13/10/2012 18:03 CEST - Shanghai Masters

Murray, la costruzione del campione è finita

TENNIS - Le vittorie alle Olimpiadi e agli Us Open hanno tolto a Murray ogni complesso. Nella semifinale con Federer si è visto un grande spettacolo, rovinato da due interruzioni e da un finale deludente. Rino Tommasi

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Murray
Murray

E’ possibile che le due vittorie ottenute l’estate scorsa da Andy Murray alle Olimpiadi di Londra ed all’Open degli Stati Uniti abbiano completato la costruzione del campione che gli inglesi attendevano da quasi 80 anni, da quando cioè Fred Perry aveva ottenuto nel 1934 a Wimbledon il primo dei suoi otto titoli del Grande Slam. Murray aveva ormai agganciato come qualità di gioco e di personalità i tre campioni (Federer, Djokovic e Nadal) che da qualche anno dominavano la classifica mondiale ma solo quando è riuscito finalmente, dopo tre finali perdute, a conquistare un titolo dello Slam si è tolto ogni complesso ed ha capito di potersela giocare alla pari con tutti.

E’ un peccato che due interruzioni ed un finale deludente abbiano guastato uno spettacolo tennistico di altissimo livello perchè sono convinto che in alcuni momenti i due giocatori abbiano offerto il miglior tennis oggi possibile.

A Federer è mancato un po’ il servizio. Ad un certo punto il campione svizzero ha infilato tre doppi falli consecutivi , un passaggio a vuoto che si è rivelato decisivo :Ci sono state anche due interruzioni per la pioggia ma quest’anno non avevo mai visto giocare bene come in alcuni games hanno fattoFederer e Murray.

In precedenza Novak Djokovic si era assicurato un posto in finale battendo con un doppio 6-4 Tomas Berdych che aveva preso il posto lasciato libero nelle semifinali da Rafa Nadal, ancora bloccato da un infortunio ed unico assente tra i primi quattro del mondo.

A Shanghai erano in tabellone anche i due migliori italiani ma non sono andati lontano. Andreas Seppi era peraltro chiuso da Berbych ma Fognini avrebbe potuto far meglio contro il cipriota Baghdatis, che lo ha battuto in due rapidi sets.
 

Rino Tommasi

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