05/01/2013 19:12 CEST - HOPMAN CUP

Disastro Ivanovic, la Hopman è spagnola

TENNIS – Non basta la vittoria di Djokovic su un buon Verdasco (6-3 7-5), la Ivanovic non in giornata perde il singolare contro un'indomita Medina Garrigues. I due spagnoli fanno poi valere la maggiore attitudine nel doppio (6-4 7-5) e conquistano per la 4° volta il trofeo per il loro paese. Stefano Tarantino

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Verdasco e Medina Garrigues vincitori della Hopman Cup 2013
Verdasco e Medina Garrigues vincitori della Hopman Cup 2013

Anabel Medina Garrigues e Fernando Verdasco vincono con pieno merito la 25° edizione della Hopman Cup.
I due spagnoli hanno battuto in rimonta la Serbia formata da Nole Djokovic ed Ana Ivanovic, spuntandola al doppio decisivo per 2-1.

Nella giornata cruciale è venuta a mancare per i serbi la Ivanovic, che dopo il successo di Djokovic su Verdasco nel primo singolare (ottima comunque la prova dello spagnolo) aveva l'obbligo di battere la Medina Garrigues per non trascinare la sfida al doppio misto dove la coppia avversaria avrebbe con tutta probabilità fatto valere la maggiore attitudine alla specialità (la Medina ha vinto ben 18 titoli in carriera compresi 2 Roland Garros).

La tennista serba si è invece fatta irretire dalle trame della sua avversaria, vera eroina di questa finale.
La Medina Garrigues dopo un inizio balbettante ha giocato una partita tutto cuore e determinazione e la Ivanovic alla distanza si è sciolta come neve al sole cedendo nettamente al terzo set.

Nel doppio finale un Verdasco perfetto al servizio ed una Medina Garrigues essenziale ed efficace hanno poi avuto la meglio su un Djokovic che ha cercato di infondere coraggio alla sua compagna ed una Ivanovic più spaesata che mai, davvero inadeguata sulla rete ed anche un po' demoralizzata dall'occasione sprecata nel singolare.

Logico quindi il successo finale degli spagnoli che vincono entrambi per la prima volta il trofeo (la Medina Garrigues aveva giocato e perso la finale del 2007 contro la Russia, è il quarto successo nella manifestazione per la Spagna), mentre per i serbi la Hopman resta un tabù, l'appuntamento con il pimo successo deve essere ancora una volta rinviato.

 

SPAGNA-SERBIA 2-1

Djokovic- Verdasco 63 75

Inizia con il piede giusto per la Serbia la finale della Hopman Cup in corso di svolgimento a Perth.

Nel singolare maschile Novak Djokovic ha infatti piegato in 1 ora e 32 minuti un buon Fernando Verdasco, che dopo aver giocato maluccio nel giron eliminatorio ha finalmente fornito un prestazione di buon livello.

Lo spagnolo soprattutto nel secondo set ha sfoderato un servizio eccellente ed un diritto disarmante. La palla di Djokovic naturalmente viaggia ad una velocità superiore a quella di Verdasco, ma il tennista iberico non si è mai tirato indietro e quando ha potuto ha cercato di fare la partita, commettendo quindi più gratuiti ma anche un maggior numero di vincenti (21-34 il saldo per lui contro il 15-13 del serbo).

Nole non ha avuto alcun tipo di problema nel primo set, break nel quarto gioco per il 3-1, piccola difficoltà nel game successivo, quando si è venuto a trovare 0-30 sul suo servizio, e poi il nr. 1 Atp è andato via liscio per il 6-3 finale in 31 minuti.
Cifre simili al servizio per entrambi i contendenti (71% di prime), qualche errore in più per Fernando rispetto a Djokovic (15 contro 5).

Ad inizio secondo set Djokovic si procurava due palle break che avrebbero potuto segnare il match, invece Verdasco reagiva alla grande, annullava le opportunità e teneva la battuta.
Non solo, lo spagnolo trovava un paio di risposte incredibile, approfittava di qualche gratuito di troppo dell'avversario ed addirittura, al quarto tentativo, sfruttava una palla break per il 2-0.

E' il momento migliore dello spagnolo, grandissimo diritto lungolinea e siamo 3-0 per lui.

Nole reagisce da par suo, diminuiscono gli errori, il serbo torna a comandare da fondo campo non concedendo più nulla al servizio.
Verdasco sul 3-1 si viene a trovare 0-40, lo spagnolo annulla le due prime palle break con ottime prime ma sulla terza manda un rovescio in corridoio, controbreak di Nole per il 2-3.

Si seguono i servizi fino al 4 pari, poi sul servizio di Verdasco lo spagnolo commette un paio di gratuiti che mandano Nole sul 15-40.
Il tennista iberico risponde alla grande, due prime supersoniche (206 e 213 km/h) e siamo in parità.
Alla fine Verdasco tiene la battuta e sale 5-4.

