28/09/2012 20:44 CEST - I tornei ATP

Simon vince il derby Nieminen sorprende Raonic

TENNIS - A Bangkok, Gilles Simon ha la meglio sul connazionale Monfils. In semifinale troverà Tipsarevic, in piena corsa per il Masters. Nieminen vince un match a senso unico. A Kuala Lumpur, Ferrer cede un set ma avanza. Stefano Pentagallo
 

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Milos Raonic (Getty Images North America Nick Laham)
Milos Raonic (Getty Images North America Nick Laham)

ATP BANGKOK

Se potesse scegliere quale torneo vincere in carriera, sceglierebbe senza esitazione il Roland Garros. Capirete che niente può essere paragonabile alla gioia di vincere uno Slam a casa propria. Come dargli torto. Ma lui, Gilles Simon da Nizza, le vittorie più belle, i risultati più importanti l'ha ottenuti lontano dal suolo natio, su una superficie un pochino più veloce della terra rossa parigina. È sul cemento indoor che "Gilou" ha vinto tre dei suoi cinque titoli sul duro ed è sempre al coperto che si è tolto le soddisfazioni più grandi della propria carriera sconfiggendo, nel 2008, sia Rafael Nadal (in semifinale a Madrid) che Roger Federer (nel round robin alla Tennis Masters Cup).

Una vittoria quella di oggi contro il connazionale e amico Gael Monfils neanche lontanamente paragonabile a quelle due, ma che non fa altro che rafforzare un concetto ai più già ben chiaro: Simon sul cemento indoor esprime il suo miglior tennis. E non è un caso che lo dimostri a Bangkok, torneo già vinto nel 2009 (battuto Troicki) e nel quale si trova particolarmente a suo agio.

"È stato difficile vincere contro di lui, anche se non era al meglio," ha dichiarato Simon. "Penso sia stata dura ma ho giocato nel modo giusto. Ho giocato bene. Conosco Gael da tanto tempo, quindi so come devo giocare contro di lui e penso che adotterò un altro stile di gioco domani."

Fatale a Monfils la percentuale bassissima avuta con la prima di servizio (39%), tant'è che il francese ha totalizzato alla battuta solamente un punto in più (22) che alla risposta (21). Sulla partita, finita 6-4, 6-1, ha influito anche la condizione atletica non ancora ottimale di "La Monf", rientrato soltanto una settimana fa dopo cinque mesi d'assenza dovuti ad un lungo infortunio al ginocchio.

"Ero stanco ed è stato un match duro," ha confessato Monfils. "È sempre difficile giocare con Simon; conosciamo bene ognuno il gioco dell'altro. Ho cercato di giocare in maniera diversa ma alla fine non ho fatto un buon lavoro."

Al prossimo turno Simon partirà con il conforto degli scontri diretti contro Janko Tipsarevic (4a1), che ha chiuso in due set il difficile incontro con la tds numero 5 del tabellone, lo spagnolo Fernando Verdasco. Il serbo, che con Tsonga si gioca un posto per il Masters di fine anno - anche vincendo il torneo resterebbe in ottava posizione - giocherà con una motivazione in più, pur consapevole della difficoltà dell'incontro.

"Ho incontrato Gilles molte volte, ci ho più perso che vinto," ha continuato Tipsarevic. "Mi aspetto un match simile a quello di oggi: molto, molto duro."

Sull'incontro vinto con Verdasco 7-6(5), 6-4, salvando sette delle nove palle break concesse e breakkando a sua volta lo spagnolo tre volte, Tipsarevic si è così espresso: "È stato un match duro come mi sarei aspettato. Ho giocato con Fernando cinque volte prima d'ora e nessuno di noi ha mai vinto facilmente. Lui ha un gran dritto ed anche oggi mi ha fatto soffrire e correre molto."

Gli altri due giocatori a contendersi un posto in finale saranno Richard Gasquet, che ha superato Bernard Tomic per 7-6(5), 6-4, e Jarkko Nieminen che ha sorpreso Milos Raonic, superato con relativa facilità. Infatti, volato sul 5-2 nel primo set, Nieminen ha fallito un'opportunità per chiudere già all'ottavo gioco. Un esito, comunque, già scritto e soltanto rimandato al game successivo. Vinto il primo 6-3, nella seconda frazione è stato ancora il finlandese ad avere tre opportunità per breakkare il suo avversario, ma Raonic si è salvato ed è riuscito a rifugiarsi nel tiebreak. Troppo poco contro il Nieminen di oggi, capace di non concedere neanche uno straccio di palla break all'impassibile canadese.

ATP KUALA LUMPUR

Continua la corsa di Juan Monaco verso il suo quarto titolo stagionale, dopo quelli arrivati sul terreno amico a Vina Del Mar, Houston e Amburgo. L'argentino si è sbarazzato del numero 122 del ranking, Vasek Pospisil, con il punteggio di 6-3, 6-4 in un'ora e ventiquattro minuti di gioco. L'argentino ha perso un solo punto al servizio nel primo parziale, mentre nel secondo, certamente più combattuto, Monaco si è aggiudicato i punti importanti, come lui stesso ha dichiarato a fine match.

È durato molto meno, invece, il match di Kei Nishikori, prossimo avversario in semifinale di Juan Monaco. Il giapponese ha approfittato del ritiro di Nikolay Davydenko, per un presunto strappo addominale, giunto al termine del primo set vinto da Nishikori 6-4. Per il giapponese, già semifinalista qui l'anno scorso (sconfitto da Tipsarevic, poi vincitore del titolo), si tratta della prima semifinale stagionale dopo essersi fermato per ben sei volte ai quarti.

Con soli sette punti persi al servizio, Julien Benneatau batte agevolmente il colombiano Alejandro Falla, che ieri aveva estromesso dal torneo il numero 4 del seeding, Alexander Dolgopolov. Un duplice 6-2 maturato in meno di un'ora di gioco, con il francese che ha chiuso con più del doppio dei punti realizzati dal suo avversario.

"Ho cercato di rimanere concentrato sul mio gioco. Ho giocato molto bene tecnicamente. È stato un buon match," le parole di Bennetau.

Al francese spetterà il compito di interrompere la corsa verso il sesto titolo stagionale a David Ferrer che, dopo aver perso il primo set, 4-6, con l'olandese Igor Sijsling, ha vinto i successivi due 6-3, 6-4. Decisive per lo spagnolo le sei palle break su sette salvate nell'ultimo parziale, che gli hanno permesso di chiudere in due ore e tre minuti contro un avversario che aveva già battuto quest'anno in due occasioni, a 's-Hertogenbosch e agli Us Open.

Stefano Pentagallo

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