28/08/2012 13:26 CEST - Us Open

Federer illumina la notte

TENNIS - Lo svizzero passeggia su Young. Blake sembra tornato quello dei giorni migliori e batte Lacko 75 62 36 63. Murray in tre su Bogomolov ma convince poco. De Gaspari-Mastroluca

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James Blake (Getty Images North America Getty Images for USTA Chris Trotman)
James Blake (Getty Images North America Getty Images for USTA Chris Trotman)

Federer b Young 63 62 64

Nessun problema per Roger Federer nel suo incontro di esordio in notturna in questo US Open; il N.1 del mondo ha battuto in 1h34 l’americano Donald Young, che dopo la buona stagione 2011, ha vinto appena tre partite quest’anno incluse 18 sconfitte nelle ultime 19 partite giocate e 17 sconfitte consecutive al primo turno.
C’è stato equilibrio solo fino alla metà del primo set quando sul 3-3 Federer gioca un game di grande spinta per ottenere il break decisivo del set.

Nel secondo saranno addiritura 3 i break consecutivi dello svizzero mitigati solo da un primo controbreak di Young per il 2-2. Stesso copione nel terzo set con il campione di Wimbledon che trova il break decisivo nel terzo gioco che porterà fino in fondo chiudendo poi al terzo match point.

Young, apparso nervoso e sconclusionato, uscirà dai primi 100 della classifica mondiale visto che l’anno scorso aveva raggiunto qui gli ottavi di finale, in un vortice negativo che per lui sembra non avere fine.

Federer è apparso in buona condizione nonostante la relativa attendibilità del test; è riuscito comunque a chiudere con un bilancio positivo (27 vincenti e 24 errori) e un ottimo rendimento al servizio (83% con la prima, 61% con la seconda). Le condizioni di gioco non erano perfette dato che il vento si è fatto sentire in alcuni momenti del match.

Lo svizzero troverà il tedesco Phau al secondo turno, in un altro match sulla carta privo di insidie. (Luca De Gaspari)

Murray b Bogomolov 62 64 61
Può una vittoria 62 64 61 lasciare più ombre che luci? A giudicare da questa partita, sì. Murray ha servito col 49% di prime, chiuso sì con 46 vincenti ma anche con 31 errori e ha perso il servizio quattro volte. Nel punteggio pesano molto di più i demeriti del russo che ha raccolto appena 5 punti quando ha servito la seconda, che ha subito 9 break e chiuso con un bilancio di 24 vincenti e 35 gratuiti.

Parte a handicap, Murray, tradito nel primo game dal dritto, il suo colpo più debole con cui però ha mostrato una nuova consistenza sull'erba a Wimbledon. Una stecca gli costa il break nel primo game. L'americano di passaporto russo, però, non riesce a difendere il vantaggio e con lo schiaffo al volo si riprende il break: 1-1.

L'anno scorso Bogomolov, ex sparring partner di Kournikova e marito di Harkleroad, ha aggravato a Miami la crisi post Australian Open di Murray, che ha ceduto 61 75 una settimana dopo aver perso da Young. Entrambi allora erano fuori dai primi 100 e Murray non perdeva due partite di fila contro avversari dalla classifica così bassa dall'ottobre 2004 (prima da David Sherwood, n.331, nel Future di Edinburgo e la settimana successiva dal belga Peter Wessels, 137, al primo turno del Challenger di Bolton).

Murray (30% di prime nel primo set) perde il servizio per la seconda volta di fila ma alla terza occasione firma il secondo controbreak con un punto divertente che confermano le sue doti di reattività e i suoi buoni riflessi. Si complica ancora la vita, Murray, che cerca il passante centrale tirando addosso a Bogomolov, che accenna un balletto stile Grobbelaar, ma lo mette sul nastro. Regala così una palla break (30-40) che annulla con un ace e dopo 28 minuti di partita tiene il servizio per la prima volta.

Finito l'effetto-diesel, Murray prende il largo e il russo (appena 3 vincenti e 12 errori nel set), che non tiene mai il servizio nel set, non resta più in scia. Lo scozzese trova una risposta vincente su una debole seconda (0 punti su 8 per il russo quando non mette la prima) e chiude 6-2 con un parziale di 5 giochi a zero e un bilancio di 15 vincenti e 13 errori.

