07/11/2012 23:42 CEST - FED CUP 2012

Safarova regina di Fed Il pagellone della finale

TENNIS – La finale di Fed Cup dello scorso week-end ha visto la Repubblica Ceca confermare il titolo vinto un anno fa grazie alla vittoria sulla Serbia per 3-1. Protagonista indiscussa Lucie Safarova, ecco i nostri voti alle protagoniste. Stefano Tarantino

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Il team della Rep.Ceca vincitore della Fed Cup 2012
Il team della Rep.Ceca vincitore della Fed Cup 2012

La stagione femminile si è virtualmente chiusa con la finale di Fed Cup svoltasi nel week-end appena trascorso in quel di Praga.
Le padrone di casa della Repubblica Ceca sono riuscite nell'impresa di bissare il titolo conquistato l'anno scorso battendo nell'atto conclusivo la Serbia per 3-1.

Ci si domandava prima del match chi tra Kvitova, Jankovic o Ivanovic potesse decidere le sorti della finale. Paradossalmente l'eroina della due giorni è stata la protagonista meno attesa, Lucie Safarova.

Noi come al solito ci divertiamo a stilare un pagellone delle sfide del week-end in occasione dei match di Davis e Fed, che in questo caso approntiamo in misura ridotta visto che le in campo sono scese solo le singolariste.
Partiamo proprio con la Safarova che ha dimostrato di che pasta è fatta sfoderando due prestazioni di altissimo livello.

LUCIE SAFAROVA: VOTO 8

In questa stagione aveva dimostrato la voglia di risalire nel ranking, riuscendo ad agosto a riagguantare la sua miglior classifica (nr. 17, posizione con la quale ha chiuso la stagione).
Ma per gli addetti ai lavori Lucie Safarova era sempre da considerare una tennista con grandi potenzialità ma con molte lacune, soprattutto di ordine mentale.

La fine della storia con Tomas Berdych aveva forse lasciato qualche strascico ed il 2011 era stato pessimo.

Poi come abbiamo detto la lenta risalita.
Mancava però la prova del fuoco, la certificazione che Lucie potesse essere un fattore ad un certo livello, in appuntamenti di prestigio.
Le prove offerte nei due singolari della finale di Fed sono stati una lietissima sorpresa.

Aveva dichiarato dopo il sorteggio:”Non vedo l'ora di scendere in campo, sono contenta di iniziare per prima” ed ha avuto ragione.
Chiamata nel primo singolare ad affrontare Ana Ivanovic, la nr.1 serba, la Safarova ha affrontato il match da veterana.
Ha felicemente superato la fase iniziale del match alquanto difficile ed equilibrata prima di prendere in mano le redini del match.
Ha condotto poi senza problemi sino alla fine resistendo in volata ad un tentativo di ritorno della sua avversaria, chiudendo il match in due set e portando così in vantaggio la sua squadra.
Tutto questo sfoderando un ottimo servizio, efficace più che mai nei momenti delicati, mostrando una grandissima tenuta mentale, un'ottima condizione fisica e piazzando vincenti fenomenali soprattutto di diritto, la sua arma migliore.

Ma il week-end da sogno di Lucie non è finito qui, perché la Kvitova è inciampata la domenica contro la Ivanovic, costringendo così la sua compagna a scendere in campo contro una vecchia volpe quale Jelena Jankovic sul 2-1 ma con tutta la tensione di questo mondo addosso.

E' vero che la Jankovic non era fisicamente in condizione (forti dolori alla schiena) ma la Safarova è partita ben concentrata e non si è mai voltata indietro, sfoderando un'altra prestazione con i fiocchi.

La serba ha provato a resistere alla furia agonistica della tennista nativa di Brno, ma non c'è stato niente da fare.
Ancora gran servizio, ancora gran concentrazione, ancora vincenti a gogò, stavolta anche con il rovescio.

Il 6-1 6-1 è lo specchio esatto dell'andamento del match che sintetizza il dominio della Safarova.
Che così ha portato il 3-1 alla Repubblica Ceca, dando la seconda Fed consecutiva alle sue compagne, la settima della storia al suo paese.

Ora Lucie deve confermarsi a questi livelli nel 2013, cercando di portarsi tra le prime del ranking.
Deve migliorare soprattutto negli Slam dove i risultati di prestigio latitano, ma per quanto visto nello scorso week-end a Praga, la Safarova è sulla buona strada e ci può provare.
BRAVISSIMA


PETRA KVITOVA: Voto 6,5

Se dovessimo giudicare solo la finale saremmo sulla sufficienza, ma visto che se la Repubblica Ceca all'atto conclusivo ci è arrivata è soprattutto merito suo (per l'amor di Dio, ben coadiuvata dalla Benesova prima e dalla Safarova poi nei turni precedenti) ecco giustificato il 6,5.
Perché comunque Petra è giunta alla finale in condizioni fisiche non ottimali, vittima di un virus un paio di settimane prima al Master (dal quale è stata poi costretta al ritiro) e apparentemente appesantita.

La verve non era quella dei giorni migliori e del resto il 2012 è stato al di sotto delle aspettative dopo un fantastico 2011.
Il match contro la Jankovic era iniziato non bene (sotto 2-4) ma Petra dopo qualche tentennamento iniziale aveva saputo riprendersi alla grande, sfoderando anzi una prestazione in crescendo chiusa con un parziale di 10 giochi a 1.