Ma Nole decide che va bene così, nell'undicesimo gioco il serbo sale 15-40, la prima palla break viene annullata da Verdasco che però sulla seconda commette un gratuito di diritto. 6-5 Djokovic che va a servire per il match..

Il serbo tiene la battuta a 15 (nonostante un diritto a campo aperto spedito malamente fuori) e porta il suo paese sull'1-0.

Buona prova di Djokovic che quando ha voluto ha messo il piede sull'acceleratore ed ha staccato l'avversario.
Bene anche Verdasco, che se giocasse sempre a questi livelli sarebbe sicuramente nei Top10.

Nole raggiante a fine match:” Nel secondo et è stata dura, lui è stato molto aggressivo, è stato difficile per me rientrare nel match. E' fantastico giocare in questo stadio davanti a 10.000 persone, faccio i miei complimenti all'organizzazione, spero ora che Ana vinca il suo singolare e ci faccia vincere il trofeo”.

 

Medina Garrigues- Ivanovic 6-4 6-7(2) 6-2

Doveva essere quasi una passeggiata di salute quella di Ana Ivanovic contro la Medina Garrigues nel secondo singolare della finale della Hopman Cup.
Ma la serba non aveva fatto i conti con il gran coraggio e la determinazione della sua avversaria, che dopo un inizio stentato l'ha letteralmente sfiancata con il suo gioco vincendo il match dopo una battaglia di 2 ore e 38 minuti e dando un insperato 1-1 alla Spagna.
Spagnoli che ora partono con i favori del pronostico prima del doppio misto, visto che Medina e Verdasco hanno vinto tutti e 3 i doppi disputati sin qui nella Hopman e che soprattutto hanno una maggiore attitudine alla specialità rispetto a Djokovic ed Ivanovic.

Una Ivanovic brutta copia di quella ammirata sin qui a Perth, incapace di sfruttare l'ottimo avvio di match (subito 2-0 e palla per il 3-0) e che poi si è fatta imbrigliare dal gioco e dalle trame della sua avversaria, finendo sfinita il terzo set.
La Ivanovic ha servito a corrente alternata (10 aces ma anche 8 doppi falli), ha risposto malissimo ed ha trovato pochi punti con il rovescio che ha funzionato solo a tratti.

Bravissima la spagnola che ha fatto la sua partita, non sbagliando quasi nulla tatticamente e conquistando alla fine con merito la vittoria.

La Ivanovic parte meglio, subito 2-0 e palla per il 3-0 come abbiamo detto, ma la sua avversaria reagisce, centra il controbreak e poi pareggia sul 2 pari.
La Ivanovic si innervosice senza motivo, perde la lucidità dei primi game, sbaglia molto di rovescio.
Sul 3 pari si fa rimontare dal 40-0 e rischia un nuovo break, ma stavolta ne viene a capo e mantiene la battuta.
La Medina Garrigues non molla di un centimetro e nel momento topico  piazza l'allungo finale.

Tutto nasce da una chiamata sbagliata da un giudice di linea su una risposta profonda della tennista serba, chiamata che arriva ben dopo il colpo della Medina che manda la palla in rete.
Il "falco" chiamato dalla Ivanovic dà ragione alla serba, la spagnola si innervosisce con il giudice di sedia che non fa rigiocare il punto (giustamente) ma dà lo 0-15 alla sua avversaria.
Da quel momento la Medina pare indiavolata, tiene la battuta e poi giocando aggressiva come non mai si procura due palle break non consecutive nel game successivo.
La Ivanovic annulla  la prima ma sulla seconda viene passata dalla sua avversaria che va a servire per il set.
La spagnola non sbaglia nulla, anzi centra due ace e porta a casa il primo set 6-4 in 58 minuti.

La Ivanovic se vuole avere una speranza di ribaltare il match deve trovare più punti con il rovescio ed accelerare gli scambi, la serba infatti non sembra poter condurre fisicamente una maratona.

L'inizio di secondo set pare finalmente andare in questa direzione, Ana trova il rovescio e si scioglie iniziando a dominare gli scambi, la Medina sembra impotente anche se ben lungi dall'arrendersi.
La Ivanovic sale così 3-0 e poi 4-1, sul 4-2 si viene a trovare 15-30, ma poi rimedia e tiene la battuta per il 5-2.
Ma ancora una volta la serba spegne la luce nel momento topico, la Medina riemerge dagli inferi, piazza un parziale di 12 punti a 2 e sale 5 pari, tutto da rifare, per la Ivanovic il match sembra stregato.
Si seguono i servizi e si va al tie break.

Stavolta la tennista serba gioca con attenzione e non lascia nulla d'intentato, primo minibreak di vantaggio sul 2-1, poi nuovo allungo per il 5-2 per poi chiudere il tie break 7-3, siamo un set pari.

Ma la Ivanovic (che sul 2-0 del secondo set ha chiamato un medical time out facendosi poi dare una pillola per risolvere un problema di natura non  muscolare) non pare avere la freschezza necessaria per portare a casa il terzo set, soprattutto se la sua avversaria non cala.