Ma l'effetto svanisce presto. Bogomolov trova il break immediato alla seconda opportunità (la prima era sfumata con un lob di dritto appena lungo) con Murray che sbaglia di dritto. Lo scozzese salva un'altra palla break nel quinto game e riporta il punteggio in linea con i servizi tre giochi più in là. E come nel primo, esce alla distanza. Rimonta da 2-4 a 6-4 e chiude al secondo set point con un vincente di dritto dopo un punto ben costruito in cui ha fatto muovere l'avversario.

Non basta a Bogomolov il primo vincente di rovescio per evitare il terzo break di fila nel suo primo turno di battuta del terzo set (un game durato 9 minuti e mezzo). Murray sembra in controllo del match, ma la teoria, come spesso capita nelle sue partite, è diversa dalla teoria. Regala un controbreak ma Bogomolov è in vena di regali e cede ancora la battuta. La partita praticamente finisce qui. Ma al di là della vittoria, c'è poco di cui essere soddisfatti per Murray. (Alessandro Mastroluca)

Blake b Lacko 75 62 36 63

Se James Blake ha perso una sola volta al primo turno a Flushing Meadows nel lontanissimo 1999, un motivo ci dovrà pur essere; il 2012 non ha fatto eccezione; l’ex N.4 del mondo, non lontano dal suo 33° compleanno e ora numero 114 del ranking, batte lo slovacco Lukas Lacko, 60 posizioni avanti a lui in classifica superando quindi ancora una volta il turno d’esordio allo US Open dopo 2h28.

Blake sembrava lanciato a un successo ancora più netto, quando dopo aver vinto il secondo set è arrivata la pioggia a scombinare i suoi piani. Alla ripresa, gli errori di dritto dell’americano hanno consentito allo slovacco di allungare la partita al quarto set, dove si era poi portato prontamente in vantaggio per 2-0. La reazione di Blake è stata quella del grande giocatore che fu e spinto da un pubblico ovviamente tutto per lui, ha ripreso il suo avversario per poi staccarlo infilando 5 giochi consecutivi, prima di chiudere 6-3 con il brivido di 3 match point sprecati e una palla break annullata. Lo slovacco però si è di fatto spento dopo due palle break sprecate sul 2-2 quando l’inerzia del match è girata in modo definitivo.

Una partita condita da molti errori e gestita molto male tatticamente da Lacko ma che tuttavia ha mostrato a sprazzi lo spettacolare gioco di Blake che ha mostrato una completezza tecnica anche al volo molto rara di questi tempi, e la classica esplosività del suo diritto.
Considerando che la testa di serie che dovrà affrontare sarà probabilmente Granollers, non è detto che il suo viaggio, forse l’ultimo a NY, finisca qui. (Luca De Gaspari)

RISULTATI
[1] R Federer (SUI) d D Young (USA) 63 62 64
[3] A Murray (GBR) d A Bogomolov Jr. (RUS) 62 64 61
[12] M Cilic (CRO) d M Matosevic (AUS) 57 26 64 62 64
[16] G Simon (FRA) d M Russell (USA) 76(4) 36 57 64 61
[17] K Nishikori (JPN) d G Andreozzi (ARG) 61 62 64
J Sock (USA) d [22] F Mayer (GER) 63 62 32 ret.
[23] M Fish (USA) d G Soeda (JPN) 76(3) 76(2) 63
[24] M Granollers (ESP) d D Kudla (USA) 63 46 63 76(2)
[25] F Verdasco (ESP) d R Machado (POR) 61 62 64
[30] F Lopez (ESP) d R Haase (NED) 63 75 62
[32] J Chardy (FRA) d F Volandri (ITA) 63 64 63
J Blake (USA) d L Lacko (SVK) 75 62 36 63
P Mathieu (FRA) d I Andreev (RUS) 26 46 76(1) 76(4) 61
R Ramirez Hidalgo (ESP) d S Devvarman (IND) 63 62 36 64
A Ramos (ESP) d R Ginepri (USA) 67(3) 75 64 60
T Smyczek (USA) d B Reynolds (USA) 16 64 62 46 64
N Davydenko (RUS) d G Pella (ARG) 75 36 64 62
B Phau (GER) d M Authom (BEL) 62 46 64 76(5)
J Zopp (EST) d D Istomin (UZB) 36 63 63 75
D Brands (GER) d A Ungur (ROU) 76(4) 64 76(5)
I Dodig (CRO) d H Moriya (JPN) 60 61 62
M Ebden (AUS) d T Ito (JPN) 76(9) 63 62
F Cipolla (ITA) d B Kavcic (SLO) 64 76(5) 36 63
M Klizan (SVK) d A Falla (COL) 64 61 62

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