24/11/2012 12:45 CEST - APPROFONDIMENTO

Non solo Murray, per il tennis britannico

TENNIS - E’ stata un’ ottima annata per il tennis britannico, grazie a Robson, Watson e Murray. Andy Schooler ricorda i momenti chiave e i successi meno pubblicizzati: dal doppio alle prime vittorie delle nuove leve. Traduzione di Bianca Mundo

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Marray e Nielsen con il trofeo di Wimbledon
Marray e Nielsen con il trofeo di Wimbledon

I libri di storia del tennis indicheranno il 2012 come l’ anno degli emozionanti Giochi Olimpici di Londra nei quali il Team GB ha riscosso un successo senza precedenti nell’ era moderna.
Tuttavia non si deve dimenticare che è stato anche un anno fantastico per il tennis britannico.

La storia di Wimbledon
Se ci fosse mai stato un torneo capace di creare il mito dei ‘perdenti inglesi’ quello è Wimbledon. Sono cresciuto in tempi in cui il quarto turno di Jeremy Bates era un evento tale da essere fonte di giubilo nazionale. Tim Henman ed Andy Murray hanno sicuramente alzato il livello ma una serie di sconfitte in semifinale hanno fatto si che un certo Bunny Austin rimanesse sulla bocca dei tifosi per molto tempo. Adesso comunque non c’è più bisogno di tornare ad Austin nel 1938 per trovare l’ ultimo finalista del torneo singolare maschile di casa data la storica vittoria di Murray su Tsonga. Purtroppo Murray ha fallito nella conquista del titolo - Roger Federer si è dimostrato troppo per lui solo due giorni dopo - ma un significativo ostacolo è stato superato.

Se il fatto che Murray sia andato vicinissimo al diventare il primo campione britannico in singolare dopo 76 anni non è abbastanza per convincere del momento magico del tennis inglese, di sicuro ne è prova il successo di Jonny Marray in doppio. Trentunenne e bisognoso di una wild card per accedere al tabellone principale, Marray ed il partner Freddie Nielsen hanno vinto una serie di partite al quinto al cardiopalma prima di ripetersi in una finale che si è conclusa alle nove di sera sotto il tetto del Centre Court. E’ stata una favola, ed il meglio doveva ancora arrivare.


Metallo prezioso
Con i campi rimessi a nuovo in tempi record, i migliori del pianeta sono ritornati a Wimbledon dopo solo tre settimane per le Olimpiadi - e che Giochi si sono rivelati per il tennis britannico!
Murray si è risollevato con l’ oro in singolare battendo i primi due del mondo, Novak Djokovic e Roger Federer, nelle ultime due partite. Il modo in cui ha demolito Federer perdendo solo 7 games è stato superlativo e sarà ricordato in futuro come il momento in cui ha veramente fatto un salto di qualità. Di sicuro sembra aver inculcato nello scozzese la convinzione di poter batter i migliori. Non gli avevano nemmeno messo la medaglia d’ oro al collo che Andy è ritornato in campo con Laura Robson per la finale del doppio misto, e la coppia ha fatto così aggiungere un argento al medagliere della propria nazione.

La gloria del Grand Slam
Nel 2010 Roger Federer dichiarò scherzosamente che l’ ultimo campione britannico in un torneo dello slam risaliva a 150,000 anni prima. Ma grazie a Murray il tennis britannico non è più oggetto di scherno. Poco prima di New York in molti avevano la sensazione che il successo olimpico avesse gettato le basi per la gloria in terra americana ma che raggiungerlo non sarebbe stato una passeggiata. Sintesi perfetta di ciò è stata la finale. Un match tiratissimo che ha visto Murray portarsi in vantaggio di 2 set prima di subire il ritorno di Novak Djokovic nel terzo e quarto. Un Murray più giovane e meno maturo sarebbe forse capitolato arrivato a quel punto, ma con un oro olimpico in tasca ed uno dei più grandi, Ivan Lendl, nel suo angolo, Murray si è riconcentrato, ha alzato il livello di gioco di nuovo, lasciando il suo avversario serbo inerme. 150,000 anni di sofferenze -si ok, 76- si erano appena conclusi portando via con sé l’ ombra di Fred Perry che aleggiava sul tennis britannico.

Le donne avanzano
Il trionfo di Murray a New York è stato di sicuro il punto più alto di quest’ annata tennistica per la Gran Bretagna, ma sembra anche che abbia innescato un effetto a catena durante il resto della stagione soprattutto per il circuito femminile dove Laura Robson e Heather Watson hanno espresso la volontà di raggiungere Andy ai piani alti del tennis mondiale. La Robson è diventata la prima finalista britannica da Jo Durie (1990) con la finale di Guangzhou, e poche settimane dopo è toccato alla Watson scrivere un pezzetto di storia e scavalcare la stessa Robson diventando la prima vincitrice di un torneo WTA da 24 anni a questa parte, ad Osaka. La Watson ha concluso la stagione tra le prime 50 ed entrambe hanno ottime possibilità di scalare le classifiche nel 2013.

Tutti parte del team
Mentre Jonny Marray ha fatto notizia per il doppio, si deve comunque notare che la Gran Bretagna ha finito l’ anno con 7 uomini nei primi 100. La coppia di Davis formata da Colin Fleming e Ross Hutchins ha vinto due titoli ATP nel 2012, mentre Dominic Inglot ha raggiunto buoni risultati. In più, Ken Skupski e Jamie Delgado hanno raggiunto due finale, mentre Jamie Murray una.

Il futuro è roseo
Ovviamente la presente generazione di tennisti non durerà per sempre perciò è fondamentale anche coltivare talenti. Fortunatamente il 2012 ha mostrato che anche le categorie junior sono un bacino per giovani con grandi potenzialità. Liam Broady, Josh Ward-Hibbert e Kyle Edmund, con gli ultimi due che hanno provato il sapore della vittoria negli Slam in doppio e terminato l’ anno nella top 25 mentre il primo ha raggiunto la finale in singolare agli Us Open. Dal lato femminile, il fatto che la GB abbia raggiunto la finale del World Junior Tennis - un torneo per under 14- può considerarsi un ottimo risultato. Jazzi Plews, Gabriella Taylor e Maia Lumsden sono i membri del team da tener d’ occhio nei prossimi anni.

Sigla finale
Fuori dai campi da tennis, è importante sottolineare che l’ ATP ha annunciato che le World Tour Finals si disputeranno alla London O2 Arena almeno fino al 2015. ‘Ispira una generazione’ è stato un tormentone del 2012 e quale modo migliore per far ciò se non avere i migliori giocatori del pianeta in casa per altri 3 anni?

 


 

Trad. di Bianca Mundo

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