06/10/2012 13:17 CEST - WTA PECHINO

Sharapova-Azarenka La rivincita di Pechino

TENNIS - Nel torneo Premier di Pechino Sharapova soffre un set prima di chiudere 64 60 su Na Li. Affronterà Azarenka (6-4 6-2 a Bartoli). Vika è in vantaggio 6-4 nei confronti diretti. Pasta e Mastroluca

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Sharapova
Sharapova

Undicesimo capitolo nella rivalità tra Victoria Azarenka e Maria Sharapova. La bielorussa ha vinto sei dei dieci precedenti confronti, compreso l'ultimo, in rimonta, nella semifinale degli Us Open. Sharapova, che da due anni non perdeva un match dopo aver vinto il primo set, ha lasciato via libera alla bielorussa per la sua prima finale in carriera a New York.

Quest'anno si sono affrontate già in tre finali: Azarenka ha vinto nettamente agli Australian Open e a Indian Wells, Sharapova ha conquistato Stoccarda.

L'appuntamento per la rivincita è fissato a Pechino. Sharapova ha impiegato 70 minuti per completare il primo set contro Na Li ma il match non ha più avuto storia: 64 60. Per Masha è la 45ma finale in carriera (27-17 il bilancio), la sesta negli ultimi 10. Azarenka ha piegato 64 62 Bartoli e conquistato la 61ma vittoria stagionale, più di ogni altra giocatrice nel circuito Wta. La bielorussa arriva in finale avendo perso appena 21 giochi nel torneo e con la possibilità di diventare la prima giocatrice capace di vincere due Premier Mandatory nella stessa stagione.

 Azarenka v Bartoli 6-4 6-2 (Alessandro Mastroluca)

A Miami, Marion Bartoli aveva giocato due set praticamente perfetti e interrotto la serie di 26 vittorie consecutive di Victoria Azarenka. A Pechino avrebbe dovuto alzare l'asticella del suo tennis ancora un po' più su. Ma il servizio l'ha tradita: cinque break subiti negli ultimi cinque turni di battuta hanno segnato il suo destino. Il match, iniziato con uno scambio di break nei primi due game, si decide praticamente al nono game del primo set. Bartoli ha tenuto il servizio (sarà l'ultima volta nel match) per restare agganciata sul 4-4.

Marion prova a rispettare lo schema vincente a Miami e aggredisce sempre, fin dalla risposta. Nel nono gioco, ne spedisce due lunghe per pochissimi centimetri. Azarenka evita così, con un po' di fortuna, di trovarsi sotto 0-40 ma non ne approfitta del tutto: si fa trascinare ai vantaggi e con un doppio fallo concede comunque una palla break a Bartoli, cancellata con un ace.  Il game è il più lungo del match, sette minuti. Non manca nemmeno il finale thrilling ma il Falco sull'ultimo punto, con Vika già sulla panchina per il cambio campo, certifica solo l'errore di Bartoli che nel gioco successivo perde servizio e set. Vika, che chiude con un bilancio di 18 vincenti e 11 errori, converte alla prima occasione. Bartoli resta a riflettere sui 13 errori che pesano tanto di più dei 12 vincenti.

Nel secondo set, la francese ha la forza di interrompere la serie di 4 giochi consecutivi in favore della numero uno del mondo con un dritto vincente che vale il primo controbreak. Ma dal servizio ricava poco, le risposte aggressive non bastano e Vika pur senza giocare su angoli e rischi, mantiene il controllo del gioco a dispetto dei due break subiti nel set.

Il secondo arriva quando sta servendo per il match sul 5-1. Annulla due palle break con un ace e un servizio vincente, spreca un match point con un lungolinea di dritto che manca il campo e sempre di dritto, stavolta in diagonale, regala il break.

Ma la costanza di Vika (34 vincenti e 19 gratuiti a fine match) ha la meglio sullo spirito combattivo di Marion Bartoli (bilancio 23-23) non abbastanza supportato dall'efficacia dei colpi di inizio gioco di cui avrebbe avuto bisogno per trasformare del tutto le intenzioni in azione. Così con un ultimo rovescio lungo si chiude il match e si apre la vigilia della finale che tutti aspettavano.
 

