30/11/2012 11:34 CEST - Rassegna
30 novembre 2012
Rubrica a cura di Stefano Pentagallo
Montecarlo dei record fa l'occhiolino all'Italia
Vincenzo Martucci, La Gazzetta dello Sport del 30.11.2012
E’ il torneo degli italiani, come spettatori, che arrivano sempre in forze all’appuntamento di metà aprile, e anche come atleti, visto che gli azzurri fanno spesso buona figura. E così, il torneo di Montecarlo al famoso Country Club che si affaccia sulla Costa Azzurra, s’è affacciato a Milano — all’Harbour Club — per presentare l’edizione del 13-21 aprile. A conferma che il tennis italiano tutto, non solo quello femminile di Errani e Vinci, è credibile a livello più alto.
Successo Montecarlo continua a crescere, nel segno dell’accordo editoriale con la Gazzetta dello Sport, iniziato quest’anno. Non è soltanto il primo grande appuntamento stagionale sulla terra rossa europea, un classico datato 1897, nobilitato dall’etichetta Masters 1000 (i 9 tornei secondi come premi e partecipanti solo ai 4 Slam), è una importantissima tappa sportiva, come testimonia l’ultima finale Nadal-Djokovic e gli 8 sigilli consecutivi del fenomenale Rafa — record assoluto era open —, ed anche un successo finanziario. Come dicono i 127 mila spettatori-record di quest’anno, e come promettono i dati del 2013. Parola del direttore del torneo, Zeljko Franulovic: «Registriamo già un +13% dalla biglietteria rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un forte, nuovo, impulso, internazionale, via on line da Inghilterra, Olanda, Stati Uniti e Brasile». Con ampia eco da parte di media e tv, grazie a Sky Sport, con 70 paesi collegati (dei cinque continenti) ed un’audience di 50 milioni di spettatori.
Super8 Intanto, Re Nadal, fermo da Wimbledon per la rottura parziale del tendine della rotula sinistra, e la sindrome di Hoffa (un’infiammazione al tessuto adiacente), che ha appena ripreso gli allenamenti tennistici, mette le mani avanti: «Ho vissuto 8 anni di fila fantastici, da campione, e non dovrei lamentarmi. Non sarà facile, e dovrò lavorare duramente per tornare ad essere quello di prima dell’infortunio. Siamo nei tempi previsti, ma non mi aspetto miracoli, né fisso scadenze, anche se l’obiettivo è tornare al top nella prima metà della stagione. Infelice? Sono stato felice in un altro modo».