23/09/2012 11:10 CEST - TORNEI WTA

Wozniacki, un trofeo che ne vale 19

TENNIS - La danese dà una scossa al suo opaco 2012 vincendo a Seoul il primo titolo del'anno, 19o in carriera: la Kanepi fa solo un game. A Guangzhou battaglia tra Hsieh e Robson: la spunta la prima 63 57 64. Stefano Tarantino.

| | condividi
Caroline Wozniacki (Photo by Chung Sung-Jun/Getty Images)
Caroline Wozniacki (Photo by Chung Sung-Jun/Getty Images)

Wozniacki b. Kanepi 61 60

Kaia Kanepi le aveva lasciato un sassolino nella scarpa, essendo stata una delle sue precoci aguzzine Slam quest'anno, nel terzo turno di Parigi (dopo un buon quarto in Australia, appunto terzo turno al Roland Garros e primo turno a Wimbledon e Flushing Meadows). Motivo per cui Caroline Wozniacki ha ben pensato di prendersi una gustosa e implacabile rivincita.

Un 61 60 che lascia ben poco spazio alla cronaca, una partita mai nata: 56 punti complessivi a 26, 94% di resa con la prima contro il 29, sei palle break convertite su 12 per la danese, 0 su 4 per l'estone.

La bella Caroline interrompe così un digiuno che durava da tredici mesi, 27 agosto 2011, quando sconfisse la ceca Cetkovska a New Haven. Quest'anno aveva perso ad aprile l'unica finale giocata, sull'indoor casalingo di Copenaghen contro Angelique Kerber.

"Ora penso un po' a rilassarmi, essendo stata una stagione finora molto impegnativa. Non penso al ranking, sono solo felice di aver vinto questo torneo. Voglio godermelo e pensare positivo per il futuro" le parole dell'ex numero 1 nel post partita.

Hsieh b. Robson 63 57 64

Secondo successo dell'anno (e della carriera)
per la giocatrice di Taipei Hsieh che si aggiudica il torneo di Guangzhou battendo in finale la giovane tennista britannica Laura Robson con il punteggio di 6-3 5-7 6-4.

Ha vinto la giocatrice più solida ed esperta che nei momenti cruciali ha fatto sempre la cosa giusta, ma il match è stato palpitante (soprattutto dalla fine del secondo set in poi) con continui capovolgimenti di fronte, scambi durissimi ed estenuanti, fantastici vincenti e clamorosi gratuiti.

Troppo discontinua la Robson, che ha un potenziale incredibile avendo solo 18 anni ma che naturalmente manca di quell'esperienza e di quella continuità che servirebbero per vincere match del genere contro avversarie tignose come la Hsieh.
La tennista britannica gioca tutte le palle come se fossero sempre le stesse, non facendo differenza tra un 40-0 ed una palla break e di conseguenza prestando il fianco ai suoi continui alti e bassi.
Dimostrazione di tutto ciò l'andamento dell'intero match, con la Robson in balia del gioco della sua avversaria sino al 6-3 5-3, poi capace di ritrovare i suoi colpi e di annullare ben 5 match point (con tutta l'incoscienza di una teen-agers), vincere il secondo set ed addirittura issarsi sul 3-0 nel terzo.
Ma qui la britannica ha probabilmente accusato un po' di tensione ed anche un poco di stanchezza per lo sforzo profuso, facilitando il rientro della Hsieh che era sembrata sino a quel momento un pugile nell'angolo.

La tennista asiatica ha avuto il gran merito di crederci sempre e di aver saputo superare il momento psicologico negativo dopo i 5 match point falliti nel secondo set.
Con una calma da top player ha saputo aspettare il momento opportuno per ritornare in partita ed una volta recuperato il gap è stata brava a non mollare più la presa.

E' la seconda sfida tra le due contendenti, si sono già affrontate nel 2011 sempre in terra asiatica (ad Osaka) ed aveva in quell'occasione vinto la tennista di Taipei.

Il filo conduttore del match appare subito chiaro, la Robson con i piedi ben fermi tira degli ottimi vincenti sia di diritto che di rovescio, la Hsieh è un'infaticabile rematrice da fondo campo ma sa anche variare molto il suo gioco e mira a far spostare il più possibile la sua avversaria.

L'inizio del match è favorevole alla giovane britannica che lotta su ogni palla e trova degli ottimi colpi, nel terzo game c'è il break.
Ma la Hsieh è tenace e rientra subito in partita con il controbreak, 2-2.

