05/11/2012 22:38 CEST - ATP WORLD TOUR FINALS

Murray-Berdych, via il vento Nole, occhio al tetto Tsonga!

TENNIS - Nel gruppo A del Masters Murray ritrova Berdych dopo la recente, ventosa semi di NY. Djokovic non ha mai battuto Tsonga in match indoor (quattro ko su quattro). Riccardo Nuziale

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Andy Murray e Tomas Berdych polemizzano dopo un punto durante la semifinale degli US Open 2012 (Photo by Clive Brunskill/Getty Images)
Andy Murray e Tomas Berdych polemizzano dopo un punto durante la semifinale degli US Open 2012 (Photo by Clive Brunskill/Getty Images)

(3) Andy Murray vs (5) Tomas Berdych
Precedenti: 3-4

Murray b Berdych 57 62 61 76 (7) US Open 2012 (cemento), semifinale
Berdych b Murray 67 (4) 62 63 Montecarlo 2012 (terra battuta), quarti
Murray b Berdych 63 75 Dubai 2012 (cemento), quarti
Berdych b Murray 46 76 (5) 64 Bercy 2011 (cemento indoor), quarti
Berdych b Murray 64 75 63 Roland Garros 2010 (terra battuta), ottavi
Berdych b Murray 76 (2) 46 61 Adelaide 2006 (cemento), secondo turno
Murray b Berdych 64 26 64 Basilea 2005 (tappeto indoor), secondo turno

Per anni sono stati accomunati dal maligno ma non troppo giudizio di perdenti di lusso, di dissipatori di talento, di magnifica bigiotteria tra diamanti puri. In comune hanno anche il miglior risultato raggiunto al Masters, la semifinale: due volte per il primo (2008 e 2010), una volta per il secondo (2011). Ma gli ultimi mesi sembrano aver, almeno per il momento, aperto nettamente le forbici di valori tra Andy Murray e Tomas Berdych: l'oro olimpico di Londra e, soprattutto, il successo di New York hanno finalmente dato allo scozzese l'agognata consacrazione, la "giustificazione" a tanti elogi sul suo conto, che fino a quel momento non erano appoggiati da trionfi pesanti (alias Slam). Allo stesso tempo però il ceco, il cui miglior risultato Slam resta la finale 2010 di Wimbledon, rimane quel giocatore pericolosissimo e iconoclasta (chiedere a Roger Federer, che dal ceco si è visto sbranare un paio di record a cui lo svizzero e i suoi tifosi tenevano non poco, vale a dire le finali consecutive a Wimbledon e le vittorie notturne a New York) che va sempre preso con le dovutissime cautele.

Murray ne sa qualcosa, dal momento che con Berdych è sotto nei precedenti e nel match indoor cronologicamente più vicino, avvenuto a Bercy l'anno scorso, lo scozzese si arrese in tre set. Berdych vorrà poi sicuramente vendicare la sconfitta della recente semifinale di New York, una sorta di spareggio per provare a scrollarsi di dosso la pesante nomea negativa che Murray vinse in condizioni piuttosto anomale, in una giornata fortemente condizionata da un vento che a tratti ha reso il gioco al limite dell'irregolare (Djokovic ancora ringrazia il rinvio della sua semifinale, dal momento che nello spaccato di primo set con Ferrer non ci capì assolutamente nulla).

Ovviamente questa volta le condizioni atmosferiche non influiranno in alcun modo sulla partita e Murray, che parte comunque con i favori del pronostico, non arriva a questo Masters con la dovuta tranquillità: negli ultimi tre tornei persi (a Tokyo con Raonic, a Shanghai con Djokovic e a Bercy con Janowicz) ha infatti lasciato il campo con il rammarico di match point non sfruttati. Berdych, pur subendo nette sconfitte da Djokovic a Shanghai e da Simon a Bercy, nel mezzo ha comunque trovato la soddisfazione di Stoccolma, superando in finale Tsonga.


(1) Novak Djokovic vs (7) Jo-Wilfried Tsonga
Precedenti: 8-5

Djokovic b Tsonga 76 (4) 62 Pechino 2012 (cemento), finale
Djokovic b Tsonga 61 75 Olimpiadi di Londra 2012 (erba), quarti
Djokovic b Tsonga 61 57 57 76 (6) 61 Roland Garros 2012 (terra battuta), quarti
Djokovic b Tsonga 75 61 Internazionali di Roma 2012 (terra battuta), quarti
Tsonga-Djokovic forfait, Bercy 2011 (cemento indoor), quarti
Djokovic b Tsonga 64 30 ret. Montreal 2011 (cemento), semifinali
Djokovic b Tsonga 76 (4) 62 67 (9) 63 Wimbledon 2011 (erba), semifinali
Tsonga b Djokovic 76 (8) 67 (5) 16 63 61 Australian Open 2010 (cemento), quarti
Djokovic b Tsonga 63 64 Miami 2009 (cemento), quarti
Tsonga b Djokovic 64 76 (1) Marsiglia 2009 (cemento indoor), semifinali
Tsonga b Djokovic 16 75 61 Masters Cup Shanghai 2008 (cemento indoor), round robin
Tsonga b Djokovic 64 16 63 Bercy 2008 (cemento indoor), terzo turno
Tsonga b Djokovic 76 (4) 64 Bangkok 2008 (cemento indoor), finale
Djokovic b Tsonga 46 64 63 76 (2) Australian Open 2008 (cemento), finale

Non ci sarebbe modo migliore di salutare la ritrovata prima posizione mondiale sfatando un tabù. Ebbene sì, anche gli dei dell'Olimpo ne hanno, anche Djokovic, che pur non essendo lo stritolatore devastante del 2011 si è confermato anche quest'anno il tennista più continuo e giustamente davanti a tutti.

In questa prima giornata londinese Nole ritrova per la quinta volta in stagione Tsonga. Finora quattro vittorie per il serbo, tutti successi comodi fatta ovvia eccezione per il quarto di Parigi, dove il francese non è stato capace di convertire quattro match point. C'è di più: Tsonga non batte Djokovic da quasi tre anni, dal quarto dell'edizione 2010 degli Australian Open, dove il francese recuperò uno svantaggio di due set a uno e vendicò la sconfitta della finale di due anni prima, quando entrambi arrivarono a sorpresa in finale lasciando le briciole a Federer e Nadal in semifinale. Da allora sei successi di fila per Nole.

Però...c'è un però. A Londra si gioca indoor. E in questa particolare condizione di gioco Tsonga è avanti 4-0. Precedenti piuttosto polverosi, è vero (l'ultimo risale a Marsiglia 2009), ma è un dato che Djokovic non può sottovalutare e, in parte, non temere. Negli ultimi tornei la condizione di Tsonga non è sembrata straripante mentre Djokovic, tralasciando la trascurabile parentesi di Bercy, ha impressionato nella trasferta asiatica.

Domani il serbo - unico insieme a Federer ad aver vinto il Masters, tra i partecipanti di quest'edizione - darà ai suoi tifosi il regalo da nuovo n.1? O prolungherà questo fastidioso "incubo coperto"?

Riccardo Nuziale

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