26/09/2012 23:29 CEST - Storie di tennis

Il lato oscuro del tennis

TENNIS - Andrew Fitzpatrick deve fare il modello part time per pagarsi i viaggi. Sta giocando in Vietnam, dove gli hanno rubato i risparmi di tre mesi e ha subito una tentata aggressione sessuale. Alessandro Mastroluca

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Andrew Fitzpatrick (Getty Images Europe Matthew Lewis)
Andrew Fitzpatrick (Getty Images Europe Matthew Lewis)

Wimbledon 2004. Binh Duong 2012. Due vite, in appena otto anni. A 15, Andrew Fitzpatrick era una elle tante speranze del tennis britannico. A luglio del 2004, vince la Under-14 Road to Wimbledon. È uno dei quattro fortunati che scorta Tim Henman mentre porta la torcia olimpica all'interno dell'All England Club.

Ma le spese sono troppe e il ragazzo di Solihull, nel Warwickshire, non ha aiuti. Deve lavorare tre settimane, fa anche il modello part-time in un negozio Abercrombie, per mettere da parte i soldi per iscriversi a un torneo. Anche l'affitto della casa con cui vive insieme alla sua fidanzata glielo paga un amico: in cambio, per lui gioca nella National League con il Paddington.

Nel 2011 guadagna meno di 5 mila dollari, nel 2012 è poco oltre gli 11 mila. Riesce a vincere tre Futures (due in doppio, uno in singolare) e a migliorare la sua classifica di quasi 300 posizioni negli ultimi dodici mesi (da 733 a 487). Ha talento e passione, Andrew, ma la LTA gli offre solo di pagare le sue spese per qualche torneo all'estero.

“E' di grande aiuto, ma non basta perché io possa dedicarmi al tennis per una stagione completa” dice Fitzpatrick che il mese scorso ha preso un'iniziativa curiosa e insieme estrema: mette la sua carriera all'asta su eBay. Spera di raggiungere offerte almeno a tre zeri, ma deve chiudere l'asta, ferma a 870 sterline. “Non ho garanzie” prosegue, “è un incubo. Chi mi conosce sa che sono forse il giocatore più determinato di Gran Bretagna, ma sto lottando per avere delle opportunità”.

Questa settimana le sue opportunità le sta cercando a Binh Duong, in Vietnam. È lì per giocare una serie di cinque tornei, ha trovato dove dormire su internet, su Couch Surfing: famiglie locali gli mettono a disposizione il divano di casa. Qui, come racconta Neil Harman sul Times, la sua forza di volontà, la sua determinazione, vengono messe a dura prova.

Prima gli vengono rubate dalla borsa le 1000 sterline che aveva risparmiato in tre mesi per potersi permettere questo ciclo di tornei. Poi, lunedì scorso, dopo la vittoria nel primo turno in doppio, un uomo si avvicina mentre Andrew è in doccia e con un occhio cerca di non perdere di vista la borsa.

“Stavo attaccando al muro il bocchettone della doccia” racconta al Times, “quando quest'uomo mi afferra da dietro. La prima cosa che penso è: magari è armato, e io sono praticamente in trappola, non ho spazio per muovermi. Poi però ho capito che intenzioni aveva, era un'aggressione sessuale. Così gli ho tirato un pugno. C'era un'unica uscita dallo spogliatoio, sono corso fuori a chiamare il referee e il torneo ha chiamato la polizia. Ma gli hanno fatto una ramanzina e basta. D'altronde, non avrebbero potuto fare molto altro. Non ero stato ferito”.

Dopo tutto questo va in campo per il singolare e batte 63 61 il sud-coreano Cho Soong Jae. Mercoledì ottiene un'altra vittoria, 63 75 sul cinese Wang Chuhan, e si qualifica per i quarti di finale.

“Mi hanno sempre detto che ho un grande potenziale” conclude Andrew. “Ci sono persone in Gran Bretagna che hanno le risorse per aiutarmi ma, finora, hanno scelto di non farlo”.

Alessandro Mastroluca

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