24/11/2012 16:17 CEST - Approfondimento

I 10 momenti indimenticabili del 2012

TENNIS - Rivediamo i punti salienti del 2012. Il primo Slam di Andy, i 7 Roland Garros di Nadal al quale ha risposto Roger con il settimo Wimbledon. Il successo parigino della Sharapova, il set da record della Shvedova e tanto altro. Giacomo Fazio

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Andy Murray celebra il trionfo agli Us Open
Andy Murray celebra il trionfo agli Us Open

10: il Career Grand Slam di Maria Sharapova

Maria Sharapova ha interrotto a Parigi un digiuno che negli Slam durava da ben 4 anni vincendo per la prima volta il Roland Garros. Successo che le ha permesso di completare il Grande Slam della carriera. La russa che si era definita “una mucca sul ghiaccio” quando giocava sulla terra ha ottenuto invece sul rosso i successi più importanti dopo l’operazione alla spalla del 2008. Purtroppo il successo è arrivato a discapito di Sara Errani che si era spinta fino alla finale del singolo e del doppio poi vinto con Roberta Vinci. Masha si è così aggiunta ad un gruppo di super campionesse capaci di tale impresa come Graf, Evert, Navratilova, Serena Williams, King, Connolly, Hart. Fry e Court.


9: la Davis-Fed Cup della Repubblica Ceca

Storica doppietta per la Repubblica Ceca che nella 02 Arena di Praga conquista il massimo titolo per nazioni sia in campo femminile sia in quello maschile. I protagonisti delle due vittorie sono stati forse i meno attesi perché i successi sono arrivati grazie ai numeri due delle rispettive formazioni. Lucie Safarova ha vinto i suoi due match di singolare mentre Radek Stepanek ha consegnato il punto finale ai cechi con il successo su Nicolas Almagro. Tra le donne è la terza volta consecutiva che un paese difende il titolo conquistato l’anno prima. Ci erano già riuscite Russia nel 2007-08 e Italia nel biennio 2009-2010. Per i cechi è la prima insalatiera dal 1980. L’ultima volta che lo stesso Paese si è aggiudicato Davis e Fed Cup è stato nel 1990 con il doppio successo degli Stati Uniti.

8: Il golden set di Yaroslava Shvedova

Yaroslava Shvedova era conosciuta soprattutto per un paio di titoli del Grande Slam in coppia con Vania King nel 2010. Ma quest’anno la kazaka ha disputato una buona stagione anche in singolare. Il suo 2012 verrà comunque ricordato per essere riuscita a vincere un set senza perdere un punto. Al terzo turno dei Championships la Shvedova non ha lasciato nemmeno un 15 alla malcapitata Errani. Secondo l'ITF, l'unico altro esempio conosciuto di un set d 'oro si è verificato durante un evento a Delray Beach il 22 febbraio 1983. Quel giorno Bill Scanlon chiuse la seconda frazione del suo match con Marcos Hocevar per 6-0 dopo aver vinto il primo set per 6-2.
 

7: la partenza super di Victoria Azarenka

Victoria Azarenka ha iniziato il suo 2012 in maniera incredibile vincendo il titolo a Sydney, poi l'Australian Open (6-3 6-0 a Sharapova), Doha, Indian Wells ed i quarti di finale a Key Biscayne dove la corsa si è conclusa definitivamente per mano di Marion Bartoli. Ventisei vittorie per quattro titoli e la cima della classifica mondiale. Un percorso di straordinario successo che non si è potuto ripetere nel proseguo della stagione scontrandosi inevitabilmente con il muro di nome Serena a Madrid, Wimbledon, ai Giochi e agli US Open. La bielorussa ha però chiuso l'anno da numero 1 del mondo.