Il gran finale aveva illuso i più che la domenica la Kvitova avrebbe fatto un sol boccone della Ivanovic, per il 3-0 e la definitiva conquista della Coppa.
Ed invece non è stato così, d'un tratto sono venuti fuori tutti i limiti attuali della campionessa di Wimbledon 2011.
La tennista ceca non è mai riuscita a trovare il bandolo della matassa contro una Ivanovic che giustamente si è giocata il tutto per tutto.
Così Petra ha perso dopo 2 anni l'imbattibilità in Fed lasciando il testimone nelle sapienti mani della Safarova, diventata l'eroina del week-end in casa ceca.

Protagonista comunque del meritato bis in Fed della Repubblica Ceca , la Kvitova è attesa da un 2013 duro, nel quale dovrà dimostrare di valere le sfere alte del ranking, cosa che non può prescindere da una adeguata preparazione fisica, forse il vero limite in questo momento di Petra.

 

ANA IVANOVIC: Voto 6

Anche lei non è arrivata in forma fisica perfetta alla finale di Fed.
La nr.1 serba ha malamente fallito il primo singolare contro la Safarova, mostrando un buon tennis a sprazzi, scarsa attitudine allo scambio prolungato, poca pazienza e molto nervosismo.
Non sappiamo quante volte l'abbiamo vista scagliare la racchetta per terra. Chiaro segnale di insofferenza di fronte ad una giornata non positiva.

Apparentemente molto dimagrita, la Ivanovic è stata quindi costretta a cedere il passo alla Safarova il primo giorno, ma a dire il vero è stata altrettanto brava a riprendersi nel match contro la Kvitova l'indomani.
Si dirà che la tennista serba sullo 0-2 non aveva niente da perdere, questo è vero, ma comunque la prestazione tecnica è stata di tutto rispetto, si vedeva lontano un miglio che la Ivanovic avrebbe dato la morte pur di portare a casa il match, animata dal tipico orgoglio patriottico dei suoi connazionali.

Alla fine la nr.1 serba con una prestazione di gran carattere ha saputo riaprire (purtroppo inutilmente) la sfida battendo in due set la Kvitova e dimostrando a sé stessa che se in giornata il suo gioco può dar filo da torcere a tutti.

Vediamo se nel 2013 la Ivanovic confermerà la rinascita che si è intravista in questo finale di stagione.


JELENA JANKOVIC: VOTO 5

A dire il vero Jelena meriterebbe molto meno per quanto fatto vedere (o forse non fatto vedere) in finale, ma c'è anche da riconoscerle l'impegno profuso durante tutto l'anno in Fed ivi accluse le due fondamentali vittorie in semifinale contro la Russia in singolare che hanno condotto alla prima storica finale nella manifestazione la Serbia.

Doveva essere quella più in forma rispetto alla Ivanovic ed invece è capitato esattamente il contrario.

Bene i primi 20 minuti contro la Kvitova, mai effettivamente in partita contro la Safarova, una presenza alquanto impalpabile la sua nella due giorni di Praga.
Era proprio il caso di rischiarla anche nel secondo singolare vista la sua condizione fisica alquanto deficitaria (forti dolori alla schiena)?

Alla fine ha concluso il suo sforzo in lacrime, disperata per non aver saputo dare una mano al suo team.

Jelena ci sembra purtroppo alla fine della sua carriera nonostante i 27 anni, lei stessa al termine della sfida ha dichiarato che dal 2013 centellinerà i suoi impegni per evitare gli infortuni che l'anno perseguitata nelle ultime stagioni.

Vediamo se ciò basterà a farle disputare una stagione quanto meno decente.
Ma del suo impegno in Fed non si può proprio discutere, nella competizione a squadre ha sempre dato tutto e questo le rende onore.


PETR PALA (Capitano non giocatore Repubblica Ceca): VOTO 7

Ha giostrato le sue ragazze sempre in maniera perfetta, soprattutto nella scelta della seconda singolarista.

Ha i cavalli di razza in scuderia, ma bisogna esser bravi nel sapere quando metterli in pista ed in due anni non ha mai sbagliato una mossa, le due Fed sono anche merito suo.

DEJAN VRANES (Capitano non giocatore Serbia): VOTO 6

Bravo a portare il team alla prima finale della sua storia in Fed Cup, un po' troppo rigido nel rischiare ancora con l'esperta ma malconcia Jankovic nell'ultimo singolare.
Perché non provare a mettere in campo la Jovanovski, più giovane e sicuramente più fresca atleticamente rispetto alla veterana Jelena?

E' vero, sarebbe forse potuto sembrare un affronto verso chi la Serbia in finale ce l'aveva condotta, ma ci si stava giocando la Coppa e forse anche psicologicamente un cambio all'ultimo minuto avrebbe potuto mettere qualche granello di sabbia negli ingranaggi sin lì perfetti della Safarova, chissà.

Comunque sono discorsi facili da fare dopo, probabilmente nessuno meglio di lui sapeva come stavano le cose, si ripartirà nel 2013 per riprovarci di nuovo.

 

Stefano Tarantino

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