La Kvitova trova poi una gran risposta di rovescio incrociata ed al quarto tentativo recupera uno dei due break.

La partita torna di nuovo in equilibrio, Petra ritrova anche la prima e per la Kirilenko l'ultimo passo da compiere si trasforma in una montagna da scalare.
La russa sale 15-30 sul 5-3 servizio Kvitova ma la sua avversaria la ricaccia indietro e tiene la battuta.

Ora è la Kirilenko che accusa il colpo, break della Kvitova a zero, siamo 5 pari.
La tennista ceca va come un treno e non si ferma più
, altro break nel dodicesimo gioco a zero e la Kvitova può alzare le mani al cielo per il nono trofeo della sua carriera, oggi più che mai sudato e meritato.

Come abbiamo detto tanti complimenti anche alla Kirilenko che ha giocato sino al 5-2 del secondo set ad armi pari contro la sua avversaria, se continua su questi livelli le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare.(Stefano Tarantino)

 

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