Sharapova b. Li 6-4 6-0 (Luca Pasta)

Le avevamo lasciate a Roma una contro l'altra sotto la pioggia nella finale degli Internazionali, vinta al tiebreak decisivo da Maria Sharapova e le abbiamo ritrovate oggi in una bella giornata e di fronte a un buon pubblico a Pechino, per la prima, attesa semifinale tra l'idolo locale Na Li, la più grande tennista che la Cina abbia mai avuto, e, appunto la numero 2 del mondo.

Sharapova, che conduceva per 7 vittorie e 4 nei precedenti, esordiva con un game di servizio complicato, che finiva per aggiudicarsi con un ace dopo aver annullato tre palle break. Dopo un servizio di Na Li tenuto a 30, nel terzo game la Sharapova si auto-strappava il servizio con ben tre doppi falli consecutivi. Era Na Li poi nel gioco successivo, a fare una grandissima fatica, tenendo alla fine la propria battuta per il 3-1 dopo un game di 12 minuti, in una fase molto tesa del match.

L'equilibrio veniva presto ristabilito perchè i troppi errori di Na Li riammettevano la russa, come sempre fantastica nel lottare su ogni singolo quindici, sul 3-3. Sullo slancio Maria teneva il servizio a zero ed arriva a palla break nel game a seguire, ma Na Li si salvava.

La tendenza pareva ormai favorevole alla seconda giocatrice del mondo, ed invece Maria si portava sul 5-4 soltanto dopo aver a sua volta salvato un break point, aiutata in questo game dal servizio, davvero oggi più che mai croce e delizia per lei.

Il decimo game era ancora una volta intenso e lottato: Na Li salvava un primo set point con un ottimo servizio seguito da un facile dritto vincente, ma non riusciva a sopravvivere al secondo, perchè la Sharapova era magnifica nel rispondere ad una prima centrale e ad entrare nello scambio, nel quale poi la cinese spediva lungo un dritto in cross.

Un 6-4 Sharapova maturato in ben 70 minuti intensi, nervosi, a tratti anche belli.

Era dura per Na Li digerire la perdita di un set nel quale tanto aveva speso fisicamente e mentalmente, e lo scoramento si traduceva nella perdita del servizio nel secondo game del nuovo parziale. Maria volava quindi 2-0 e successivamente addirittura 4-0 con un nuovo break, grazie ad una Na Li “in scioglimento”, sempre più stanca e demoralizzata. Provava ancora a resistere, la campionessa di Parigi 2011, ma cedeva anche il game successivo, complice un brutto errore su uno schiaffo al volo di dritto che le avrebbe potuto invece consegnare una palla break. Na Li non riusciva infine neppure ad aggiudicarsi il game della bandiera nel secondo set e cedeva un ultimo servizio con un dritto in rete sul match point.

Un match comunque più intenso e combattuto di quanto si possa evincere dal punteggio, con un primo set veramente duro che si è rivelato decisivo per l'esito finale, e che Maria Sharapova ha vinto grazie alla sua proverbiale forza mentale e morale davvero inarrivabile. Vincendolo ha sradicato alle fondamenta la volontà di resistere di Na Li e posto le premesse per andare a prendersi un incontro che ha finito per dominare. Ancora una volta quindi, è emerso il talento più grande della campionessa russa-siberiana, la sua testa, più importante del pur favoloso rovescio e delle altre sue rilevanti qualità tecniche.

Sharapova-Azarenka: i precedenti

Azarenka - Sharapova 6-4
2007 MOSCOW CARPET R16 V. Azarenka7-6(9) 6-2 

2009 LOS ANGELES HARD R32M.Sharapova 6-7(4) 6-4 6-2

2009 BEIJINGHARD R32 M.Sharapova 6-3 6-7(5) 7-5
2010 STANFORD HARD F V. Azarenka 6-4 6-1
2011 MIAMI HARD F V. Azarenka 6-1 6-4
2011 ROMECLAY Q M.Sharapova 4-6 3-0
2012AUSTRALIAN OPEN HARD F V. Azarenka 6-3 6-0
2012 INDIAN WELLS HARD F V. Azarenka 6-2 6-3
2012 STUTTGART CLAY F M.Sharapova 6-1 6-4
2012 US OPEN HARD SF V.Azarenka 3-6 6-2 6-4

Luca Pasta e Alessandro Mastroluca

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