15/10/2012 11:27 CEST - Rassegna nazionale

Dal pugilato alla pallamano: furti, follie e società fantasma

NON SOLO TENNIS - Terza e ultima parte dell'inchiesta di Repubblica sugli sprechi nello sport. Gli 8 milioni di contributi Coni alla Fidal, di cui 2 spese per i dipendenti. Le società fantasma di pallamano e squash. Agnese Ananasso, Repubblica

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Gianni Petrucci, presidente del Coni
Gianni Petrucci, presidente del Coni

ROMA — Impianti a pezzi, società fantasma e auto blu. Gli sprechi e i “metodi” elettivi, si annidano nei colossi dello sport, come la Regina atletica, ma anche nelle piccole.

Atletica leggera. Impianti a pezzi e borse di studio mal distribuite. Il rebus dei corpi sportivi militari. La federazione italiana di atletica leggera, dopo Figc e Fin, è tra quelle che percepisce più finanziamenti dal Coni. Nel 2011 ha ricevuto 9,1 milioni, nel 2012 a budget ne ha 8,2, di cui oltre 2 milioni (un quarto) sono assorbiti dalle spese per i 71 dipendenti.

Negli ultimi quattro anni le spese di funzionamento sono lievitate passando dal 14% del 2009 al 19,24% del 2012 (fonte:passioneatletica.it) mentre quelle per le attività tecniche sono diminuite dal 17% del 2009 al 15, quelle per le attività organizzative dal 19,8% all’11,7, senza parlare di quelle alla voce “presidenza” passate dal 4,5% del 2009 all’8,4 di quest’anno. La Fidal centrale pesa per il 72,4% sui conti della Regina Atletica. A scapito dei comitati regionali, quelli che curano direttamente l’attività sportiva sul territorio, la cui incidenza è scesa dal 31,6% al 27,6. Stupiscono inoltre quei quasi 3 milioni di euro spesi nel 2011 per la preparazione olimpica e di alto livello. Una cifra esosa, considerando che gli atleti andati poi alle Olimpiadi sono stati 37. Tra l’altro due di loro, Marzia Caravelli e Giulia Arcioni, si allenano in strutture in condizioni disastrose, come il Paolo Rosi di Roma. Vengono allenati da tecnici che dalla federazione non prendono un euro. Lo stesso ostacolista e primatista italiano Emanuele Abate viene allenato dal suo tecnico di sempre Pietro Astengo, ora pensionato. Caravelli quest’anno ha ricevuto dalla Fidal per aver stabilito il nuovo record italiano sui 100 ostacoli la “bellezza” di 5.000 euro. Non un borsa di studio né alcun sostegno economico, sebbene abbia registrato il minimo A per i Giochi. Infatti è in cerca di sponsor per continuare ad allenarsi. Un fatto che stride con la borsa di studio di 15mila euro a testa per gli staffettisti della 4x100 maschile, che inoltre già percepiscono uno stipendio dai corpi sportivi militari di cui fanno parte. C’è forse un nesso tra corpi sportivi militari, borse di studio e sostegni federali? Per il Paolo Rosi, la Fidal dice di aver stanziato 210 mila euro per rifare il pistino coperto. Peccato che sia stata solo ripristinata la struttura di copertura originaria (sostituendo solo l’ondulato di plastica e i portelloni laterali), lasciando intatto il vecchio pistino ormai ventennale. E la pista? È come correre sul cemento.

Danza sportiva. Poi ci sono le piccole federazioni come quella della danza sportiva, il cui presidente, Ferruccio Galvagno, è stato radiato per illecito sportivo (era a conoscenza di gare truccate e non lo ha denunciato). Galvagno percepiva, su delibera del consiglio federale, un “indennizzo” di 70-80 mila euro annui. Aveva acquistato anche una Mercedes classe R come auto blu, dal costo di 70-80mila euro. Dopo due anni di commissariamento con Luca Pancalli, ora il presidente è Christian Zamblera, 32 anni, ex presidente del comitato Lombardia. Il vicepresidente è rimasto Sergio Rotaris, già vice di Galvagno. Tra l’altro dovrebbe essere in corso un’inchiesta Coni per capire che fine hanno fatto 30mila euro che Galvagno non sarebbe stato in grado di giustificare.

Pugilato. Un ammanco di circa 1,3 milioni è invece stato verificato dalla Corte dei Conti nelle casse della federazione pugilato. Un bel buco se si considera che il budget federale ammonta a circa 4 milioni di euro, per l’80% provenienti dal Coni. Gli ammanchi, si legge sul documento della Corte dei Conti, sono dovuti a spese non autorizzate, furti e sottrazioni di denaro, che si vanno a sommare anche ad altre irregolarità, dai ritardi nella predisposizione di bilanci, all’uso di cellulari di servizio e consulenze illecite. Sulla questione è ancora in corso un procedimento penale.

Pallamano. Poi c’è il nodo delle società fantasma, sempre per la solita questione dei voti. Per inciso, le elezioni si terranno il 29 e 30 ottobre. Una questione pesante in una federazione come quella di pallamano (Figh), denunciata dall’atleta Oscar Marcon. «Perciò sono stato squalificato per due anni» dice Marcon. «I bilanci non sono mai stati pubblicati ma quello che si sa è che la federazione riceve dal Coni 2,3 milioni di euro di contributi. Però non è dato sapere come vengono spesi. Sul discorso società fantasma faccio un esempio: a Reggio Calabria secondo la federazione esistono 18 società (under 14) aventi diritto, un numero enorme considerando le dimensioni della città. Per aver diritto di voto devono svolgere attività sportiva. Secondo il calendario tutti gli incontri di queste 18 società si fanno presso il palazzetto Botteghelle di Reggio. Ebbene, ho verificato che negli orari dell’incontro, il palazzetto era occupato da altre squadre di altre discipline. E quando queste società “virtuali” dovevano incontrare quelle “reali”, il match veniva rinviato e poi cancellato. Non si disputava insomma. Tra Reggio Calabria, Marano (Napoli) e altre zone, il presidente può contare su una quarantina di voti sicuri».

Squash. Sul numero di società e iscritti gioca anche un’altra federazione, quella dello squash, che riceve dal Coni meno di un milione di euro di finanziamenti. Ebbene, l'organizzazione si può permettere ben due auto blu, due Bmw, una di proprietà e una in leasing. Tra l’altro, andando a guardare il numero dei tesserati si parla di 13mila tesserati e 205mila praticanti, ma poi guardando le classifiche dei tornei si contano circa un migliaio di tesserati. A Milano, culla, insieme a Bologna, dello squash, i campi si sono dimezzati negli ultimi 5 anni (da 20 sono scesi a una decina). «E tra le cose strane è che tra gli aventi diritti al voto, una quarantina di società in tutto, non ne figura nemmeno una milanese» dice un praticante. «Ma per aver diritto al voto basta avere dieci iscritti e un tecnico». Le elezioni si terranno il 27 ottobre e c’è un unico candidato, Siro Zanella, presidente da 15 anni (il segretario Davide Monti è in carica da 25 anni). Eppure possibili candidati c’erano. Si saranno arenati sulla burocrazia. Come è successo a Luca Cabassi che aveva formalmente richiesto alla federazione l’elenco delle società per poter avanzare la sua candidatura entro i termini previsti dal regolamento. Elenco che gli è stato negato e che è stato pubblicato pochi giorni prima dello scadere dei termini per candidarsi. Chi sarà il nuovo presidente della federazione squash?

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