28/08/2012 13:26 CEST - Us Open

Volandri parte, Cipolla rimane

TENNIS - Filo cede a Jeremy Chardy 63 64 63. Per il livornese è la 13ma sconfitta di fila in uno Slam. Grandissimo Flavio Cipolla che supera in quattro set Kavcic. Da New York, Di Russo e Fazio

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Filippo Volandri (Getty Images)
Filippo Volandri (Getty Images)

Chardy b Volandri 63 64 63

Una sola vittoria agli Us Open nel 2004 in sette partecipazioni contro l’americano KJ Hippensteel, allora numero 204 del mondo. Filippo, 31 anni, il cinque settembre, non aveva alcuna chance contro il venticinquenne Chardy che sta invece vivendo il momento migliore della sua carriera. Il francese che sembrava una giovane promessa del tennis transalpino è stato bloccato in più di un’occasione da svariati infortuni che ne hanno impedito la crescita. Volandri non vince un match di primo turno in un major dal suo miglior risultato in uno Slam (gli ottavi del 2008 al Roland Garros). Sono con questa ben 13 sconfitte consecutive. Con Chardy, l’azzurro aveva già giocato e perso a Wimbledon nel loro primo ed unico scontro diretto. Filo fu costretto al ritiro nel terzo parziale dopo aver perso i primi due set per 6-0 6-1. Jeremy, quarto giocatore di Francia dietro Tsonga, Gasquet e Simon, ha battuto nei due Masters 1000 che precedono gli Us Open Tsonga, Roddick e Murray mostrando un ottimo servizio e diritto. A differenza di Filippo che con questi colpi ha sempre avuto i suoi grattacapi. Volandri è riuscito a rispondere solo al 42% tra prime e seconde palle del suo avversario mentre Chardy ha rimesso in gioco il 68% dei servizi. Ben 17 ace per Jeremy, nessuno per Filippo. Punteggio isoscele quello finale per il livornese che ha ben poco di cui recriminare contro un avversario che è stato semplicemente più forte. (Giacomo Fazio)

Volandri in conferenza stampa: “Sono sempre stato negli ultimi anni molto sfortunato con i sorteggi. Chardy sta giocando un tennis incredibile. Sono molto dimagrito perché ho giocato tanto e sono stato supportato dai risultati. Mi diverto ancora a giocare ed i sacrifici passano in secondo piano. Mi sarebbe piaciuto avere un servizio diverso, ci ho provato ma sono comunque contento della carriera che ho fatto. Sulle superfici rapide mi è mancato proprio il servizio ma quello è un problema di educazione, ho visto i primi campi in cemento a 16 anni, troppo tardi.”
 

 

Cipolla b. Kavcic 64 76(5) 36 63 (Massimiliano Di Russo)

Dopo il violento acquazzone che ha rallentato il programma della prima giornata è finalmente sceso in campo Flavio Cipolla, opposto al gigante sloveno Blaz Kavcic. L’unico scontro diretto tra i due risaliva al 2010, quando sulla terra rossa del challenger di Marrakech aveva avuto gioco facile l’italiano.

Il match di oggi è stato una girandola di emozioni, un susseguirsi di break e contro break dal quale è uscito vincitore Cipolla, bravo a parare i colpi del più potente rivale prima di assestare il vincente nel momento in cui Kavcic concedeva uno spiraglio. L’unico passaggio a vuoto di Flavio, nel terzo set, aveva fatto temere il peggio, lo spettro di un drammatico quinto set nel quale ci si chiedeva se mai il romano avrebbe trovato le energie sufficienti contro un avversario a cui doveva centimetri e muscoli.

E invece nel quarto set, nonostante un paio di servizi strappati e poi restituiti (alla fine i break saranno 9 a 8 per Cipolla), l’azzurro è riuscito a chiudere nonostante l’intervento del fisioterapista per un accenno di crampi, mentre l’avversario si trascinava a sua volta per il campo provato dalle quasi quattro ore di gioco. Sulle tribune del campo numero 15 c’era anche Corrado Barazzutti, apparso molto soddisfatto soprattutto della resa del rovescio di Cipolla: d’altra parte era impossibile non condividere l’entusiasmo del capitano azzurro dopo un passante che ha consegnato a Cipolla il set point nel tie break del secondo set poi trasformato grazie a un dritto fuori misura di Kavcic.

A questo punto è lecito sognare il terzo turno, risultato già ottenuto da Cipolla qui a New York nel 2008 e tutt’ora suo miglior risultato in uno Slam: il prossimo avversario sarà infatti l’abbordabile wild card statunitende Jack Sock, che ha usufruito del ritiro di Florian Mayer quando conduceva con il punteggio di 63 62 32.

Cipolla in conferenza stampa: "Verso la fine del terzo set ho iniziato ad avere i crampi. Kavcic aveva poco da arrabbiarsi, nei primi due set ha cercato di mettere pressione sull'arbitro lamentandosi su sei-sette palle nettamente dentro. Inoltre non ho mai chiesto un time out ma ho usufruito dell'aiuto del fisioterapista durante il cambio di campo. Sock ha servizio e dritto molto buoni ma è abbastanza abbordabile sul rovescio. Il mio problema è che spendo troppe energie quando sono in campo: un problema quando gioco partite al meglio di tre set su cinque. So che devo migliorare in questo aspetto ma non è facile". 


 

 

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