WTA: Prosegue la guerra fredda

Tennis- Stati Uniti e Russia sono le due nazioni con il maggior numero sia nella Top 100 mondiale, sia nell’intera classifica. Buon quinto posto per l’Italia. Antonio Burruni

Diamo uno sguardo all’ultima classifica dell’anno sfornata dalla WTA. Ci fermiamo alla posizione 1002, visto che anche il sito del tennis femminile mondiale, decide di illustrare solo le atlete in classifica che hanno raccolto almeno 10 punti durante l’anno. Le prime undici giocatrici al mondo rappresentano undici diverse nazioni e tra le prime quindici, solo la Russia ha più di una rappresentante (tre).

Sono 36 le nazioni che possono vantare almeno una rappresentante tra le Top 100 WTA e tra queste, l’Italia occupa il quinto posto (in coabitazione con Francia, Germania e Romania, con 5 atlete (quindi, col 5percento della rappresentanza). In testa, c’è il duello tra Russia e Stati Uniti (10 per parte), mentre il terzo gradino del podio è ceco (8) e la quarta forza mondiale è la Spagna (6). Negli ultimi due posti della top 10 mondial troviamo ben quattro nazioni: Cina, Giappone, Serbia e Slovacchia (3). Seguono Belgio, Bielorussia, Gran Bretagna, Kazakhstan, Olanda, Polonia, Svezia, Svizzera, Taiwan ed Ungheria 2; Australia, Austria, Bulgaria, Canada, Croazia, Danimarca, Estonia, Georgia, Grecia, Israele, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Slovenia e Sud Africa 1.

Le nazioni rappresentate tra Top 200 salgono a 47. Gli Usa (23) staccano la Russia (16), mentre al terzo posto ci sono Francia e Repubblica Ceca (11), che hanno superato la Spagna (10). L’Italia (con la Germania) scivola al sesto posto (9 atlete e 4,5percento). Settime Australia e Cina (8), davanti a Romania 7; Ucraina 6; Canada, Giappone, Gran Bretagna, Serbia, Slovacchia 5; Kazakhstan ed Olanda 4; Austria, Belgio, Croazia, Polonia, Svizzera, Taiwan ed Ungheria 3; Bielorussia, Israele, Portogallo, Sud Africa e Svezia 2; Argentina, Brasile, Bulgaria, Colombia, Danimarca, Estonia, Georgia, Grecia, Lettonia, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Paraguay, Porto Rico, Slovenia, Thailandia, Turchia ed Uzbekistan 1.

54 nazioni nella Top 300, con gli Usa (29) sempre primi davanti alla Russia (24). Stavolta il bronzo di tappa va alla Francia (17), che precede Germania (14), Repubblica Ceca, Romania e Spagna 13. L’Italia è ottava con 12; tenniste (4percento complessivo), seguita da Cina ed Ucraina 11; Australia, Giappone e Gran Bretagna 9; Slovacchia 8; Canada, Croazia, Olanda e Polonia 6; Bielorussia, Kazakhstan, Serbia, Svizzera e Thailandia 5; Argentina, Bulgaria, Slovenia e Taiwan 4; Austria, Belgio ed Ungheria 3; Bosnia Herzegovina, Colombia, Israele, Lettonia, Portogallo, Sud Africa, Svezia, Turchia e Venezuela 2; Brasile, Danimarca, Estonia, Georgia, Grecia, Hong Kong, India, Liechtenstein, Lussemburgo, Montenegro, Nuova Zelanda, Paraguay, Porto Rico, Tunisia ed Uzbekistan 1.

Salgono a 61 gli stati presenti nella classifica mondiale a livello di Top 400. Prosegue il duello tra Usa e Russia (34-32), mentre c’è un nuovo cambio della guardia al terzo posto, dove stavolta c’è il Giappone (22), che precede Francia (21), Germania (18), Cina (17), Repubblica Ceca e Spagna (16). L’Italia scivola al nono posto, agganciata anche dall’Ucraina a quota 15 (risultato inferiore al 4percento globale). Romania 14; Australia e Gran Bretagna 11; Slovacchia 10; Polonia 8; Bielorussia, Canada, Croazia, Olanda, Serbia e Thailandia 7; Argentina e Kazakhstan 6; Belgio, Bulgaria, Slovenia, Svizzera e Taiwan 5; Austria, Brasile, Turchia ed Ungheria 4; Uzbekistan e Venezuela 3; Bosnia Herzegovina, Cile, Colombia, Corea del Sud, Georgia, Hong Kong, Israele, Lettonia, Perù, Portogallo, Sud Africa e Svezia 2; Bolivia, Danimarca, Estonia, Grecia, India, Kyrgyzstan, Liechtenstein, Lussemburgo, Messico, Montenegro, Norvegia, Nuova Zelanda, Paraguay, Porto Rico e Tunisia 1.

