22/10/2012 12:05 CEST - Personaggi

Johana Konta, un sogno che parte da lontano

TENNIS - Il 2012 resterà indimenticabile nella storia del tennis britannico grazie ai trionfi di Murray, Watson e Robson. Mentre inizia a farsi notare Johanna Konta: da Sydney al Regno Unito per stupire ancora. Antonio Burruni

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Johanna Konta (Getty Images North America Matthew Stockman)
Johanna Konta (Getty Images North America Matthew Stockman)

Il 2012 rimarrà stampato a caratteri d’oro nel grande libro del tennis britannico. Tra gli uomini, Andy Murray ha vinto la medaglia d’Oro alle Olimpiadi giocate nel sacro regno di Wimbledon (e poi ha bissato, trionfando agli Us Open), mentre, tra le donne, Heather Watson si è aggiudicata il torneo di Osaka, riportando in patria un titolo WTA che mancava dal 1988 (Sara Gomer ad Aptos).

Ma i sogni futuri della perfida Albione sono tutti su una ragazza che arriva da lontano. Johanna Konta, di nazionalità britannica, è infatti nata in Australia, a Sydney, il 17 maggio di 21 anni fa. Ha partecipato alle qualificazioni del WTA di Lussemburgo, battendo 7-5 6-2 la slovena Petra Rampre e venendo eliminata 4-6 6-3 5-7 dalla spagnola Garbine Muguruza.

Attualmente occupa la 155esima posizione nel WTA Single Ranking (best ranking: 147 un mese fa). Professionista dal 2005, ha un particolare legame con l’International di Copenhagen. Infatti, il suo debutto WTA è avvenuto nelle qualificazioni del 2010 (dove ha anche superato un turno), nel 2011 ha disputato il suo primo match in un main draw (perdendo in tre set contro la ceca Lucie Safarova, dopo aver superato le qualificazioni) e quest’anno ha raccolto la sua prima vittoria (grazie al ritiro della kazaka Ksenia Pervak, ritirata quando era già sotto 3-6 0-1). Nei tornei del Grande Slam, quest’anno ha esordito nel main draw di Wimbledon (grazie ad una wild card), cedendo solo 10-8 al terzo contro al quotata statunitense Christiana Mchale, mentre, superate le qualificazioni, aglu Us Open è arrivata al secondo turno (battendo l’ungherese Timea Babos e perdendo 7-5 al terzo contro la bielorussa Olga Govortsova). A livello ITF vanta sette titoli (Mostar’08, partendo dalle qualificazioni, Waterloo’09, Raleigh e Westende’10, Woking-Foxhills e Madrid’11, Rancho Mirage), due finali (Sutton’09, mettendo in fila Balsamo, Dentoni e Floris, Lexington’12) e quattro semifinali (El Paso e Bayamon’10, Clermont-Ferrand’11, Plantation’12).

In doppio è 497esima (304 nello scorso mese di febbraio), vincendo il 25mila di Irapuato’10, perdendo la finale di Shrewsbury’11 e raggiungendo la semifinale nell’ITF di Westende’10, di Madrid e Joue-Les-Tours’11.

Antonio Burruni

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