6: l'oro olimpico di Andy Murray

Preambolo al successo più bello, l’oro a Londra è stato sicuramente il viatico per Murray alla conquista del primo major dopo ben quattro sconfitte in finale. Vittoria tutt’altro che scontata considerando l’amarezza per la sconfitta a Wimbledon di qualche settimana prima. Forse è stato proprio un bene aver avuto subito la possibilità di rifarsi nello stesso torneo sulla stessa superficie. Ne ha fatte le spese Federer che ha probabilmente detto addio al Grande Slam d’oro della carriera.

5: la maratona di Novak Djokovic e Rafael Nadal

Ci sono state forse finali più belle dal punto di vista tecnico nella storia degli Slam. Ma la prova di forza offerta da Novak Djokovic e Rafael Nadal a Melbourne non ha eguali. Una battaglia pazzesca fatta di vincenti da fondocampo, recuperi prodigiosi e rincorse da una parte all’altra del campo. Una finale in cinque set che ha stremato non solo i protagonisti ma anche gli spettatori presenti ed i tifosi di tutto il mondo incollati davanti al televisore, increduli rispetto a quello che stavano osservando. Settima vittoria consecutiva per il serbo in altrettante finali contro lo spagnolo dopo ben 5 ore e 53 minuti.

4: le sette corone di Nadal e Federer

Nell’anno dei quattro vincitori diversi Rafael Nadal e Roger Federer hanno ribadito il loro dominio negli Slam della parte centrale della stagione. Nadal dopo i trofei conquistati a Montecarlo e Roma ha confermato il suo titolo a Parigi grazie alla terza vittoria consecutiva sulla terra battuta contro Novak. In una partita condizionata dalla pioggia e dalle polemiche Rafa ha superato Borg nel numero di Roland Garros vinti. Qualche settimana dopo sua maestà Roger Federer si è ripreso la corona di “Re del’erba” dopo ben 3 anni dall’ultima vittoria. Sette titoli per entrambi nei rispettivi tornei preferiti ed una rivalità che in questo 2012 è sicuramente mancata.

3: l’addio di Andy Roddick

Il più grande giocatore americano della sua generazione ha deciso di chiudere la sua carriera proprio a New York dove aveva vinto il suo primo ed unico major. Ha lasciato dopo aver conquistato 32 titoli ATP, una Coppa Davis e la prima posizione mondiale. Andy è stato l’ultimo statunitense a vincere uno Slam e passerà molto tempo ancora prima di poterne vedere un altro. Mancherà specialmente per il suo essere brillante durante le conferenze stampa, per le sue battute mai banali e per la schiettezza nelle dichiarazioni ufficiali. Non è mai stato apprezzato abbastanza durante la sua carriera a causa delle tante sconfitte subite contro Federer ma ha lasciato un vuoto tra i tanti fans sparsi in tutto il mondo.

2: l’estate di Serena Williams

Estate spettacolare per Serena Williams che ha inanellato una serie di trionfi inaudita: singolo e doppio a Wimbledon, vittoria a Stanford, due medaglie d’oro alle Olimpiadi per il Grande Slam d’oro della carriera, quarto titolo a New York (15° negli Slam) e per finire il Master di fine anno a Istanbul. Dalla sconfitta al primo turno a Parigi un parziale di 31 vittorie ed 1 sconfitta.

1: il primo slam di Andy Murray

Andy Murray a New York ha finalmente esorcizzato il fantasma di Fred Perry vincendo il suo primo Slam agli US Open. Lo scozzese è riuscito a superare in cinque set il campione in carica Djokovic che aveva rimesso in piedi un match in cui si era ritrovato sotto di due set. Murray ha prevalso per 7-6 (12-10), 7-5, 2-6, 3-6, 6-2 in 4 ore e 54 minuti nella finale più lunga della storia degli US Open. Grazie alla vittoria a NY, alla medaglia d’oro alle Olimpiadi ed alla finale raggiunta a Wimbledon, Murray si è finalmente conquistato l’appellativo di Fab Four … anche se in termini di numeri il distacco dagli altri tre è ancora molto ampio.
 

Giacomo Fazio

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