Sono 67 le nazioni rappresentate nella Top 500. Stabili le prime quattro posizioni: Usa (45), Russia (42), Giappone (27) e Francia (25). L’Italia risale al sesto posto, con 21 tenniste (poco più del 4percento), dietro la Cina (22), ma davanti a Germania ed Ucraina 19; Spagna 18; Repubblica Ceca e Romania 17; Australia 14; Gran Bretagna 13; Slovacchia 11; Polonia e Serbia 10; Brasile ed Olanda 9; Argentina, Austria, Canada, Croazia e Thailandia 8; Bielorussia 7; Belgio, Bulgaria, Kazakhstan, Taiwan ed Ungheria 6; Georgia, Slovenia, Svizzera 5; Cile e Turchia 4; Israele, Svezia, Uzbekistan e Venezuela 3; Bosnia Herzegovina, Colombia, Corea del Sud, Estonia, Hong Kong, Indonesia, Lettonia, Messico, Perù, Portogallo e Sud Africa 2; Armenia, Bolivia, Danimarca, Finlandia, Grecia, India, Irlanda, Kyrgyzstan, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Montenegro, Norvegia, Nuova Zelanda, Oman, Paraguay, Porto Rico e Tunisia 1.

Questa è la prima porzione di classifica che non vede new-entry tra le nazioni della Top 600. Prime quattro posizioni in ghiaccio (Usa 55, Russia 48, Giappone 37 e Francia 29), mentre l’Italia sale al quinto posto (con la Germania), con 26 rappresentanti (sempre poco oltre il 4percento). Settimo posto per la Cina (25), seguita da Ucraina 21; Repubblica Ceca, Romania e Spagna 20; Australia 16; Brasile, Gran Bretagna e Slovacchia 13; Croazia e Polonia 12; Argentina e Serbia 11; Austria ed Olanda 10; Bielorussia, Canada, Slovenia e Thailandia 8; Belgio, Taiwan ed Ungheria 7; Bulgaria, Georgia, India, Kazakhstan e Svizzera 6; Cile e Corea del Sud 5; Israele, Svezia, Turchia ed Uzbekistan 4; Bosnia Herzegovina, Colombia, Messico e Venezuela 3; Estonia, Hong Kong, Indonesia, Lettonia, Paraguay, Perù, Portogallo e Sud Africa 2; Armenia, Bolivia, Danimarca, Finlandia, Grecia, Irlanda, Kyrgyzstan, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Montenegro, Norvegia, Nuova Zelanda, Oman, Porto Rico e Tunisia 1.

Le nazioni rappresentate nella Top 700 sono 69 e l’Italia diventa la solitaria quinta potenza mondiale (30 tenniste, poco oltre il 4percento). Dietro il solito poker (Usa 62, Russia 61, Giappone 41 e Francia 36) ed agli azzurri, ci sono la Germania 28; Cina 26; Repubblica Ceca 25; Romania e Spagna 22; Australia ed Ucraina 21; Argentina, Croazia e Slovacchia 15; Brasile e Gran Bretagna 14; Polonia 13; Canada, Olanda e Serbia 12; Austria 10; Bielorussia, Corea del Sud e Svizzera 9; Belgio, Kazakhstan, Slovenia e Thailandia 8; Bulgaria, Georgia, India, Taiwan ed Ungheria 7; Svezia 6; Cile, Messico e Turchia 5; Israele ed Uzbekistan 4; Bosnia Herzegovina, Colombia, Grecia, Indonesia, Paraguay e Venezuela 3; Danimarca, Estonia, Hong Kong, Kyrgyzstan, Lettonia, Liechtenstein, Lussemburgo, Perù, Portogallo e Sud Africa 2; Armenia, Bolivia, Finlandia, Irlanda, Lituania, Macedonia, Madagascar, Montenegro, Norvegia, Nuova Zelanda, Oman, Porto Rico e Tunisia 1.

Mentre salgono a 70 le nazioni rappresentate dalle prime 801 giocatrici al mondo, registriamo il sorpasso della Russia (72) sugli Stati Uniti (68) in vetta alla classifica. Terzo posto del podio per il Giappone (45), insidiato dalla Francia (43), mentre l’Italia (35, sopra il 4,5percento) difende il quinto posto dalla Germania (34). Settima la Cina (30), seguita da Australia, Repubblica Ceca e Spagna 27; Romania ed Ucraina 23; Argentina, Croazia Gran Bretagna e Slovacchia 17; Brasile 16; Olanda e Serbia 14; Polonia 13; Bielorussia e Canada 12; Austria e Corea del Sud 11; Slovenia e Svizzera 10; Bulgaria ed India 9; Belgio, Kazakhstan, Taiwan e Thailandia 8; Georgia ed Ungheria 7; Cile, Israele, Svezia e Turchia 6; Messico 5; Grecia, Hong Kong, Paraguay ed Uzbekistan 4; Bosnia Herzegovina, Colombia, Indonesia, Lettonia, Lussemburgo, Perù, Sud Africa e Venezuela 3; Danimarca, Estonia, Kyrgyzstan, Liechtenstein e Portogallo 2; Armenia, Bolivia, Finlandia, Irlanda, Lituania, Macedonia, Madagascar, Moldavia, Montenegro, Norvegia, Nuova Zelanda, Oman, Porto Rico e Tunisia 1.

Controsorpasso a stelle e strisce in vetta alla classifica delle 71 nazioni rappresentate nella Top 900 mondiale. Gli Stati Uniti (81) riprendono il comando sulla Russia (78). Tutto fermo tra la terza e la settima posizione: Giappone (49), Francia (46), Italia (42, quinto posto, con una percentuale sempre attorno al 4,5) Germania (36) e Cina (32). Sale all’ottavo posto la Romania (30), che precede Repubblica Ceca e Spagna (29). Scivolano fuori dalla Top 10 Australia ed Ucraina (27). Seguono Gran Bretagna 20; Brasile, Croazia e Slovacchia 19; Argentina 18; Polonia e Serbia 17; Olanda 16; Corea del Sud e Svizzera 14; Canada 13; Austria e Bielorussia 12; India 11; Slovenia e Taiwan 10; Belgio e Bulgaria 9; Kazakhstan, Thailandia ed Ungheria 8; Georgia, Israele, Svezia e Turchia 7; Cile 6; Grecia, Messico, Uzbekistan e Venezuela 5; Hong Kong, Paraguay e Portogallo 4; Bosnia Herzegovina, Colombia, Indonesia, Lettonia, Lussemburgo, Perù e Sud Africa 3; Danimarca, Estonia, Finlandia, Kyrgyzstan, Liechtenstein e Nuova Zelanda 2; Armenia, Bolivia, Ecuador, Irlanda, Lituania, Macedonia, Madagascar, Moldavia, Montenegro, Norvegia, Oman, Porto Rico e Tunisia 1.

Nella Top 1000 (anzi, 1002, visto che la posizione 995 è condivisa da otto tenniste) sono rappresentate 73 nazioni. La nazione più rappresentata sono gli Stati Uniti, che con 96 tenniste ha quasi il 10percento delle partecipanti. Secondo posto per la Russia (88), che stacca decisamente il Giappone, terzo a quota 51. A piedi del podio la Francia (49) e l’Italia (45 atlete, circa il 4,5percento del totale). Chiudono la Top 10 mondiale la Germania (38), la Cina (35), l’Australia e la Romania (32 a testa) e la Repubblica Ceca (31). Seguono Spagna 29; Ucraina 28; Argentina e Croazia 22; Brasile, Gran Bretagna 21; Polonia e Slovacchia 20; Olanda e Serbia 18; Corea del Sud 17; India 15; Canada, e Svizzera 14; Austria e Belgio 13; Bielorussia e Taiwan 12; Slovenia 11; Bulgaria, Thailandia ed Ungheria 10; Kazakhstan 9; Israele, Svezia, Turchia e Venezuela 8; Georgia 7; Cile, Grecia e Messico 6; Paraguay ed Uzbekistan 5; Colombia, Hong Kong, Perù, Portogallo e Sud Africa 4; Bosnia Herzegovina, Indonesia, Lettonia e Lussemburgo 3; Danimarca, Estonia, Finlandia, Kyrgyzstan, Liechtenstein, Montenegro, e Nuova Zelanda 2; Armenia, Bahamas, Bolivia, Ecuador, Egitto, Irlanda, Lituania, Macedonia, Madagascar, Moldavia, Norvegia, Oman, Porto Rico e Tunisia 1.

Antonio Burruni