Venus Williams - 14.1.2013

TENNIS - Traduzione di Tino Cianciotti

D.: Questo potrebbe essere definito il miglior match che hai giocato in uno Slam da quando sei rientrata: sei d'accordo?
R.: Non so (sorride). Le statistiche sono dalla mia parte. Non le ho ancora lette, ma so di aver servito una buona percentuale di prime palle e di aver messo a segno più vincenti che errori. Ciò lo rende un buon match. E' difficile giocare il primo turno di uno Slam, il primo della stagione. Può esserci molta pressione. Ho fatto del mio meglio per portarlo a casa.

D.: Sembravi piena di energie e il tuo corpo ha risposto bene: è ciò che ti aspettavi da lui?
R.: Si, certamente (sorride).

D.: Questo è stato uno di quei match che, in passato, ti saresti aspettata di vincere facilmente. Un match di routine. Oggi è andata così?
R.: Non so. Non penso al punteggio quando sono in campo: se anche sto vincendo per 5 giochi a 0, non vedo il 5 a 0 ma penso solo a vincere il set.

D.: Vieni qui da ormai tanti anni: com'è cambiato il torneo ai tuoi occhi?
R.: Questo è il torneo con le strutture migliori tra gli Slam. Migliora continuamente. E' incredibile ciò che hanno fatto al National Tennis Center. E' fantastico il fatto che reinvestano nel torneo.

D.: Giocherai in Italia?
R.: Si, si. Credo di essere confermata nel team, ma non so. Comunque in questo momento, onestamente, penso solo all'Australian Open. Tutto il resto viene dopo.

D.: Quanto ti ha costretto la tua malattia a diventare più paziente durante gli scorsi due anni?
R.: Non molto: non sono una persona molto paziente (sorride). Ma mi ha insegnato a concentrarmi sugli obiettivi che posso raggiungere, non su quelli che non posso raggiungere. Questo è ciò che ho imparato.

Traduzione di Tino Cianciotti