28/08/2012 13:27 CEST - Us Open

Stosur, quasi un golden set

TENNIS - L'australiana liquida Petra Martic 61 61 infilando i primi 19 punti del match prima di commettere un doppio fallo che le ha impedito il "golden" set. Bene le big, Lisicki ko. Di Russo-Tarantino

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Samantha Stosur (Getty Images North America Alex Trautwig)
Samantha Stosur (Getty Images North America Alex Trautwig)

Clijsters b Duval 63 61

E' l'ultimo torneo della sua carriera. E Kim Clijsters vuole giocarselo fino in fondo. La belga ha conquistato la 22ma vittoria di fila agli Us Open (seconda miglior serie positiva nell'era Open dopo le 31 di Chris Evert). Ha battuto 63 61 Victoria Duval, emozionata e comunque felice, almeno a giudicare dal bell'abbraccio finale. Duval è la più giovane in tabellone e gioca contro il suo idolo.

La sedicenne ha una storia commovente alle spalle. Ha lasciato Haiti a otto anni, con la madre, dopo che un gruppo di banditi armati erano entrati a casa della zia e l'avevano tenuta in ostaggio. Il papà è rimasto a Port-au-Prince a gestire la clinica di ostetricia e ginecologia di famiglia ma rischia la vita nel sisma che ha devastato Haiti. Si ritrova sotto le macerie della sua casa, ne esce vivo per miracolo e solo l'intervento di una famiglia Usa (del padre di due amiche di Victoria) che versa 18 mila euro a fondo perduto gli permette di volare negli Stati Uniti e ottenere il ricovero ospedaliero.

La statunitense di origini haitiane perde subito il servizio ma trova il controbreak immediato e prova a godersi l'esperienza della sessione serale, dell'Arthur Ashe quasi pieno e della musica ai cambi campo. Mostra anche una discreta fluidità nei fondamentali a rimbalzo: per le statistiche non ha tirato vincenti nel set, ma almeno in un paio di occasioni è scesa a rete e chiuso il punto con Clijsters che sfiora solo la palla. La media di un doppio fallo a game nei primi quattro turni di battuta, però, non la aiuta. Clijsters approfitta di un errore di Victoria per risalire 4-3 e servizio.

Kim fa valere potenza ed esperienza e in meno di mezz'ora (27 minuti) chiude il set con una precisa accelerazione di rovescio. E con lo stesso colpo converte la prima palla break del secondo set (3-1) e con una prima da destra chiude un debutto decisamente agevole.

Sharapova b. Czink 6-2 6-2
Il terzo match in programma sull’ Arthur Ashe è quello tra Maria Sharapova e l’ ungherese Melinda Czink, numero 88 del ranking ed alla sua quarta partecipazione allo slam newyorkese. Nessun precedente tra le due.
L’ ungherese inizia al servizio ed il match prosegue senza particolari sussulti fino al quinto gioco ( con la russa che inizia un po’ contratta), quando Masha si guadagna due palle break: la Czink è brava ad annullarle entrambe con la prima di servizio, ma alla fine deve concedere il break: 3-2 e servizio Sharapova.

A quel punto l’ ungherese, che fino a quel momento aveva tenuto testa piuttosto bene alla numero 3 del ranking, si disunisce e comincia a commettere gratuiti; la Sharapova invece, dopo un inizio un po’ incerto, inizia ad entrare nel match spingendo di più con il diritto ed in un attimo arriva anche il secondo break: 5-2 con la russa che va a servire per il set. Masha si aggiudica così il primo parziale concretizzando il secondo set point con un ace.

Il secondo set inizia sulla falsariga del primo, con la russa che conquista subito il break a zero: bellissimo il passante di diritto lungolinea in corsa con cui trafigge l’ ungherese sul break point. Il successivo turno di servizio è una formalità per la Sharapova che sale così subito sul 2-0. La Cziek prova a difendersi cercando di rimanere nello scambio ma la russa è on fire e con il diritto (oggi veramente devastante) riesce spesso a trovare le righe: non tarda ad arrivare l’ ennesimo break che porta Masha sul 3-0. Al game successivo però è la russa che ha un passaggio a vuoto e concede a sorpresa il break; la Czink riprende un po’ di fiducia e grazie anche alla prima di servizio si porta sul 3-2.

A quel punto la Sharapova ritrova però la concentrazione e dopo aver tenuto il proprio turno di servizio conquista un altro break andando così a servire per il match sul 5-2. Da segnalare un bellissimo scambio in cui la russa in difesa riprende una palla praticamente impossibile quasi dai tabelloni laterali e riesce poi ad aggiudicarsi il punto. Sul 40-15 la Czink annulla la prima palla break ma sulla seconda affossa la risposta a rete sul servizio al corpo della russa.