La britannica sembra non pronta alla reazione della sua avversaria, d'improvviso smarrisce verve e precisione e la Hsieh macina punti, approfittando di molti gratuiti della sua avversaria che inizia ad incartarsi anche con il servizio (alla fine per lei ben 11 doppi falli).
La giocatrice di Taipei così sale 5-2, non sfrutta due set point nell'ottavo gioco ma chiude tranquillamente nel game successivo per il 6-3 definitivo del primo set.

La Robson prova a riorganizzare le idee ed anche nel secondo set parte bene.
Annulla una palla break nel primo game, poi però se lo aggiudica e con tre gran risposte risale dal 40-15 Hsieh nel gioco seguente e sfrutta la sua palla break con un grandissimo recupero di diritto.

Ma ancora una volta la britannica perde la pazienza e la calma con un break di vantaggio, ricominciano gli errori e la Hsieh riprende a tessere la sua tela da fondo campo.
La giocatrice di Taipei fa muovere molto la sua avversaria e quando è il momento è anche brava a venirsi a prendere il punto a rete, inoltre riesce a miscelare colpi piatti a palle tagliate ed avvelenate sulle quali la Robson il più delle volte paga dazio.
Ci sono così 4 giochi consecutivi della tennista asiatica che sale 4-2 e poi 5-3.

La Robson barcolla, ma nel momento più difficile trova delle risorse inaspettate che le consentono di capovolgere l'inerzia del match.
La britannica nel nono game deve fronteggiare alla battuta ben 5 match point, su 3 è bravissima lei, sugli altri 2 è invece la Hsieh a sprecare, il primo con una risposta in rete su una seconda non irresistibile della Robson, la seconda con una voleé semplice che invece spedisce fuori.
La sua avversaria d'incanto ritrova vincenti, ma soprattutto continuità nel suo gioco. I gratuiti della Robson spariscono, la britannica le mette tutte in campo, la Hsieh si disunisce.
La partita cambia volto, la Robson tiene il game, poi strappa la battuta all'avversaria e pareggia sul 5 pari.
Ma non finsice qui, la Hsieh spreca ancora nell'undicesimo gioco salendo 0-30 ma subisce poi 4 punti consecutivi. La Robson si dimostra cinica, la britannica tiene la battuta e sale con una gran risposta di rovescio al set point sul 30-40 nel game seguente.
La Hsieh è in confusione, gratuito di diritto e si va al terzo, con la tennista asiatica che chiama il coach sul campo e non sa se ridere o piangere.

L'inizio del terzo set sembra confermare che oramai la britannica ha le mani sul titolo.
La Robson tiene il servizio d'apertura ai vantaggi, strappa la battuta a zero all'avversaria e poi annulla 4 palle per il controbreak alla Hsieh prima di salire 3-0.

Ma quando il match sembra ormai segnato ecco che cambiano di nuovo gli scenari.

La Hsieh inizia pian piano a riprendere fiducia e ritrova i suoi colpi e la sua determinazione.
La Robson paga lo sforzo fatto per la rimonta e cala alla distanza.La britannica cede il servizio nel quinto game e la Hsieh in quello successivo torna in parità, 3 pari e tutto da rifare.
La Robson ora appare poco lucida, non sfrutta una palla per il 4-3, non chiude un paio di colpi sulla rete e la sua avversaria ne approfitta, gran passante e palla break Hsieh.
Scambio durissimo, la prima a sbagliare e la Robson che mette un diritto in rete.

La Hsieh ora ha il vento in poppa, le sue palle sono nuovamente profonde, riprendono anche quelle variazioni che avevano mandato al manicomio nei primi due set la Robson.

La bitannica prova a rientrare nel match ma stavolta la sua avversaria non trema memore dell'esperienza del secondo parziale.
La Hsieh serve per il match sul 5-4, con un taglio avvelenato di diritto sale al match point e finalmente dopo 2 ore e 47 minuti alza le braccia al cielo grazie ad un rovescio steccato della Robson.

La tennista di Taipei conferma che questo 2012 è la sua miglior stagione, secondo titolo dopo quello vinto a Kuala Laumpur (ma ricordiamo anche la semifinale di Pattaya) e probabile ingresso nei Top50 da lunedì (attualmente nr. 53).

La Robson come abbiamo detto può solo migliorare, tecnicamente vale molto di più dell'attuale 74esima posizione, ma forse a 18 anni non le si può chiedere di più.

Stefano Tarantino

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate