10/10/2012 07:09 CEST - Indian Wells

Indian Wells all'attacco

TENNIS  - Annunciato un ambizioso piano di espansione dell'Indian Wells Tennis Garden con l'obiettivo di superare il mezzo milione di spettatori per edizione. Il magnate Larry Ellison fa le cose in grande. Vanni Gibertini

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Indian Wells
Indian Wells

La sfida per raggiugere le dimensioni di un torneo dello Slam, almeno per quell che riguarda il numero di spettatori, è lanciata: nell’annunciare il nuovo piano di espansione dell’Indian Wells Tennis Garden la settimana scorsa, il nuovo CEO del BNP Paribas di marzo Raymond Moore ha apertamente dichiarato di voler raggiungere il mezzo milione di visitatori nel corso del torneo entro il 2018. Davvero niente male per un evento che solamente qualche anno fa rischiava di essere venduto al miglior offerente, quasi sicuramente in Cina o in Medio Oriente, prima che l’attuale azionista di maggioranza, Larry Ellison (CEO del gigante informatico Oracle ed incluso nella esclusivissima lista dei dieci uomini più ricchi del mondo, oltre che appassionato di tennis) ne prendesse a cuore le sorti e gli fornisse la tranquillità economica sui cui fondare i propri ambizioni piani di espansione.

A partire dal 2014 l’Indian Wells Tennis Garden potrà disporre di un secondo campo principale (che da quelle parti viene chiamato Stadium 2) da 8000 posti costruiti su una struttura permanente, mentre finora le tribune di tutti i campi che non siano il centrale (o Stadium 1, per continuare ad usare il gergo locale) venivano allestiti su impalcature tubolari temporanee montate e smontate ogni anno appositamente per il torneo. Questo nuovo campo sarà costruito a nord dello stadio principale da oltre 16.000 posti (il secondo più grande stadio di tennis al mondo, dopo l’Arthur Ashe di Flushing Meadows), al posto dei servizi di ristoro e della tenda espositiva dello sponsor tecnico dell’ATP Tennis Warehouse. In questo modo si verrà a formare un anfiteatro di quattro campi (lo Stadium 1, il nuovo Stadium 2 ed i vecchi Stadium 2 e 3 che rimarranno con le loro panchine in legno temporanee) intorno al Corona Plaza, la zona sponsorizzata dalla birra messicana con schermi giganti e sedie a sdraio che consente agli appassionati di godersi i match in un’atmosfera unica e di assoluto relax e che è diventata un simbolo di questo torneo.

Si tratta sicuramente di un obiettivo ambizioso e ci siamo imposti una scadenza altrettanto ambiziosa – ha confermato Rayond Moore all’annuncio, che ha coinciso anche con la sua investitura a nuovo CEO dopo la dipartita del suo partner d’affari di lunga data Charlie Pasarell – ma quando si lavora con Larry [Ellison] non ci sono alternative, bisogna puntare in alto”. Il traguardo dei 500.000 spettatori in cinque anni era già stato menzionato da Ellison durante una sua intervista al Desert Sun (il giornale locale della Coachella Valley, dove si trova anche Indian Wells) la scorsa primavera durante l’ultimo torneo , che come in 12 delle ultime 13 edizioni ha battuto il suo record di presenze arrivando a contare 370.406 presenze, un aumento di quasi il 6% rispetto al 2011. Se l’obiettivo dovesse essere raggiunto, il BNP Paribas si porrebbe come il terzo evento tennistico al mondo per numero di spettatori (attualmente è il quinto, dopo i quattro Slam), superando di misura sia Wimbledon sia il Roland Garros, ma rimanendo a distanza dagli Australian Open a dagli US Open.

Un’altra miglioria che risulterà fondamentale per gli ambiziosi piani del torneo è quella della costruzione di un nuovo parcheggio per altri 8.000 veicoli nella zona intorno all’impianto, che permetterà di vendere molti più biglietti durante il weekend centrale del torneo, quando sostanzialmente la capacità viene determinata dal Capo dei Vigili del Fuoco di Indian Wells, che per motivi di sicurezza fissa a poco sotto le 25.000 unità il numero di biglietti vendibili: “C’è un ordinanza locale che impedisce di parcheggiare in strada – aveva spiegato Moore lo scorso maggio nel fornire i dati di affluenza del torneo - e dal momento che i parcheggi a nostra disposizione sono circa 10.000, l’equazione di 2,5 persone per auto, ricavata da dati campionari e fissata dai Vigili del Fuoco, di fatto limita la nostra possibilità di vendere tagliandi. Larry ci ha dato il via libera per acquistare la terra circostante, la quale però nel piano regolatore è registrata come terra per commercio al dettaglio ed, in parte, terra per costruire alberghi”. Il processo di autorizzazione sembra completato e probabilmente già a partire dall’edizione 2013 del BNP Paribas il problema dei parcheggi non costituirà più un freno alla crescita del torneo, che quindi si può scommettere frantumerà un altro record di presenze.

A completare il quadro dei lavori di ammodernamento previsti ci sono inoltre un nuovo box office, in sostituzione di quello temporaneo presso l’Ingresso Sud, una nuova entrata per far affluire i passeggeri dai nuovi parcheggi ed un upgrade ai servizi igienici per garantire gli stessi standard di comfort a tutti i visitatori extra che siamo sicuri affolleranno l’impianto.

La partita per conquistarsi la palma di miglior torneo non-Slam del mondo continua, ed il BNP Paribas di Indian Wells ha appena rilanciato: a tutti gli altri tornei, con in testa Miami (che il prossimo 6 novembre chiederà agli elettori di pre-approvare il proprio piano di espansione) il compito di rimanere in gara. 

 

Vanni Gibertini

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