Il match si conclude quindi 6-2 6-2 per la Sharapova. Al di là di qualche momento di distrazione ottima partita per Masha, che è apparsa davvero in forma (24 vincenti contro 16 errori non forzati, 83% di punti con la prima e 62% con la seconda). Al secondo turno troverà la spagnola Dominguez Lino. (Jacopo Pastore)

Stosur b Martic 61 61

Poco più di un allenamento per la campionessa uscente Samantha Stosur, alla quale spettava l’onore di inaugurare il programma della prima giornata sull’Arthur Ashe Stadium. Troppa la differenza tra la testa di serie numero sette, che recentemente aveva indicato Serena Williams come favorita del torneo, e la croata Martic, che ha seriamente rischiato di emulare il primo set giocato da Sara Errani a Wimbledon contro la Shvedova, set nel quale l’italiana non aveva realizzato neanche un punto. Sotto un cielo plumbeo è servito un doppio fallo della Stosur perché venisse interrotto un parziale a suo favore di 19 punti consecutivi: non ci è concesso sapere se l’applauso tributato dal poco numeroso pubblico americano alla tennista croata fosse più ironico che d’incoraggiamento. Decisamente di una categoria superiore la Stosur, dominatrice in tutti gli aspetti del gioco: solo quattro punti concessi in tutto il match sulla propria battuta (addirittura nessuno nel secondo set), il 75% di punti vinti a rete, molti dei quali di pregevole fattura, nonché il 65% da fondo campo, dove è emersa la maggior consistenza di colpi dell’australiana nonostante un timido tentativo dell’avversaria, soprattutto sul finire del primo set, di rimediare con delle palle corte. E così la Stosur ha potuto chiudere con il minimo sforzo dopo 51 minuti evitando per una questione di minuti un acquazzone che di lì a poco si sarebbe abbattuto sui campi di Flushing Meadows. (Da New York, Massimiliano Di Russo)

Cirstea b.Lisicki 46 62 62

Dopo essersi ritrovata sull'erba di Wimbledon (quarti nello slam londinese e ottavi nel torneo olimpico) continua la sua crisi di risultati Sabine Lisicki.
La tedesca, testa di serie nr. 16 a Flushing Meadows e nr. 23 del ranking, inciampa per la 4 volta su 4 contro la rumena Sorana Cirstea, divenuta oramai una sorta di bestia nera per Sabine.

Eppure il match contro la Cirstea si era messo bene, visto che la tedesca aveva chiuso il primo set 6-4 mettendo uin mostra un discreto gioco.
Il ritorno della Cirstea è però stato veemente, la rumena ha vinto il secondo set 6-2 ed è andata poi avanti nel terzo 1-0 prima che la pioggia sospendesse il match.

Alla ripresa si riprendeva sul 30 pari servizio Lisicki, situazione di certo non facile per la tedesca che infatti cedeva subito il servizio e di conseguenza l'inerzia del match.
Sotto di un break il match sarà sembrato alla tedesca un gran premio della montagna da scalare ed infatti la Cirstea si è involata tranquillamente verso la vittoria con un altro 6-2 che le ha dato il passaggio al secondo turno.

Comunque davvero inspiegabili questi crolli della Lisicki (più volte capitati nell'anno) che del resto veniva da un ottimo 2011 e quindi in piena fiducia.
Ottimo successo per la Cirstea che si conferma comunque giocatrice ostica e temibile. Al secondo turno la rumena avrà la georgiana Tatishvili che si è tranquillamente sbarazzata della francese Foretz Gaçon (6-2 6-0). (Stefano Tarantino)

Kvitova b. Hercog 7-6(6) 6-1

Conferma il suo ottimo stato di forma Petra Kvitova e nonostante le tossine accumulate nella finale di sabato di New Haven fornisce una prova maiuscola e supera una coriacea Polona Hercog in due set con il punteggio di 7-6(6) 6-1.

