11/09/2012 15:47 CEST - US OPEN 2012

Murray come Lendl! Quinta finale, primo trionfo

TENNIS - Murray vince una finale incredibile in cui spreca un vantaggio di due set ma risorge al quinto. E' il primo britannico a vincere uno Slam dopo Fred Perry (1936). Da New York Ubaldo Scanagatta

| | condividi
Andy Murray celebra il trionfo agli Us Open
Andy Murray celebra il trionfo agli Us Open

Murray b. Djokovic 76 75 26 46 62

La prima di Andy Murray. Doveva arrivare prima o poi, ma ci ha messo 76 anni per il tennis britannico. 76 75 26 36 62 in 4 ore e 54 minuti: per un minuto non è la finale più lunga degli Us Open (Wilander Lendl nel 1988 è durata 4 ore e 55). Una coincidenza pazzesca.

76 anni fa, nel 1936, Fred Perry, quello delle magliette con l’alloro, fu l’ultimo Brit a vincere uno slam. Ma sapete in quale data quello stesso Fred Perry aveva vinto il suo primo Slam all’US Open? Il 10 settembre 1933 in 5 set (battendo Jack Crawford 6-1).

Ed era il 10 settembre, ma 2012, quando Andy Murray ha finalmente vinto, dopo 4 finali perdute come Ivan Lendl (suo coach e protagonista della finale più lunga, seppur perduta) il suo primo Slam.  Ciò è accaduto 79 anni dopo Fred Perry.  Anche Andy Murray era testa di serie n.3 in questo come Fred Perry nel 1933.

Le quote dei bookmakers pagavano a a 3,30 la vittoria di Murray a 1,42 quella di Djokovic. Quote squilibrate se si pensa che Djoko era avanti soltanto 8-6 nei confronti diretti.

Bisogna risalire al 1980 per ritrovare un giocatore capace di vincere al quinto dopo essere stato avanti due set e aver perso terzo e quarto set: fu John McEnroe avanti due set con Borg e vittorioso al quinto. Il match è durato quasi 5 ore, 4h e 54, non è stato battuto il record di Edberg e Chang che durò 5h e 26.

Il match è durato quindi 4h e 54, non è stato battuto il record di Edberg e Chang che durò 5h e 26, ma chissenfrega. Vista la qualità di questo match è valsa la pena stare un giorno di più a New York e perdersi l’ultimo _ anzi l’unico _ giorno di shopping a Manhattan.
 

Per il quinto anno di fila l’US open ha un vincitore diverso ma è la prima volta dal 2003 che i 4 Slam hanno quattro giocatori differenti, Djokovic, Nadal, Federer e Murray. Così alla fine considerando che Andy Murray ha vinto il quinto torneo più importante, quello olimpico, il miglior giocatore dell’anno è forse lui, anche perchè aveva fatto anche la finale di Wimbledon persa con Federer..
 

Le prime parole di Djokovic che non è riuscito a vincere il suo sesto Slam: “Voglio congratularmi con Andy per il suo primo Slam”. Le prime parole di Andy Murray: “Erano incredibili condizioni meteorologiche, very tricky"…._ poi guardando Lendl che abbozza un sorriso appena appena…quasi sforzandosi sotto il cappellino bianco con la testa di un pellerossa, è un grande campione che ha fatto 8 finali di fila qui all’US Open (vincendone 3)” gli rende giusto onore e merito Murray, che se è superstizioso penserà che gli ha portato fortuna il suo connazionale scozzese Sean Connery, applauditissimo in tribuna, quando lo hanno inquadrato con la telecamera del Billie Jean King Center, precedendo la sua apparizione con la musica di Operazione Tuono.
 

E’ stata una grande finale anche se c’è stato un serve&volley in tutta la partita, Nelle 4 h e 55 di Wilander-Lendl nell’88 lo svedese scese a rete un visibilio di volte, molte anche facendo serve&volley per destabilizzare Ivan che l’anno prima aveva vinto la finale contro lo stesso Mats.

Soltanto nell’88, appunto l’anno di Wilander-Lendl e di Graf-Sabatini, sia nel singolare maschile sia in quello femminile si era deciso tutto al set decisivo.
 

Oggi però c’era un vento pazzesco, soprattutto all’inizio. E lì si è visto che Murray, che pure in passato aveva detto spesso di non sopportare di giocare con il vento, si è dimostraro il più bravo marinaio, nemmeno avesse preso parte a uno dei colleges di navigazione esistenti in Europa: Southampton a un paio d’ora da Londra (l’altro è a La Spezia).
 

Erano di fronte i 2 più grandi ribattitori dai tempi di Agassi e non deve sorprendere quindi che i breaks siano stati tanti, ben 17 _ roba da tennis femminile! _ e naturalmente ancora di più le pallebreak, 35!.
Ne ha trasformati più Djokovic, 9 contro 8, ma solo perché i suoi 2 set li ha vinti con punteggi più netti, 62 e 63, anche se nel terzo set, visibilmente, Djoko era stanco e credo abbia sofferto anche di crampi….anche se al monento in cui scrivo queste righe non l’ho ancora sentito. Ma le sue parole le troverete in fondo al pezzo. Insieme all’audio.

