29/08/2012 09:23 CEST - US OPEN 2012

Vinci-Errani, avanzano le amiche

TENNIS - Sara supera 63 67 61 Muguruza. Roberta domina U.Radwanska. Strepitoso Fognini che ribalta uno svantaggio di due set contro Roger-Vasselin. Da New York, Di Russo e Fazio

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Sara Errani (Getty Images North America Joe Scarnici)
Sara Errani (Getty Images North America Joe Scarnici)

Fognini b Roger-Vasselin 36 57 64 64 75


“Ordinaria amministrazione”. Fulvio Fognini probabilmente avrà bisogno di qualche ora prima di riuscire a metabolizzare le molteplici emozioni che lo hanno pervaso durante il match che ha visto trionfare il figlio Fabio contro Roger-Vasselin. Il ligure, dopo aver rimontato uno svantaggio di due set a zero, era riuscito a portarsi avanti di due break nel quinto prima di subire il ritorno di Roger-Vasselin sul quattro pari prima di chiudere per 7-5 dopo 3 ore e 33 minuti di gioco. “Ordinaria amministrazione” e subito con la mente si ritorna ai match giocati in passato da Fabio al Roland Garros contro Monfils e Montanes, attingendo in minima parte da una casistica che si fa di anno in anno sempre più corposa.


Eppure alzi la mano chi nel terzo set, dopo che Fognini aveva strappato la battuta all’avversario nel terzo game, non aveva immaginato un epilogo di questo tipo. Perché Fognini probabilmente non riuscirà mai a raggiungere la top ten ma difficilmente sarà dimenticato come chi la top ten l’ha transitoriamente abitata senza infamia e senza lode. In questa sede non si vuol certo fare del proselitismo, ma permetteteci di gioire non tanto per una vittoria quanto per le emozioni contrastanti che essa stessa ha generato, restituendoci quell’entusiasmo che generalmente, con un po’ di fortuna, riserviamo alle ultime quattro-cinque battute di ogni torneo, quando arrivano gli scontri tra i top three o top four che siano a regalarci quell’ incertezza che rende interessante questo sport.


Dopo un primo set nel quale Fognini aveva subito due break e un secondo ceduto nonostante avesse strappato la battuta all’avversario nel quinto gioco, a partire dal terzo la musica è cambiata. “Tutti sanno che riesco a dare il meglio quando mi trovo sotto nel punteggio” dirà poi in conferenza stampa. Finché al quinto, dopo essersi ritrovato avanti tre a zero cun due break, ha subito la rimonta di Roger-Vasselin che lo ha raggiunto sul quattro pari. Sul cinque pari però arriva il break decisivo che consente a Fabio di passare al secondo turno, dove incontrerà Garcia-Lopez in un match sulla carta decisamente più abbordabile rispetto a quello che avrebbe dovuto affrontare se al posto dello spagnolo fosse passato l’argentino Monaco. (Massimiliano Di Russo)
 

Vinci b U. Radwanska 61 61

Ottimo esordio per Roberta Vinci, che si sbarazza senza troppi patemi della più piccola delle sorelle Radwanska. Finisce con un duplice 6-1 in nemmeno un’ora di gioco (59 minuti per l’esattezza), nonostante un inizio piuttosto tirato, caratterizzato da break e immediato contro-break da parte della ventunenne di Ahaus, che aveva lasciato immaginare uno svolgimento più equilibrato del match. E invece, per il dispiacere di un piccolo gruppo di polacchi piuttosto agguerriti nel tifo, ha finito per prevalere la maggiore qualità di Roberta, che ha realizzato quasi il doppio dei punti rispetto a quelli di un'avversaria apparsa (per il momento) ancora troppo acerba e forse infastidita oltremisura dal grande caldo che sta imperversando sui campi di Flushing Meadows. (Massimiliano Di Russo)

Errani b. Muguruza 6-3 6-7 6-1

Ha sofferto Sara ma è riuscita a portare a casa la partita contro una giocatrice in grande progressione e sui quali gli spagnoli stanno puntando molto. Classe 1993, diciannove anni l’8 ottobre, Muguruza ha fatto il suo esordio assoluto in un torneo Wta a Miami dove si è spinta fino al quarto turno, superando a sorpresa Zvonareva e Pennetta prima di arrendersi alla Radwanska. Allenata da Alejo Manasidor e Xavier Budo ha cominciato a colpire le prime palle all’età di tre anni divertendosi a giocare con i fratelli di dieci anni più grandi di lei.

E’ nata a Caracas da madre venezuelana e padre invece spagnolo. E’ rimasta in Sudamerica fino all’età di sei anni quando il padre decise di trasferire la famiglia Barcellona dove Garbine si è allenata nell’accademia di Sergi Brugera.
Nella passata stagione ha vinto 4 tornei Futures tra la Spagna e il Portogallo sia sulla terra sia sul cemento (Torrent, Montemor-o-Novo, Caceres e Benicarlo) e perso tre finali ad Antalya, Alcobeca e Mestre. E’ molto aggressiva in campo, le piace spingere da fondocampo ma è ancora troppo fallosa. Gioca come una juniores. Il colpo preferito è il servizio perché dipende solo da lei e non dall’avversaria. Preferisce giocare sul cemento pur essendo una sudamericana, naturalizzata spagnola.
 

Garbine ha lasciato intravedere soprattutto nel secondo set scampoli di grande tennis, colpi di violenza inaudita che si alternano però ad errori banali quando c’è solo da mettere la palla al di là del campo. Brava Sara nel terzo ad approfittare di una maggiore tenuta atletica. Al prossimo turno per la numero 1 italiana c’è Vera Dushevina che ha asfaltato la Burnett. (Giacomo Fazio)
 

Giacomo Fazio e Massimiliano Di Russo

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