Parte subito bene la Kvitova che va avanti di un break sul 3-2, ma la Hercog se si tratta di fare a botte da fondo campo non si tira indietro e c'è subito il controbreak.
La slovena fa sul serio, settimo game lunghissimo, si giocano 22 punti e la Kvitova non riesce a sfruttare tre palle break, la Hercog alla fine sale 4-3.
Non ci sono più palle break, la Hercog non si stacca, anzi regge alla grande e si viene a trovare a due punti dal set sul 6-5 30 pari servizio Kvitova, ma alla fine è tie-break.
Il primo minibreak è a favore della Hercog che sale 4-3 e servizio, ma un gratuito di rovescio ed una risposta aggressiva ribaltano la situazione, 5-4 Kvitova e servizio.
La tennista ceca sale 6-4 ma spreca il primo set point con un doppio fallo- La Hercog con un servizio vincente annulla il secondo e si cambia campo sul 6 pari.
La slovena però commette un nuovo gratuito di rovescio e stavolta Petra non perdona, prima angolata e chiusura con il diritto, 8-6, ma che fatica!.

Nel secondo set le due tenniste accusano un po' di fatica e si vede qualche gratuito di troppo.
Tutto regolare sino al 2-1 Kvitova. Nel quarto game la tennista ceca trova il break complice un gratuito di rovescio della Hercog che nell'occasione mette poche prime.
Come nel primo set la Hercog avrebbe l'opportunità per rientrare subito in partita, ma la slovena non sfrutta tre palle break.
Sulla prima scentra un diritto, sulle altre due è bravissima la Kvitova che si apre il campo con due ottime prime e poi chiude facilmente il punto. La ceca mette altre due prime efficaci e sale 4-1.
E' l'allungo decisivo, la Hercog crolla psicologicamente, gioca un sesto game disastroso e cede di nuovo la battuta.
La Kvitova chiude 6-1 con un ace e va al secondo turno dove incontrerà la vincente del match tra l'americana Gibbs e la francese Cornet.
Buona anche la prova della Hercog che per almeno un set ha giocato alla pari con la più quotata avversaria.(Stefano Tarantino)

RISULTATI
(1) V. Azarenka (BLR) d. A. Panova (RUS) 60 61
(3) M. Sharapova (RUS) d. M. Czink (HUN) 62 62
(5) P. Kvitova (CZE) d. P. Hercog (SLO) 76(6) 61
(7) S. Stosur (AUS) d. P. Martic (CRO) 61 61
(9) Li N. (CHN) d. H. Watson (GBR) 62 63
(11) M. Bartoli (FRA) d. J. Hampton (USA) 63 76(5)
(15) L. Safarova d. (WC) M. Oudin (USA) 64 60
S. Cirstea (ROU) d. (16) S. Lisicki (GER) 46 62 62
(17) A. Pavlyuchenkova (RUS) d. D. Hantuchova (SVK) 64 76(1)
(Q) Kr. Pliskova (CZE) d. (18) J. Goerges (GER) 76(4) 61
(19) N. Petrova (RUS) d. J. Gajdosova (AUS) 63 76(3)
(23) K. Clijsters (BEL) d. (WC) V. Duval (USA) 63 61
(25) Y. Wickmayer (BEL) d. (Q) J. Glushko (ISR) 75 62
Lucie Hradecka (CZE) d. (27) A. Medina Garrigues (ESP) 63 63
(28) Zheng J. (CHN) d. V. Razzano (FRA) 46 62 rit.
(31) V. Lepchenko (USA) d. M. Johansson (FRA) 63 36 75
A. Wozniak (CAN) d. A. Cadantu (ROU) 60 63
A. Cornet (FRA) d. (WC) N. Gibbs (USA) 75 63
S. Halep (ROU) d. I. Benesova (CZE) 75 76(5)
R. Oprandi (SUI) d. A. Petkovic (GER) 62 75
A. Tatishvili (GEO) d. S. Foretz Gacon (FRA) 62 60
L. Domínguez Lino (ESP) d. S. Karatantcheva (KAZ) 64 61
M. Minella (LUX) d. (WC) O. Rogowska (AUS) 62 36 63
L. Robson (GBR) d. (Q) S. Crawford (USA) 63 76(6)
P. Parmentier (FRA) d. M. Krajicek (NED) 62 64
C. Dellacqua (AUS) d. (Q) L. Tsurenko (UKR) 62 63
(Q) M. Rybarikova (SVK) d. Hsieh S. (TPE) 63 26 63
(Q) K. Flipkens (BEL) d. B. Zahlavova Strycova (CZE) 63 36 63
(Q) E. Gallovits-Hall (ROU) d. (Q) S. Voegele (SUI) 75 64
(Q) A. Rodionova (AUS) d. (WC) J. Cohen (USA) 63 60
(WC) K. Mladenovic (FRA) d. M. Erakovic (NZL) 75 64
(WC) M. Burdette (USA) d. T. Bacsinszky (SUI) 64 63

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