L’equilibrio è stato massimo. Dopo 4h e 41 minuti, i due stavano con 153 punti ciascuno! Ma era 4-2 per Murray e non era un vantaggio da poco! Molto più importante di punti.

Ho incontrato Lendl. Al volo mi ha detto, prima ancora che Murray arrivi in sala stampa: “Non mi potevo aspettare che Andy battesse Djokovic in tre set, Nole non è un tipo che si arrenda facilmente. Sono molto contento che non abbia perso la quinta finale consecutiva, perché forse avrebbe lasciato traccie nella sua testa…e poi mi avrebbe tolto quel record delle quattro finale perdute!” mi ha detto sorridendo con il suo solito dry humour. In realtà credo che Fred Stolle di finali ne abbia perse cinque!

Il record al quinto set era di 17-5, quello di Murray 12-6. Murray: “Questa vittoria per me prova che posso vincere uno Slam e che posso battere al quinto set uno degli atleti fisicamente più “fit” (forti, preparati) del circuito come Djokovic”.

Ubaldo: “Quattro vincitori diversi in quattro Slam, tu che vinci anche Wimbledon olimpico e arrivi in finale all’altro Wimbledon…sei in corsa per il titolo di miglior giocatore dell’anno?

Murray: “No, il tennis non sono solo gli Slam, ci sono anche i Masters, c’è tutta una stagione di cui tener conto. Credo che il ranking faccia più fede…io ho avuto tre alcuni tornei straordinari, ma non basta per essere il miglior giocatore del 2012.”

Ubaldo: "Da tempo si parla di quattro giocatori che dominano il circuito, tu incluso. Ora che hai vinto un’Olimpiade e uno Slam ti senti a pieno titolo uno dei quattro più grandi?

Murray: “Credo che questa sia considerata una delle epoche più importanti per il tennis e magari se fossi vissuto in un’altra avrei forse vinto uno Slam di più…per questo credo che nel dare valutazioni sulla carriera dei giocatori bisognerebbe semrpe tener presente il livello degli avversari…”

Io vorrei concludere _ anche perché è tardissimo _ dicendo che era l’ora che finalmente vincesse uno Slam, perché un giocatore che ha battuto 7 volte su 15 Djokovic, 9 volte su 17 Federer e 5 volte Nadal (anche se ci ha perso 13…ma sulla terra rossa sono state 4 a favore di Rafa, che ha vinto stranamente anche le 3 sull’erba di Wimbledon) meritava prima o poi di vincere uno Slam. Non sarebbe stato giusto prolungare la sua agonia.
 

Tanto deve aver desiderato questo momento il buon Andy, che uno come lui che di solito mostra di emozionarsi pochissimo, stavolta non è riuscito a trattenere le lacrime sul campo. Alla fine però la sua esultanza è stata inferiore a quella seguita alla conquista della medaglia d’oro. Forse complice la stanchezza, la maratona.
 

Credo che anche Fred Perry da lassù….che sollievo non ricevere domande su questa storia dei 76 anni che un Brit non vinceva uno Slam!, avrà sorriso. Spero solo che non debbano passare ancora tanti anni così prima che un Brit, io o un altro, non rivinca un altro Slam. E credo anche che questa vittoria non mi cambierà come persona. Non sarebbe una cosa positiva. Di positivo ci sarà il mio atteggiamento in vista dei prossimo tornei”.
 

Con Lendl, Andy ha avuto appena il tempo di scambiare poche parole: “Mi ha detto che era orgoglioso di me ed abbiamo subito detto come e quando avremmo dovuto allenarci per i prossimi tornei. Io sorrido poco, ma anche lui non sorride tanto…” ha concesso, stavolta però sorridendo un Andy relieved (rilassato) pià che entusiasta. “Forse d’ora in avanti dovrò fare conferenze stampa più lunghe…”.
 

Intanto oggi a Londra c’era la parade dei medagliati olimpici, sui caratteristici bus rossi scoperti in giro per la città e davanti a Buckingham Palace. Andy Murray non c’era, ma forse domani nel Regno Unito si parlerà e si scriverà più di lui che di tutti gli altri. E’ stata certo una vittoria, e una giornata, memorabile per il tennis inglese. Chissà che cosa avrebbe pagato Tim Henman per viverla al posto di Andy.

 

PER LA CRONACA DELLA PARTITA ... RILEGGETE IL LIVE

AUDIO DJOKOVIC: "Ogni sconfitta è sempre una brutta sconfitta. Sono deluso ma avevo di fronte a me un grande avversario. Mi congratulo con lui. Erano condizioni difficili per giocare ma erano le stesse per entrambi. L'anno scorso ho recuperato con Roger da due set sotto, quest'anno no ... ma è lo sport. La vittoria alle Olimpiadi gli ha dato più fiducia. Non so se sia il numero 1 del 2012."

AUDIO MURRAY


 

Ubaldo Scanagatta

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti