La stampa inglese esalta Super-Nole

TENNIS - Senza partite di Premier League o di rugby il lunedì, la finale delle Barclays World Tour Finals è la protagonista principale su molti dei principali giornali inglesi, solo John Terry precede la vittoria di Djokovic. Da Londra, Paul Sassoon

Il Daily Mail titola “Djokovic conferma di essere il migliore con un'emozionante vittoria contro Federer alla O2”. Mike Dickson sottolinea ancora come il pubblico sia sempre dalla parte di Federer, ma non è bastato contro un Djokovic sontuoso. In oltre c'è un articolo su Andy Murray che è uno dei candidati per vincere il “Sports Personality of the Year Award”, ma i fischi del pubblico durante la semifinale sembrano aver posto fine ai suoi sogni di vincere questo riconoscimento (il favorito resta Bradley Wiggins, primo inglese a vincere il Tour de France), quindi si concentrerà a migliorare la sua forma in vista del Australian Open.

Il commento sulla finale di Kevin Mitchell è“una finale degna dei due migliori giocatori al mondo” e che Novak Djokovic “ha finito l'anno come ha iniziato, da campione e da re della giungla del tennis”. Lo stesso Mitchell parla anche del modo “dignitoso con cui ha perso Andy Murray, nonostante il pubblico cafone” e che Murray non sarà negli studi della BBC a farsi coccolare ed esaltare durante la premiazione della personalità sportiva dell'anno, ma sarà a Miami per completare la sua preparazione invernale.

Sul Times Neil Harman inizia il racconto della finale paragonando il Djokovic che non si reggeva in piedi durante la premiazione del Australian Open e quello al settimo cielo per essere diventato campione dei campioni. Su un altro articolo Ed Smith sottolinea il rispetto che Djokovic prova per lo svizzero “La genialità di Federer merita l'applauso del vincitore”. Non poteva mancare Murray e infatti anche Harman parla delle chance dello scozzese di vincere il premio (molto sentito in Gran Bretagna) di sportivo dell'anno.

Simon Briggs sul Telegraph parla dell'impresa di "Djokovic che detronizza Federer", il re della O2 Arena. Briggs esalta la abilità del serbo di produrre colpi pazzeschi da situazioni impossibili definendolo anche “innaturalmente flessibile in tal modo da far invidia a maestri di yoga o fachiri indiani”.

Paul Sassoon