Infatti l'abbrivio del set decisivo conferma le nostre impressioni, la tennista serba commette due doppi falli nel secondo game e regala il break alla sua avversaria che sale subito 3-0.
La Ivanovic ci prova e nel quinto game si procura l'occasione per centrare il controbreak giocando il tutto per tutto alla risposta (oggi davvero insufficiente).
Arriva così una palla break ma la Medina la annulla con un servizio vincente. Il game dura 12 punti ma alla fine lo vince la spagnola che allunga 4-1.
E' l'ultimo sussulto della Ivanovic che non ne ha più, la Medina corre indiavolata a destra e a sinistra, la serba commette tre gratuiti ed un doppio fallo nell'ottavo gioco e consegna la meritata vittoria alla sua avversaria.

La 25° edizione della Hopma Cup si decide al doppio misto, gli spagnoli ci sembrano favoriti sui serbi per i quali la manifestazione potrebbe continuare ad essere un tabù (nessuna vittoria sin qui).

Medina Garrigues raggiante a fine match:”Ho sempre sognato di battere una top player in uno stadio del genere ed oggi ci sono riuscita. E' una grandissima soddisfazione, ringrazio questo pubblico per avermi supportato sempre, siete un pubblico da Slam”.

 

Medina Garrigues/Verdasco-Djokovic/Ivanovic 64 75

 

Vincono come da pronostico i due spagnoli, più doppisti, più squadra, più abituati a giocare in coppia e più bravi a destreggiarsi nei pressi della rete.

Nole ha provato a trascinarsi dietro la Ivanovic, ma la serba oggi è sembrata veramente un pesce fuor d'acqua, sbagliando sia nel singolare che in doppio colpi talvolta molto semplici e riuscendo poi semmai a mettere in campo palle di una difficoltà estrema, segnale appunto di una giornata davvero storta.

In un doppio misto chiaramente i punti deboli sono i servizi delle donne, così mentre Djokovic e Verdasco concedono ben poco quando servono, con le loro compagne alla battuta c'è maggior equilibrio ed i game sono combattuti.

Nel terzo game con al servizio la Ivanovic gli spagnoli si procurano una prima palla break sul 30-40 grazie ad un gran passante della Medina Garrigues. La serba però la annulla con un servizio vincente (Verdasco risponde davvero male ad inzio partita), si gioca sulla parità il “deciding point” (chi fa il punto vince il game).
Nole entra sulla rete ma sbaglia la voleé, break spagnolo.

Va al servizio la Medina che però subisce le riposte profonde di Djokovic, 15-40 e due palle per il controbreak. Gli spagnoli annullano la prima ma non la seconda, 2 pari.

La Medina però si fa rispettare in risposta anche sul servizio di Nole, Verdasco sale in cattedra indovina un paio di risposte da urlo e gli spagnoli si procurano altre due palle per un nuovo allungo.
Stavolta basta la prima, botta di Verdasco centrale su un recupero difficile di Djokovic e Spagna sul 3-2.

Verdasco al servizio è una sicurezza (tre punti persi in tutto il match, nessuno nel secondo set), la Ivanovic invece continua nel suo momento no.
I serbi sul suo servizio vanno 40-15 ma Verdasco indovina due magie ed un passsante incredibile in corsa sul “deciding point”, altro break per il 5-2.

Gli spagnoli hanno il set in tasca e si distraggono un attimo, i serbi recuperano un break ma chiude Verdasco al decimo gioco dopo 37 minuti per il 6-4.

Djokovic e Ivanovic le provano tutte e cercano di far salire il livello del loro gioco.
Ora al servizio anche le ragazze si fanno rispettare, tutto regolare nel secondo set sino al 4-3 serbo.

La Medina nell'ottavo gioco va sotto 0-30 e poi 30-40 con una bruttissima voleé di Verdasco sulla rete, ma la Ivanovic non chiude a sua volta una voleé e consente al suo ex di rimediare subito dopo per la parità. Ancora “deciding point”, stavolta Verdasco entra bene e gli spagnoli pareggiano i conti sul 4 pari.

Va al servizio Djokovic è stavolta sono gli spagnoli che salgono 30-40 con una pessima voleé della Ivanovic. Ma Nole rimedia con una buona prima e poi sul “deciding point” chiude con uno smash alto uno scambio incredibile dove una volta tanto la Ivanovic si fa rispettare sotto rete.

Verdasco tiene la battuta a zero, poi sul 5 pari la Ivanovic al servizio sbaglia due diritti davvero incredibili. Sul 30-40 Nole disperato prova un'entrata sulla rete dissennata e concede il break agli spagnoli che vanno a servire per la Hopman Cup.
La Medina tiene con autorità la battuta e chiude a 15 il game (punto finale di Verdasco con voleé centrale) prima di esultare come se avesse vinto uno Slam.

Sarà un'esibizione, ma in campo tutti e 4 i contendenti ci tenevano non poco a vincere la coppa.

Quarto successo spagnolo, ora gli Usa sono a due sole lunghezze nel computo di vittorie totali.

 

Stefano Tarantino

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