24/09/2012 17:03 CEST - ATP

"Tornado" Tsonga Quest'Italia può fare di più?

TENNIS - Nella finale più breve del 2012, a Metz Tsonga batte Seppi 61 62 in 50 minuti. Per il francese è il nono titolo in carriera. Gli azzurri possono davvero fare di più? Luca De Gaspari (con commento di Rino Tommasi)
 

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Jo-Wilfried Tsonga (Photo by Streeter Lecka/Getty Images)
Jo-Wilfried Tsonga (Photo by Streeter Lecka/Getty Images)

Jo-Wilfred Tsonga trova nelle condizioni Indoor rapide quelle ideali in cui esprimere il suo tennis esplosivo e offensivamente completo: l’ha imparato a sue spese Andreas Seppi.

Nella finale del torneo ATP 250 di Metz in Francia, l’idolo di casa ha umiliato il nostro miglior giocatore con un perentorio 6-1 6-2 in 50 minuti in una partita che di fatto è durata 2 game fino all’1-1 del primo set. Il giocatore altoatesino è stato letteralmente sommerso dalla straordinaria attitudine del giocatore di Le Mans su questi campi estremamente rapidi; una capacità di accelerazione coi fondamentali e la sua continua propensione all’avanzamento sul campo hanno reso la partita ingestibile per l’azzurro.

Come detto, dopo il servizio tenuto nel secondo gioco, Tsonga infila 9 giochi consecutivi fino al 6-1 4-0 con doppio break nel secondo. Solo il rilassamento del francese a quel punto ha permesso a Seppi di tenere i suoi 2 turni di servizio conclusivi per rendere il punteggio meno umiliante.

Seppi ha conquistato appena 6 punti alla risposta, uno solo sulla prima palla di servizio avversaria su 26 tentativi, e nel complesso ha ottenuto appena 24 punti in tutto il match (32%).
Solo la grande varietà tecnica del francese che ha sfoggiato smorzate, passanti e discese a rete d’altri tempi ha reso la partita apprezzabile almeno per gli esteti del gioco, dato che di fatto la sfida vera e propria tra i due contendenti non c’è mai stata.

Il torneo di Seppi rimane assolutamente positivo, ma la differenza di qualità emersa oggi tra il nostro N.1 e quello dei nostri “cugini” francesi è apparsa quasi imbarazzante.

Sperando che tale differenza fosse accentuata da una giornata particolarmente negativa di Andreas, Tsonga raccoglie in grande stile il nono titolo in carriera, il 2° consecutivo a Metz (secondo anche nel 2012) e il quarto titolo in terra francese, questi tutti in condizioni indoor, condizioni che di certo non dispiacciono al finalista del Masters di Londra dello scorso anno. Anzi forse a pochi piacciono quanto a lui....


In una domenica che era partita come "storica" per il nostro tennis, concludiamo con un bilancio atroce di appena 8 game raccolti, tra Fognini e Seppi: è giusto aspettarsi di più o forse dovremmo già ritenerci fortunati dei risultati che riescono ad ottenere? Forse come sempre bisognerebbe trovare l'equilibrio giusto tra l'esaltazione per alcuni risultati, che messi in prospettiva non sono poi così straordinari, così come la delusione quando il reale valore dei nostri giocatori viene messo a nudo dai giocatori più forti.

Commento di Rino Tommasi

Con due giocatori in finale il tennis italiano sperava probabilmente di uscire meglio dall’ultimo week end. I due tornei – è giusto ricordarlo – non erano di prima grandezza, ma in questo periodo dell’anno servono per aggiustare la classifica in attesa della prossima stagione.

Nel caso dei nostri giocatori pare evidente che il primo tennista italiano sia numero 28 ed il secondo numero 48 non può essere una situazione della quale si possa essere soddisfatti. Del resto non possiamo dimenticare di essere rimasti per undici anni fuori dal tabellone principale della Coppa ed abbiamo considerato un risultato importante avere battuto faticosamente il Cile, il cui primo giocatore è numero 150.

In questa situazione che due italiani siano andati contemporaneamente in finale in due tornei del circuito è stato accolto come un buon risultato. Dopo di che vediamo com’è andata. Fognini ha giocato la finale di San Pietroburgo in precarie condizioni fisiche, ma non possiano giurare che avrebbe battuto lo slovacco Martin Klizan, che ha cinque anni meno di Seppi e due meno di Fognini. Inoltre questo Klizan, che in poche settimane è salito dal numero 117 al numero 45, dev’essere un buon giocatore.

In quanto a Seppi, che aveva battuto il tedesco Florian Mayer ed il francese Gael Monfils (reduce da un infortunio), non è mai stato in partita contro Jo Wilfried Tsonga, che è il primo giocatore francese. Comunque una sconfitta accettabile anche perché, avendo visto la partita, non ricordo un Tsonga così in forma.

Sta di fatto che non credo noi si possa essere soddisfatti della nostra attuale situazione, tanto è vero che siamo costretti a chiedere aiuto alle nostre giocatrici per presentare un bilancio accettabile del nostro tennis.

 

Luca De Gaspari

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