29/09/2012 09:57 CEST - WTA TOKYO

Solida Petrova Radwanska ko

TENNIS - La russa Nadia Petrova vince a sorpresa il torneo di Tokyo battendo in tre set Aga Radwanska 6-0 1-6 6-3. E' il 12° titolo per la nr. 18 del ranking, il più importante della sua carriera. Troppo discontinua la polacca. Stefano Tarantino

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Nadia Petrova - Kiyoshi Ota/Getty Images AsiaPac)
Nadia Petrova - Kiyoshi Ota/Getty Images AsiaPac)

Esito a sorpresa nel torneo Wta di Tokyo.

La russa Nadia Petrova vince il 12° titolo della sua lunga carriera battendo in tre set la favorita Agnieszka Radwanska in tre set con il punteggio di 6-1 1-6 6-3.

Come recita il punteggio è stato un match giocato in maniera abbastanza discontinuo dalle due finaliste, alla fine ha trionfato chi ha saputo essere più lucido e più solido nel momento cruciale, non a caso la più esperta in campo.
Nadia Petrova ha dominato il primo set, è uscita clamorosamente di scena nel secondo, ma poi ha ripreso il comando delle operazioni nel terzo ed al momento giusto ha saputo dare la mazzata finale.

Troppo alterna oggi la Radwanska, apparsa lenta e impacciata nel primo set, titubante ed imprecisa in quello decisivo.
La polacca non è mai sembrata in grado di portare a casa la partita nemmeno dopo la conquista del secondo parziale, favorita più dal calo della sua avversaria che da un miglioramento del livello del suo gioco, oggi ben al di sotto del suo standard

Petrova-Radwanska 6-0 1-6 6-3

E' la quarta sfida tra le due tenniste, la Radwanska è nr. 3 del mondo, la Petrova nr. 18.
Tutti i 4 precedenti si sono disputati nel 2008, la tennista polacca conduce 3-1.

La Radwanska sta giocando una stagione straordinaria, il bilancio al momento recita 55 vittorie e 15 sconfitte, 3 titoli (Dubai, Miami e Bruxelles) più la stupenda finale di Wimbledon persa con Serena Williams.
A tutto ciò vanno aggiunte ben 4 semifinali tutte perse con Vika Azarenka.
La Radwanska è alla 14 finale in carriera, 10-3 il bilancio al momento. La polacca è inoltre campionessa in carica a Tokyo e in terra asiatica (Tokyo e Pechino) dal 2011 è addirittura giunta alla 15 vittoria consecutiva.
In questa edizione la Radwanska dopo il bye al primo turno non ha perso un set, eliminate nell'ordine la Jankovic, la Hampton, la Wozniacki e la Kerber.

Nadia Petrova ha compiuto a luglio 30 anni ma è ai vertici del ranking da tantissimo tempo (nr.3 nel 2006) e non pare avere alcuna voglia di cedere il passo.
La tennista russa è alla 23esima finale della carriera, bilancio sin qui in perfetta parità, 11 vittorie e 11 sconfitte, ma la finale di Tokyo è la più importante per importanza del torneo. Ultimo titolo sull'erba di 's-Hertogenbosch quest'anno.
Nel 2012 la Petrova ha anche fatto registrare una semifinale a Carlsbad e due quarti (Charleston ed Estoril), insomma niente di eccezionale, bilancio della stagione 33 vittorie e 17 sconfitte.
A Tokyo la tennista russa ha eliminato la cinese Peng, la rumena Halep, la croata Martic, la nostra Errani e Sam Stosur in semifinale.

L'inizio della finale è terrificante per la Radwanska.
La polacca si muove male in campo, non fa mai punti con la seconda, subisce l'aggressività e la profondità dei colpi della sua avversaria.
La Petrova quando può da buona doppista viene a rete e chiude il punto, mettendo comunque sempre tanta pressione alla polacca.

Subito break della russa nel game d'apertura, la Radwanska anche nel terzo game va in difficoltà sul servizio.
La polacca annulla due palle break, ma sulla terza capitola con la Petrova che viene a rete a prendersi il punto con una voleé di diritto.

Aga pare impotente di fronte ai colpi ed al gioco della sua avversaria che dilaga, altro break nel quinto game e 6-0 finale dopo appena 31 minuti.
La nr. 3 del mondo fa appena 3 punti alla risposta e sulla sua seconda fa 1 punto su 10.

Bravissima comunque la Petrova che chiude il primo set con 16 vincenti e 5 gratuiti, mentre la Radwanska fa segnare un bilancio di 5 vincenti ed altrettanti gratuiti. Insomma la partita la sta vincendo la russa non la sta perdendo la sua avversaria.

La musica pare non cambiare ad inizio secondo set, Radwanska al servizio e subito sotto 0-40.
La Petrova potrebbe forse uccidere la partita ma la sua avversaria finalmente si scuote, tre prima in fila e parità. La polacca spreca due palle per tenere la battuta e poi offre una quarta palla break. Ancora servizio vincente della Radwanska (la maggior parte dei quali centrali) e poi finalmente la nr. 3 del ranking tiene la battuta e fa registrare il primo game del match.

E come se si fosse rotto l'incantesimo, la Petrova esce completamente dal match, inizia a sbagliare di tutto, scende terribilmente anche al servizio (39% di prime e 3 doppi falli), per la russa è notte fonda.

Senza strafare la Radwanska sale in cattedra e vole in men che non si dica sul 5-0. La sua avversaria tiene il servizio nel sesto game, la polacca chiude il set vincendo a zero il gioco successivo e così dopo esattamente un'ora di gioco siamo un set pari.

I numeri del secondo set testimoniano il cambio di rotta del match, Radwanska 9 vincenti e 5 gratuiti, Petrova 7-14.

La russa esce dal campo per riordinare le idee, la sua avversaria fa stretching pronta a ripartire di gran carriera.

Inizia il set decisivo e finalmente le due contendenti giocano con maggiore regolarità.
Entrambe servono molto meglio e concedono ben poco alla risposta.
Sul 3-2 Petrova la Radwanska sale 30-15 ma poi stecca clamorosamente uno smash sulla rete.
La russa potrebbe approfittarne per salire a palla break visto che la sua avversaria sul punto successivo tira una seconda lentissima, ma invece affossa un rovescio in rete.
La Radwanska alla fine tiene la battuta ma capitola in maniera clamorosa nel seguente turno di battuta.

Sul 4-3 Petrova la polacca sale 40-30 ma commette due incredibili doppi falli di fila. La russa indovina un grandissimo rovescio incrociato e va a servire per il match.
Troppo esperta la nr. 18 del mondo per sprecare la grossa occasione, battuta tenuta con gran sicurezza e Nadia Petrova raccoglie così la gioia più grande della sua carriera vincendo il torneo di Tokyo.

 

Stefano Tarantino

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