31/08/2012 06:25 CEST - Us Open

Venus-Kerber il match del torneo

TENNIS - Una partita emozionante chiude il programma serale sull'Arthur Ashe. Venus cede solo al terzo set contro Angelique Kerber. Serena rispetta il pronostico e supera in due set la Martinez Sanchez ma soffre più del solito. 

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Ana Ivanovic (Getty Images North America Al Bello)
Ana Ivanovic (Getty Images North America Al Bello)

Kerber b. V.Williams 6-2 5-7 7-5

Rischiava di diventare un’umiliazione per Venus, un’umiliazione che una campionessa come lei non meritava. Nella settimana in cui ci sono stati i ritiri di Clijsters e Roddick in molti avranno pensato a quello dopo ave visto il primo set contro la Kerber. Troppo brutta per essere vera. Nel 2012 a causa della sindrome di Sjögren che ha scoperto lo scorso anno ha giocato solo otto tornei raggiungendo come miglior risultato la semifinale a Cincinnati un paio di settimane fa.
 

E’ stata una partita dall’alto tasso emozionale perché nei primi cinque giochi ci sono stati cinque break. Venus non ha tenuto mai la battuta nel primo parziale e dal due pari ha perso sei giochi consecutivi prima di fermare l’emorragia e conquistare finalmente un turno al servizio. Le percentuali con la seconda sono state imbarazzanti, nel primo set hanno toccato addirittura il 13%, solo 36% di prime in campo e ben 5 doppi falli. Sul 2-0 però è scattato l’orgoglio della pantera ferita e Venus è riuscita a mettere a segno tre giochi consecutivi andando al cambio campo sorprendentemente avanti 3-2. A quel punto però la Kerber ha chiamato il medical time out che forse ha distratto la povera Venus che aveva ritrovato finalmente la misura dei colpi. Angelique, semifinalista qui lo scorso anno, ha servito per il match sul 5-4 ma il pubblico a quel punto è completamente schierato dalla parte della Williams. Non solo Venere ha recuperato il break di svantaggio ma si è assicurata il set con il punteggio di 7-5.
 

Il match si è trascinato al terzo dove la più grande delle sorelle Williams ad inizio set ha messo a segno il quarto gioco consecutivo dal 5-4 Kerber del secondo set. Nell’ultimo parziale c’è stato più equilibrio nonostante una valanga di palle break fino al 3-2 quando Venus ha messo a segno l’ennesimo break della partita portandosi 4-2 e servizio. Il pubblico dell’Arthur Ashe Stadium ha accompagnato con un boato ogni punto di Venus, anche gli errori della tedesca. Il match è diventato così esaltante, senza lasciar presagire mai una svolta definitiva favorevole all’una o l’altra giocatrice. Contro break della Kerber e match riaperto. Sul quattro pari Venus ha salvato una pericolosa palla break ed ha costretto la numero 6 del mondo a servire per rimanere in partita. Freddissima Angelique ha mantenuto il suo turno alla battuta ed è lei a mettere a segno il break definitivo che l’ha portata a chiudere il set per 7-5.
 

E’ stata una grande partita, la migliore del torneo soprattutto dal secondo set in poi. Qualche settimana fa Venus aveva dichiarato che l’anno prossimo l’avremmo rivista ai massimi livelli … questa sera ne ha dato una conferma? (Giacomo Fazio)

S.Williams b. Martinez Sanchez 6-2 6-4

Tutto come da pronostico sull’Arthur Ashe Arena, dove la 31enne statunitense di Saginaw Serena Williams (4 WTA), accreditata della quarta testa di serie, supera la 30enne mancina spagnola di Yecla Maia Jose Martinez Sanchez  (108 WTA) 6-2 6-4 in un’ora e 22 minuti. Serena prosegue così la sua corsa verso il poker agli Us Open, dopo le vittorie del 1999, 2002 e 2008 (finalista nel 2001 e nel 2011). Nei 16esimi di finale affronterà la 24enne mancina russa di Mosca Ekaterina Makarova (42 WTA), che ha battuto 6-3 6-4 la connazionale Elena Vesnina e sbarca per la terza volta al terzo turno (2007 e 2008), dopo che negli ultimi tre anni aveva sempre perso all’esordio.

Kirilenko b Arn 63 62

Va alla Kirilenko il gioco degli effetti, tono su tono, tra il blu del campo Louis Armstrong e il colore del completino indossato. Non che ci fossero particolari dubbi al riguardo, ma il tono sbiadito messo in scena dalla Arn si è, poi, rispecchiato anche sul campo, con l'ungherese protagonista di numerosi errori - alla fine saranno 27 - che hanno aperto le porte del terzo turno alla russa.

Questa si conferma la sua migliore stagione in carriera: ha raggiunto il suo best ranking, 12, e raggiunto le semifinali alle Olimpiadi. A Londra ha poi vinto il bronzo in doppio.

L'inizio, difatti, non è dei più promettenti, la Arn già nel secondo gioco è costretta a salvare una palla break. Break che è soltanto rimandato al gioco successivo, quando, sulla pressione della russa, l'ungherese viene spinta all'errore. È il break che decide il primo set, vinto dalla russa 6-3.

Non va tanto meglio neanche nel secondo parziale alla Arn. Ancora una volta deve salvare una palla break all'esordio alla battuta, e cosi anche nel game successivo. Dal 2-1 in suo favore, arriverà un parziale di cinque giochi consecutivi della Kirilenko, solida in difesa e alla battuta - dove non concederà lo straccio di una palla break - che le consegnerà il match.

La russa, ora, proverà a giocarsi, con una tra Voskoboeva e Hlavackova, la possibilità di bissare il suo miglior risultato qui agli Us Open, ovvero gli ottavi raggiunti lo scorso anno. (Stefano Pentagallo)

Ivanovic b Arvidsson 62 62

Passeggiata di salute per Ana Ivanovic che seppellisce la svedese Sofia Arvidsson con più di 30 dritti vincenti e si qualifica per il terzo turno in appena 54 minuti.

C’è partita solo fino al 2-2 del primo set, quando cioè fin quando il match ha seguito i servizi, perché da quel momento in poi la svedese non riuscirà più a tenere il servizio in tutto l’incontro.
La serba infila un parziale di 8 giochi consecutivi fino al 6-2 4-0, quando la Arvidsson riesce finalmente a sfruttare una palla break dopo averne sprecate 7 di cui 6 nel primo set. Le 2 giocatrici si scambiano altri 3 break con la Ivanovic che chiude col ragguardevole bilancio di 39 vincenti e 23 errori e come detto più del 90% degli winnersi sono diritti.
La Arvidsson invece non è mai riuscita ad imporre il suo gioco ed è ben presto uscita con la testa dal match, troppo presto data l’importanza del torneo in questione.

La Ivanovic affronterà la vincente del match tra l’americana Sloane Stephens e la tedesca Malek al terzo turno e anche se oggi è apparsa particolarmente ispirata, la pochezza della sua avversaria non può darci indicazioni reali sulle sue reali possibilità in questo torneo, quando dovrà affrontare per forza di cose, le big del circuito. (Luca De Gaspari)

Cibulkova b Jovanovski 76 76

Sul duro Usa, Dominika Cibulkova ha vinto il suo secondo titolo in carriera, a Carlsbad, festeggiato con un  bagno in piscina che è immediatamente diventato un cult su Youtube. Qui ha avuto bisogno di due tiebreak per piegare Bojana Jovanovski. Al prossimo turno la slovacca affronterà la vincente di Vinci-Shvedova.

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